Control: The Foundation - recensione
Le radici della Oldest House, là dove tutto ebbe inizio.
Partiamo subito con una di quelle premesse doverose quando si approccia un nuovo contenuto dedicato a uno dei giochi più apprezzati di questi ultimi anni, almeno se teniamo conto dei premi e delle tantissime nomination ottenute. Chi vi scrive considera Control un titolo eccelso che ha avuto soprattutto il pregio di concentrare in un unico pacchetto il meglio dell'essenza stessa di Remedy Entertainment risolvendo anche alcune magagne che, nonostante l'indiscutibile talento, affliggevano da anni la software house capitanata dall'istrionico Sam Lake.
Certo la mappa era a volte quasi illeggibile, la distruttibilità ambientale e la ricercatezza degli effetti visivi lasciava il segno sulle performance nelle situazioni più concitate e i nemici non erano forse troppo vari ma la storia di Jesse Faden si è dimostrata un centro quasi perfetto. Scelte registiche al top con un mix di scene live action e sezioni che sfruttavano l'ottimo Northlight Engine, world e lore building di altissimo livello e un combat system che faceva della mobilità e dei poteri soprannaturali della protagonista le sue armi più affilate.
Quando gli sviluppatori decisero di annunciare l'uscita di un paio di DLC proprio mentre il titolo base non era ancora stato pubblicato, abbiamo avuto qualche piccolo timore per la qualità di queste espansioni/DLC. Remedy che annuncia un season pass? Contenuti tagliati o vere, grandi novità che valgono assolutamente il prezzo del biglietto? The Foundation, primo contenuto a pagamento lanciato nella giornata di ieri su PC e PS4 (i fan Xbox One dovranno attendere qualche mese), è una prima risposta a un quesito che inevitabilmente accompagna tutti coloro che si apprestano ad acquistare un Season Pass sulla fiducia o meno.
Questa prima espansione è, nel bene e nel male, esattamente ciò che ci aspettavamo da una Remedy alle prese con dei DLC, con un Season Pass e soprattutto con una seconda espansione come AWE (EMA in italiano) in arrivo. Benvenuti quindi all'interno di quello che è sostanzialmente un Control in miniatura e allo stesso tempo una specie di antipasto indubbiamente godibile ma che non sazierà di certo i fan più accaniti del titolo.
Tutto parte da un mistero. Un mistero che porta a un segreto e che ci spingerà a scavare nella storia alla ricerca di conoscenza. Sapere è potere ed è anche il mezzo migliore per arrivare a un piccolo colpo di scena che si ricollega a una vecchia conoscenza e che ci ha sorpresi non poco. Una piccola chicca in una narrazione e in una trama sicuramente di qualità ma generalmente piuttosto nella norma e priva dei grandi guizzi registici e creativi visti nel gioco base.
La sensazione, per larghi tratti delle circa 6 ore che abbiamo impiegato per spolpare al meglio The Foundation, è che il team finlandese abbia risparmiato i botti per una seconda espansione che debutterà in contemporanea su PC, PS4 e Xbox One e che promette palesemente l'unione di due universi già di culto. Ma per quanto alcune situazioni facciano pensare a una Remedy che abbia semplicemente svolto il compitino, questo DLC è indubbiamente un contenuto di tutto rispetto, sia come parte integrante del Season Pass (2 espansioni a €24,99) che venduto singolarmente a €14,99. Un tassello molto importante nel percorso di crescita della nostra eroina, una donna che ha già dimostrato molto ma che è per certi versi ancora estremamente inesperta e che dovrà capire a pieno di chi o cosa fidarsi sul serio.
Tutto ha inizio con una vecchia conoscenza. Helen Marshall, responsabile delle esplorazioni e veterana che ha servito con onore insieme al Direttore Trench, è sparita nel nulla e come se non bastasse il Consiglio è in uno stato di profonda allerta. La misteriosa entità soprannaturale alla quale riferiamo in quanto direttori del Federal Bureau of Control, sa che nelle profondità della Oldest House sta accadendo qualcosa di catastrofico a un'antica struttura legata alla nascita stessa dell'edificio che ci ospita e del Bureau come lo conosciamo oggi.
