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Console War: 360 Vs PS3 Round 11

Splatterhouse, Nail'd, James Bond 007: Blood Stone, TRON: Evolution e Star Wars: il Potere della Forza II.

TRON: Evolution

Xbox 360 PlayStation 3
Spazio su Disco 5.9GB 4.8GB
Installazione 5.9GB (opzionale) 1965MB+ (dinamica)
Supporto Surround Dolby Digital Dolby Digital, 5.1LPCM, DTS

TRON: Evolution è un titolo poco innovativo, emozionante e sorprendente, ma senza dubbio offre al giocatore un'esperienza platform sufficientemente valida, rivestita da una grafica stilisticamente riuscita e gestita agilmente dal middleware Unreal Engine 3 di Epic Games.

A parte alcune sporadiche eccezioni, negli ultimi anni l'UE3 ha generalmente fornito un sistema di sviluppo multipiattaforma che consente di avere un gioco quasi identico su Xbox 360 e PlayStation 3, con pochissime differenze. Storicamente, gli utenti Xbox 360 tendono a beneficiare di un livello di performance leggermente superiore e di alcuni effetti grafici aggiuntivi, ma possiamo dire che le differenze si sono assottigliate sempre più, ed è in titoli come TRON: Evolution che le differenze sono praticamente irrilevanti.

Ad ogni modo lo sviluppatore Propoganda Games ha aggiunto un paio di succose opzioni in esclusiva per PS3, come il supporto al PlayStation Move e l'implementazione del 3D stereoscopico per i display HDMI 1.4 di cui parleremo più avanti. Per avere un'idea di quanto simili siano le due versioni, date un'occhiata all'indispensabile video comparativo.

TRON: Evolution è uno dei titoli mutipiattaforma con le versioni più simili che abbiamo visto da parecchio tempo. Ricordate di usare il link qui sotto per un'immagine più grande.

L'Unreal Engine 3 gestisce molto bene il gioco: gli sviluppatori hanno optato per uno stile specifico che verte molto più sulla direzione artistica che non sulla potenza di rendering del motore grafico. Entrambe le versioni girano a 720p nativi senza anti-alias (il blando MSAA 2x spesso presente nei titoli per Xbox 360 che utilizzano l'UE3 è decisamente assente qui, ricalcando quindi lo stesso setup di framebuffer della versione PS3).

Ci sono solo una o due differenze nell'aspetto del gioco. Il pavimento lucido sembra contenere dei riflessi a risoluzione più alta su PlayStation 3, mentre l'onnipresente effetto di luce irradiata (glow) è chiaramente più potente su Xbox 360. Ma è una questione di poco conto, visto che l'aspetto generale è estremamente simile tra le due versioni del gioco... Ma sarà lo stesso per quanto riguarda le prestazioni?

È notevole come TRON: Evolution riesca a mantenere i 30FPS fissi con solo sporadici problemi di tearing.

L'analisi delle performance rivela un gioco fermamente ancorato a 30 fotogrammi al secondo su entrambe le piattaforme (anche se più avanti abbiamo trovato alcune scene che introducevano un po' di tearing su entrambe le console, ma nulla che possa minare il divertimento del gioco), il che è abbastanza raro per un titolo che fa utilizzo dell'Unreal Engine 3. Ciò fa pensare che la grafica stilizzata adottata da Propaganda riesca a non congestionare troppo il middleware di Epic, un buon esempio di come un comparto artistico riuscito possa dar vita ad un gioco bello da vedere senza dover per forza spingere le risorse di sistema al loro limite estremo.

Ciò è confermato dal fatto che gli sviluppatori si sono sentiti abbastanza sicuri da aggiungere il supporto per il 3D stereoscopico in esclusiva nella versione PlayStation 3 del gioco. Pare che non ci sia stato alcun tentativo di ridimensionare il frangente visivo: il framebuffer è sempre a 720p senza anti-alias, e questo suggerisce che il "potenziale non sfruttato" è stato convogliato nel renderizzare appunto le due visuali per ciascun occhio. È comunque ovvio che le risorse in più non sono sufficienti a coprire il carico di lavoro addizionale che il 3D aggiunge al gioco senza avere un impatto sulle prestazioni.

