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Cooking Mama 5: Bon Appetit! - recensione

Sarete in grado di fare meglio di lei?

Vi siete mai chiesti perché amiamo così tanto i videogame? Al di là delle implicazioni sociologiche sulla teoria del gioco, la ricompensa e i meccanismi alla base del nostro comportamento, probabilmente la risposta sta nel fatto che ci consentono di vivere esperienze che difficilmente potremmo o vorremmo sperimentare altrimenti.

Per alcuni è l'ebrezza di guidare un'auto da centinaia di migliaia di Euro, per altri è cavalcare un drago, altri si divertiranno a rapinare banche o a impersonare un lottatore in grado di lanciare palle di fuoco. Nel mio caso, è cucinare. Cooking Mama infatti mi fa assaporare l'ebrezza di avventurarmi tra i fornelli senza rischiare l'avvelenamento, le fiamme libere in giro per la cucina e la fatica di dover pulire l'orrore generato dalla mia creatività.

Chiariamo subito: fino a cuocere due uova o saltare un filetto sulla piastra ci arrivo, ma scarsa manualità, disordine e disattenzione cronica non sono proprio le doti dei grandi chef. Tuttavia se chiudo gli occhi mentre col pennino fingo di squamare un branzino al sale, per qualche secondo m'illudo che potrei realmente riuscire a cucinarne uno, se solo volessi. Ovviamente questo non ha assolutamente instillato in me la benché minima ambizione d'imparare a cucinare sul serio, così come giocare a GTA V non mi ha ancora spinto a prendere a calci nei denti i passanti.

Quando Mama vi guarderà così non potrete non sentire un brivido lungo la schiena.

Cooking Mama 5: Bon Appetit! è l'ultimo capitolo di una saga basata su questa signora sorridente che supervisiona con occhio materno e benevolo un impero fatto di videogiochi dedicati alla cucina, al giardinaggio, al campeggio, al babysitting, al fai da te e che probabilmente dietro a quel suo fare gentile nasconde un terribile segreto.

Tuttavia, per evitare di finire in uno dei suoi piatti, mi limiterò a parlarvi del titolo che ho provato sul mio New Nintendo 3DS, che per certi versi non si discosta molto dal primo capitolo risalente ormai a quasi dieci anni fa.

Il cuore del gioco è rimasto sostanzialmente lo stesso: ci sono alcuni piatti, presi dalla tradizione giapponese o europea, che devono essere cucinati seguendo passo dopo passo le varie fasi di lavorazione. Con il pennino dovremo simulare gesti che vanno dall'affettare un pomodoro al setacciare la farina, dallo sfilettare il pesce al mescolare gli ingredienti di un sugo.

Alcune volte il compito assumerà la piega di un rhythm game, altre sembrerà una versione digitale di quel gioco da luna park in cui si prendono a martellate le talpe, in ogni caso dovremo raggiungere l'obiettivo entro un tempo prefissato, pena un punteggio complessivo inferiore.

Ad ogni prova ci verrà assegnata una medaglia che andrà poi a influenzare il voto finale. Ogni piatto concluso con successo sblocca altre pietanze, per un totale di 60 preparazioni e altri 30 minigiochi divisi in quattro sezioni: Aiutiamo Mama, Aiutiamo in Negozio, Aiutiamo nell'orto e Studiamo.

Nei mini giochi secondari dovremo aiutare Mama in vari compiti, tra cui servire nel suo ristorante.

Nella prima saremo chiamati ad aiutarla nella faccende domestiche, per esempio dare da mangiare ai pesci, nella seconda il minigioco potrebbe chiederci di tenere a mente le ordinazioni dei clienti, nella terza dovremo raccogliere le verdure senza rovinarle e nell'ultima saremo messi di fronte a piccoli enigmi logici e matematici.

Infine c'è la sezione Dojo Cucina, in cui potremo cucinare nuovamente in sequenza tutti i piatti sbloccati, in una lunga corsa contro il tempo. Al termine ci verrà assegnato un punteggio in base alla velocità d'esecuzione e agli errori fatti.

Fortunatamente Mama non è cattiva come i giudici di Master Chef, anzi. Escluso il Dojo della cucina è abbasta semplice ottenere medaglie d'oro e rimediare agli sbagli, anche in maniera creativa. Se ad esempio usando il batticarne ci capiterà di schiacciarle una mano, invece di urlare "Vuoi che muoro?" o darci in pasto ai cani, ci chiederà di soffiare sul livido per alleviarle il dolore.

D'altronde nessuno si aspetta un livello di severità draconiano da Cooking Mama con la sua collezione di mini giochi in cui si sa sempre cosa fare. Tuttavia è bene affrontare le sfide di Mama senza troppa prosopopea, visto che la velocità e la precisione richiesta in ogni prova si adattano alla nostra bravura. Insomma, non sarà poi così semplice superare il record nella preparazione del pane all'uvetta! Argh!

Non manca neppure una sezione multiplayer locale, alla quale potremo far partecipare anche un amico che non possieda il gioco grazie alla funzione Download Play. Purtroppo questa modalità è limitata solo a quindici compiti ben precisi, quindi potremo sapere chi è più bravo a rompere le uova o impastare la farina, ma non chi sa cucinare le migliori polpette di pollo.

Cooking Mama 5: Bon Appetit! fa dunque esattamente ciò che ci si aspetta, offrendo una cornice carina e puccettosa con un sacco di minigiochi che vogliono essere meno ripetitivi possibile, offrendo allo stesso tempo lo spunto per qualche ricetta.

Senza dubbio è un ottimo gioco per ingannare il tempo alla fermata dell'autobus o in treno, anche se ormai quello è principalmente terreno di gioco per gli smartphone più che del 3DS. Al momento comunque prepariamoci a cadere vittime del suo gameplay semplice e divertente, consapevoli che alla fine, non essendo un titolo così profondo, ci terrà incollati solo per qualche ora.

7 / 10