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Cooler Master Storm Recon - review

Pura seta a prezzo di saldo.

Torna dopo qualche mese di assenza sulle pagine di Eurogamer.it anche Cooler Master: nonostante l'azienda taiwanese sia da qualche tempo ben conosciuta in ambito PC per le sue soluzioni dedicate ai sistemi di raffreddamento, il suo catalogo si è decisamente espanso anche in altri settori. E infatti quest'oggi trattiamo di uno dei cavalli di battaglia in ambito gaming, il Cooler Master Storm Recon, entry level del suo catalogo per i videogiocatori.

Una volta fuori dalla confezione il CM Storm Recon non colpisce per particolari eccentricità nella forma: si tratta di un mouse dall'aspetto piuttosto classico, caratterizzato da una colorazione nero-grigia ma disponibile anche nella variante con la parte superiore bianca.

Il Recon è un mouse piuttosto leggero (139 grammi) ed è composto da plastiche di buona qualità tenute insieme da un ottimo assemblaggio. La parte superiore è composta da gomma dura ricoperta da un abbondante strato di patina antisudore che rende il Recon veramente piacevole al tatto anche dopo svariate ore d'utilizzo, garantendo un ottimo grip in ogni condizione.

Lo Storm Recon è disponibile nella sobria versione grigio-nera…

Il cavo è lungo circa un metro e ottanta ed è ricoperto da gomma di buona qualità, per quanto tenda ad attorcigliarsi con una certa facilità, quindi meglio pensare ad un utilizzo con un tendifilo. Nella parte inferiore si trova la piedinatura teflonata che garantisce un'ottima scorrevolezza sul tessuto.

"Piuttosto leggero, composto da plastiche di buona qualità tenute insieme da un ottimo assemblaggio"

La rotella è piatta e di dimensioni molto ridotte: la ghiera di rotazione produce un rumore più consistente del solito e permette di essere molto precisi nello scorrimento che può essere ampiamente personalizzato dal software in dotazione.

Il tutto è condito dal logo Cooler Master posizionato sul dorso la cui colorazione può essere modificata a piacimento e che svolge, in concomitanza con la retroilluminazione della rotella, la funzione d'indicatore del profilo utilizzato tra quelli preimpostabili dall'utente oltre a quello di default.

La forma perfettamente simmetrica del CM Storm Recon conferma trattarsi di un mouse per molti ma allo stesso tempo non per tutti: la coppia di tasti presente sul lato destro indica che anche i mancini possono utilizzarlo come i destrimani, ma il "passo" e la "carreggiata" leggermente ridotti rispetto allo standard indicano che i giocatori dalle mani di dimensioni medio-grandi che appoggiano completamente il palmo sul dorso potrebbero avere qualche problema di adattamento.

…e in quella grigio-bianca, decisamente più appariscente. La retroilluminazione di logo, tasti e rotella del mouse completa un'estetica gradevole ma senza eccessi.

La leggerezza e le dimensioni ridotte dello Storm Recon lo rendono indicato soprattutto per i claw-gripper che preferiscono muovere il mouse usando solo le dita, operazione facilitata dall'ottima aderenza di cui abbiamo parlato poc'anzi.

"Il comfort che deriva dall'impugnatura è veramente sorprendente"

Sul fronte delle caratteristiche tecniche, stiamo parlando di un mouse basato su componentistica standard del periodo 2010-2012 ma comunque di buona qualità: il sensore ottico è il diffusissimo Avago 3090 caratterizzato da un range che oscilla tra gli 800 e i 4000 DPI.

Non un valore elevatissimo ma sicuramente più che sufficiente a soddisfare le esigenze di chi vuole avere una certa flessibilità d'utilizzo, garantita anche dal pooling rate di 1 GHz con un tempo di risposta di un millisecondo. La componentistica della tastiera è di marca Omron e TTC e anche in questo senso l'affidabilità pare di alto livello.

Per quanto riguarda l'ergonomia, nell'uso normale il Recon si è confermato un mouse efficiente ma è ovviamente in ambito gaming che ci ha piacevolmente colpito. Se le considerazioni di cui sopra lo rendono adatto ad un pubblico trasversale in virtù di forma e dimensioni, l'effetto collaterale della simmetria e della strozzatura sulla gobba nella parte centrale è che oltre a raggiungere facilmente i due tasti interni con il pollice è possibile fare lo stesso con l'interno del dito anulare.