Ovviamente spetta al direttore occuparsene ed eccoci quindi partire alla volta dell'area Manutenzione, alla ricerca di un passaggio verso la nuovissima mappa che sarà al centro di questa espansione. Ricordate la zona in cui adorava bazzicare l'enigmatico inserviente Ahti? Bene, tutto parte da lì ma la discesa nei settori più sotterranei che abbiamo già imparato a conoscere nella campagna principale è solo la punta dell'iceberg perché il nostro vero viaggio ci trasporterà nelle fondamenta, in zone inedite tra caverne zeppe di stalagmiti e stalattiti dalla crescita innaturale e sezioni in cui gli spazi impossibili dell'Oldest House sono un intreccio tra realtà e piani astrali.
Il level design punta ovviamente sulla verticalità e sull'esplorazione condizionata anche da una nuova abilità esclusiva dell'espansione che può rivelarsi utile sia negli spostamenti che nei combattimenti interagendo direttamente con i depositi minerari che riempiono l'area. Si tratta di un'ulteriore manipolazione ambientale che non svegliamo in dettaglio ma che rende almeno in parte più complessi e sfaccettati scontri con nemici, duole sottolinearlo, in gran parte già visti.
C'è, a onor del vero, una new entry che punta tutto sulla velocità e sugli attacchi in mischia, molto aggressiva e fastidiosa soprattutto per la sua abitudine di attaccare in gruppo. Un nuovo nemico che costringe a rivedere almeno in parte le classiche strategie adottate usualmente ma che allo stesso tempo non rappresenta una grande novità per le fasi di combattimenti. Quest'ultime ci chiedono come sempre di sfruttare sapientemente le capacità dell'Arma di servizio e dei poteri paranormali della protagonista. È un mix che continua a funzionare anche grazie alla nuova abilità offensiva legata allo scudo (disponibile per tutti come il netto miglioramento della mappa) ma avremmo sperato in qualche novità più sostanziosa e magari in delle boss fight inedite.
In ogni caso questa mini-avventura arricchita anche da un paio di missioni secondarie, fa assolutamente il suo dovere anche grazie a una serie di fasi platform e puzzle e soprattutto alla cura riposta nella narrazione ambientale e nei documenti testuali e audio che fanno luce su figure di spicco del passato dell'organizzazione e su alcuni retroscena non da poco grazie alle testimonianze di una Marshall leggermente stereotipata ma molto carismatica e a tanti dettagli sul predecessore del Direttore Trench e sul primo contatto con il Consiglio e l'Arma di servizio. Se amate il lore e il world building di Remedy, c'è decisamente pane per i vostri denti.
Tecnicamente la versione PC che abbiamo testato si è rivelata praticamente ineccepibile sulla nostra configurazione anche se dobbiamo segnalare un bug che ci ha costretto a riavviare una missione secondaria particolarmente ostica. Nulla di eccessivamente grave ma è un piccolo neo che va evidenziato. A livello sonoro le musiche fanno il proprio dovere senza mai sfiorare le vette inarrivabili del Labirinto mentre il doppiaggio in inglese è come da tradizione ottimo e accompagnato da sottotitoli in italiano estremamente accurati.
Siete fan di Control? Acquistate immediatamente questo DLC e soprattutto fate seriamente un pensierino al possibile acquisto del Season Pass perché la sola idea di vedere i mondi di Alan Wake e Control collidere, magari con la presenza del tormentato scrittore, vale assolutamente il prezzo del biglietto. Non sarà Alan Wake 2 ma Remedy sta creando un universo condiviso pieno zeppo di storie appassionanti, strambe e il linea con il filone new weird che tanto bene sa stupire e coinvolgere con trovate fuori dagli stilemi standard del sci-fi.
Ma per quanto si possa essere innamorati dell'universo ideato da Kasurinen e Lake, bisogna essere i più obiettivi possibile: The Foundation non è un'espansione per cui strapparsi i capelli ma è un more of the same di una pietanza prelibata e squisita che è impossibile rifiutare per quanto non rimarrà di certo negli annali dei DLC degni di essere chiamati capolavori. L'avventura di Jesse alla scoperta di un nuovo mistero e delle origini della Oldest House all'interno delle Fondamenta oscilla tra il 7 e l'8 con il pregio (o difetto?) di aprire diverse possibili sottotrame e sollevare non pochi dubbi. Dubbi che, al di là del quasi confermato "crossover" con Alan Wake, meriterebbero un vero e proprio Control 2.