Corsair MP400 M.2 SSD 2 Terabyte - recensione
La rivoluzione NAND secondo Corsair.
Le memorie NAND rappresentano il nuovo step per quanto riguarda gli storage a stato Solido. Gli SSD sono una realtà ormai consolidata da tempo che negli ultimi cinque anni ha progressivamente soppiantato gli hard disk tradizionali a puntina e piatto disco. Dimensioni contenute che si affiancavano a silenziosità di utilizzo e tempi di risposta esponenzialmente superiori a quelli delle vecchie unità hanno relegato i primi SSD (costosi e poco capienti) alla gestione del sistema operativo con caricamenti fulminei che fino a pochi anni prima sembravano fantascienza.
Non sono passati nemmeno dieci anni dall'introduzione dei dischi SSD che siamo alle porte di una nuova rivoluzione tecnologica: le memorie NAND già in circolazione da un paio d'anni hanno rappresentato un salto quantico rispetto gli stessi SSD per quanto riguarda le dimensioni microscopiche che li hanno portati ad essere facilmente installabili su portatili di fascia alta. La prima generazione di NAND denominata TLC permetteva quantitativi di storage elevati ma del tutto paragonabili a quelli degli SSD tradizionali. Con l'arrivo delle nuove memorie 3D QLC NAND le prestazioni rimangono inalterate ma aumenta esponenzialmente la densità dei dati a disposizione: Corsair ha presentato al pubblico nelle scorse settimane la sua nuova linea di prodotti MP400 M.2 SSD composta da quattro varianti rispettivamente da 1, 2, 4 e 8 terabyte di memoria.
Il sample in nostro possesso era il CSSD-F2000GBMP400 con tutte le altre varianti identiche come denominazione se non con il differente suffisso relativo ai gigabyte a disposizione. Anche se avevamo già avuto modo di provarli in passato, la prima sensazione nel tenere in mano un dispositivo M.2 con interfaccia Gen 3 PCIe X4 NVMe capace di contenere due terabyte nelle dimensioni di due francobolli affiancati è di ammirato stupore per come la tecnologia degli storage ha fatto passi da gigante nell'ultimo decennio. È chiaro che ci troviamo di fronte alle avanguardie di una rivoluzione che sta già cambiando il modo di progettare il layout delle motherboard dei PC desktop, ma soprattutto dei laptop e delle moderne console, liberando spazio da sfruttare per migliorare dissipazione, portabilità e prestazioni.
Ma torniamo al nostro Corsair MP400 M.2 SSD da 2 Terabyte e specifichiamo che si tratta di un prodotto per molti, ma non per tutti: lo standard delle memorie NAND è lo slot M.2 presente solo su schede madri di recente concezione, quindi se il vostro PC è particolarmente datato, non ci sono le condizioni per effettuare l'installazione a meno di usare un adattatore SATA USB, ma in questo caso la perdita di prestazioni è praticamente inevitabile. Il nostro banco di prova è stato un PC con processore Intel I7 8700K a velocità stock con 16GB di RAM DDR4 @3.6 GHz Dominator Corsair, una Nvidia GeForce 2070 MSI, il tutto installato su una scheda madre Aorus Z390 Elite. Come comparazione, avevamo già installato anche un hard disk tradizionale Kingston HyperX Fury RGB da 480 GB e un vetusto Kingston da 128GB di prima generazione. Abbiamo quindi cercato di fare una foto piuttosto fedele di quelle che sono le prestazioni di questa nuova soluzione comparata con soluzioni SSD di diverse epoche.
L'installazione è stata facile e veloce anche se nel caso della nostra motherboard, ha richiesto la rimozione della scheda video per accedere allo slot M.2: in altri modelli dove la fessura è esposta nella zona del chipset o delle RAM è generalmente più semplice effettuare il montaggio che prevede semplicemente la rimozione di una vite e l'inserimento della memoria dal lato corto nello slot. Il nostro Windows 10 ha riconosciuto immediatamente la periferica e in pochi secondi l'ha formattata in NTFS per un totale di 1.81 terabyte. Abbiamo quindi utilizzato CristalDiskMark con tutti e tre gli SSD (Kingston 128GB, HyperX 500GB e il Corsair MP400) con un test piuttosto classico di lettura/scrittura sequenziale e randomica prima con blocchi da 4GB e poi da 16GB. Il risultato finale lo vedete sintetizzato nella gallery qui sotto.
Il Corsair MP400 M.2 SSD si è rivelato eccellente sotto tutti i punti di vista con velocità di scrittura e lettura non paragonabili da quelle dei suoi predecessori. Il Corsair MP400 M.2 SSD ha stracciato la prima generazione di Kingston con velocità di lettura e scrittura quindici volte superiori in praticamente tutte le prove sequenziali, mentre su quelle randomiche il gap diminuisce sensibilmente. Nel confronto con il Fury HyperX si parla di sette volte per quanto riguarda la lettura e sei volte per la scrittura sequenziale e valori importanti anche per quanto riguarda il quella randomica. Non abbiamo rilevato grosse differenze tra i 4 e 16 giga, segno di una consistenza di prestazioni a prescindere dalle dimensioni dei file da muovere. Molto più contenuti sono i valori per quanto riguarda le scritture randomiche, segno che nell'uso normale il gap diminuisce anche se rimane importante.