In modalità 3D, le performance sono piuttosto variabili, e si può passare dai 20 ai 30FPS in qualsiasi momento; inoltre c'è una notevole quantità di tearing. Eccovi una seconda analisi dove le stesse scene sono analizzate sia in modalità 2D che in 3D. Visto che il tearing è praticamente inesistente in 2D (o almeno lo è in queste scene), l'abbiamo eliminato del tutto dall'analisi, lasciando solo i dati di tearing del 3D.

Poiché la conformazione interna del framebuffer consiste in due immagini a 720p posizionate una sopra e l'altra sotto, il tearing scende dall'occhio sinistro al destro. La metà del grafico (circa all'altezza dei 15FPS) è il punto in cui il tearing cambia occhio.

In questo video paragoniamo le sequenze di intermezzo di TRON: Evolution per PS3, che girano rispettivamente in 2D e 3D.

Con la modalità 3D attiva si può dire che il prodotto sia ancora giocabile anche se meno fluido, e si avverte una strana sensazione quando c'è del tearing, principalmente per il fatto che esso è visibile solo da un occhio alla volta. In Gran Turismo 5 (e anche nella demo E3 del nuovo capitolo di MotorStorm) questo problema è quasi invisibile. Qui, invece, similmente a WipEout HD è tutta un'altra storia, che si manifesta come una sorta di tremolio principalmente sull'occhio sinistro. Molto bizzarro e, unito al frame rate inferiore, un po' fastidioso.

C'è anche la sensazione che l'effetto 3D sia un po' insensato. Vi potreste aspettare che la grafica ricca di stile e l'enorme distanza di visualizzazione possano aggiungere un grande senso di profondità e di maestosità alla città futuribile, invece si tratta di un'esperienza stranamente piatta. Riguardo i pregi, invece, questo è uno dei pochi giochi che permette di regolare il parallasse (sostanzialmente modificando la "potenza" dell'effetto 3D, come si fa con lo slider del 3DS) quindi questo potrebbe aiutare, ma globalmente l'effetto 3D di TRON: Evolution non ci ha impressionato durante le nostre prove.

Le esclusive della versione PS3 però non si fermano qui. Appena si avvia il gioco si vede la familiare schermata delle istruzioni per il PlayStation Move, il che indica la presenza del supporto per la nota periferica. Comunque, una volta fatto partire il gioco, diventa evidente come l'implementazione del Move sia quasi inesistente, entrando in funzione solo quando si arriva al livello della Light Cycle (la tipica moto di luce dei due film). È a questo punto che si lascia il joypad, si afferra il Move, e lo si tiene in orizzontale. Poi bisogna girare il Move a sinistra o a destra per controllare la moto.

Suona male e infatti è realizzato male. Ad esser sinceri, la Light Cycle è lenta e fastidiosa da controllare anche col DualShock, e l'implementazione del Move su uno schema di controllo mal realizzato rende il tutto quasi ingiocabile. C'è anche la brutta impressione che non ci sia assolutamente nulla qui che non fosse possibile col Sixaxis e il suo sensore di movimento, anche se le possibilità che potesse avere un'implementazione migliore di quella del Move sono piuttosto remote. Proprio l'idea dietro il supporto al motion control da parte del gioco è fondamentalmente sbagliata.

Quindi, con un supporto 3D che aggiunge poco e che è praticamente una curiosità tecnologica a breve termine, e un'implementazione del sensore di movimento che in realtà peggiora il tutto, il modo migliore di giocare resta il pad standard e il 2D convenzionale, esattamente ciò che accade con la versione Xbox 360. Con queste differenze eliminate, è lecito dire che ci sia pochissima differenza tra le due versioni di TRON: Evolution. A parte piccolissime differenze grafiche, è lo stesso gioco.

È difficile consigliare l'acquisto a prezzo pieno (nonostante la buona valutazione assegnata da Eurogamer.it a TRON: Evolution) ma c'è da dire che questo gioco è stata la sorpresa di questo roundup della Console War. Non spettacolare ma nonostante ciò solido e divertente: vale la pena dargli un'occhiata quando inizieranno i folli sconti online e calerà di prezzo.

Riguardo la versione da acquistare, sono buone entrambe. I possessori di 3DTV vorranno arricchire la propria collezione di software 3D provando la modalità stereoscopica esclusiva su PS3 ma, diversamente, qualsiasi versione dovrebbe fornire un'esperienza di pari livello.