Con un po' di pratica, i tasti extra immediatamente accessibili sono quindi tre e non due, escludendo i due principali, la rotella e il selettore di sensibilità posto dietro ad essa.

"Il range del sensore ottico oscilla tra gli 800 e i 4000 DPI"

Oltre all'adattabilità e alla flessibilità del software, l'aspetto che rende questo Recon un mouse di rilievo è la confortevolezza con cui si lascia tenere in mano dovuta all'abbondante uso di patina antisudore sulla copertura superiore in gomma.

La presa è solida ma nel contempo molto morbida anche dopo svariate ore d'utilizzo: il comfort che deriva dall'impugnatura è veramente sorprendente e probabilmente uno dei motivi per cui questo mouse è considerato uno dei migliori del catalogo Cooler Master.

Quanto a precisione non ci si può lamentare: con FPS, giochi in terza persona e strategici, il CM Storm Recon si è comportato ottimamente e il cambio al volo dei DPI tra i quattro profili preselezionabili nelle vesti di cecchino in Battlefield 4 assolutamente efficace, per quanto non sia possibile scendere sotto gli 800 DPI come impostazione minima. I valori sui 1500 sono già molto precisi e sensibili e difficilmente la stragrande maggioranza degli utenti vorrà andare oltre.

Sul lato destro e sinistro si trovano due tasti funzione extra: ben profilati e facilmente raggiungibili con il pollice.

L'unico difetto sul fronte del puntamento è rappresentato dalla superficie su cui il mouse viene appoggiato. La situazione d'utilizzo ideale vede un pad in tessuto di colore nero, ma anche una superficie rigida può andare bene. La discriminante è il colore: tavoli chiari non permettono a questo sensore di leggere con precisione i movimenti ed è quindi necessario abbinarlo a un pad di colore scuro, pena l'impossibilità di utilizzarlo efficacemente.

"Un'ottima alternativa a prodotti di prezzo e prestazioni superiori"

Le funzionalità di base di questo CM Storm Recon sono quindi completate da un corposo reparto software che permette di personalizzare in vari modi il dispositivo: oltre alla possibilità di cambiare la colorazione, frequenza delle pulsazioni e intensità del colore, sono le possibilità offerte dalla gestione dei profili a soddisfare anche i giocatori più esigenti.

Quattro varianti oltre a quella di default possono essere impostate con valori personalizzati di DPI, pooling rate e accelerazione, scroll, velocità di clic e assegnazione tasti: per richiamarli si usano i due tasti dietro la rotella del mouse che fanno cambiare la colorazione a seconda del profilo impostato. Le possibilità sono veramente infinite, soprattutto se affiancate all'eccellente editor di macro.

Nonostante questo CM Storm Recon non sia propriamente un mouse "di primo pelo", siamo rimasti piacevolmente sorpresi delle sue qualità. Senza presentare un sensore particolarmente spinto o un design modaiolo, Cooler Master ha puntato tutto su comfort, flessibilità e sostanza delle caratteristiche tecniche riuscendo benissimo ad eccellere in entrambe le situazioni con un prodotto che difficilmente potrà scontentare qualcuno, compresi gli utenti mancini e quella ristretta cerchia di adepti del claw-grip che spesso faticano a trovare mouse adatti alle loro esigenze.

Il software a corredo è ben fatto e decisamente intuitivo. Le possibilità di personalizzazione sono notevoli.

Il cavo è sicuramente migliorabile, così come l'impossibilità di usarlo su ogni superficie sono gli unici difetti di un prodotto per il resto molto valido. Quando fu lanciato sul mercato un paio d'anni fa, il CM Storm Recon fu molto apprezzato nella fascia di prezzo a cavallo dei cinquanta euro che ora invece vede altre alternative con caratteristiche simili che abbiamo già recensito recentemente.

Ma questo non toglie che anche oggi la proposta di Cooler Master si proponga come un'ottima alternativa a prodotti di prezzo e prestazioni superiori e sia degna dell'attenzione di una platea di utenti più ampia del solito.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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