Abbiamo effettuato qualche test di spostamento file o di cartelle di grandi dimensioni all'interno sia dell'M.2 Corsair sia del Fury HyperX (abbiamo lasciato da parte il vetusto Kingston per manifesta inferiorità) e qui sono emerse in modo netto le potenzialità della tecnologia NAND rispetto ai tradizionali SSD SATA. Creare una copia della cartella di Hitman 2 del peso 149 gigabyte ha richiesto 10.43 minuti sull'HyperX Fury a una media di 223 MB/s. L'MP400 M.2 SSD ha stracciato il concorrente con lo stesso quantitativo di dati spostato in 2.29 minuti alla velocità media di 790 MB/s. Risultati simili anche per un file ISO da 34 GB gestito in 2.12 minuti dal Fury e 37 secondi dall'MP400. Veramente impressionante.
Abbiamo però voluto mettere alla prova il Corsair MP400 M.2 SSD soprattutto in ambito gaming, spostandogli sopra le installazioni di alcuni giochi presenti sull'HyperX Fury e provando a cronometrare il caricamento di titoli dal diverso peso specifico. Per i nostri test abbiamo usato Flight Simulator 2020, un vero banco di prova per i PC moderni non solo per quanto riguarda la scheda grafica ma anche sul fronte della quantità di dati da muovere; la mastodontica installazione di 100 gigabyte vede il gioco occupare tra gli 11 e i 13 gigabyte di RAM di sistema (a cui va aggiunta quella video) ogni una volta che si carica uno scenario. Poi siamo passati a titoli più normali come Assetto Corsa Competizione e Hitman 2 per effettuare test di caricamento dal desktop al menu principale o di livelli specifici.
Partiamo subito dal peso massimo di Flight Simulator 2020. Il gioco di Microsoft è un vero macigno in grado di mettere in ginocchio anche i PC più carrozzati e per quanto se la cavi piuttosto bene nella nostra configurazione, non è in grado di reggere a 1920X1080 i 60 frame al secondo a dettagli massimi. Anche l'hard disk viene messo a dura prova con tempi di caricamento notevoli per un SSD capace di muovere 500 megabyte al secondo come l'HyperX Fury originale sui cui era installato. Abbiamo cronometrato il tempo di caricamento totale nella configurazione originale saltando il periodo di pausa per gli update: dal clic sull'icona alla schermata del menu principale sono passati 2.03 minuti, a conferma di quanto sia impegnativo il gioco anche solo per arrivare alla schermata iniziale.
Abbiamo poi effettuato dal menu principale tre caricamenti di altrettanti scenari con Airbus 330 fermo sulla pista di decollo ovvero Milano Malpensa di giorno, Tokyo Narita e New York LaGuardia di notte. I tre caricamenti sono durati rispettivamente di 1.17, 2.03 e 1.45 minuti. Una volta spostata l'installazione del gioco sul Corsair MP400 M.2 SSD, abbiamo effettuato le stesse prove apprezzando un miglioramento delle prestazioni ma non cosi netto come i dati sintetici dei benchmark potrebbero far anticipare. Sicuramente merito del fatto che si tratta di letture miste di un sistema che non stava solo spostando i dati ma li doveva gestire tra RAM di sistema e RAM video. Il caricamento del gioco completo da desktop a menu principale è durato 1.39 minuti con un guadagno di una ventina di secondi abbondanti rispetto all'SSD SATA. I tre scenari hanno visto un curioso pareggio per quanto riguarda Malpensa, (1.17 minuti spaccati in entrambi i casi) un netto vantaggio dell'MP400 nel caricamento di Tokyo Narita (1.33 minuti rispetto agli oltre due minuti dell'SSD Fury) e un leggero vantaggio nel caricamento dello scenario di LaGuardia con 1.32 minuti rispetto agli 1.45 del Fury.
Risultati più che discreti dunque, anche se lontani dalle performance esponenziali viste sul CristalDisk Mark e nello spostamento dei file all'interno della stessa unità. Questi rilevamenti sono stati confermati anche dai caricamenti di Assetto Corsa Competizione e Hitman 2. Nel caso del gioco Kunos dalla dashboard di Steam al menu principale il Corsair MP400 M.2 SSD l'ha spuntata con 28 secondi contro 31 del SATA, così come nel caricamento delle piste di Suzuka e Spa con 26 vetture pronte in griglia terminati in 7 secondi e mezzo contro i 9 del Fury. Risultati simili sono arrivati anche in Hitman 2 con 29 secondi a 34 per il caricamento del gioco dal desktop al menu principale e per il caricamento di due salvataggi in due scenari differenti. A caccia del Fantasma, un livello piuttosto intricato e pieno di NPC ambientato in India è stato caricato dal Corsair in 14 secondi contro i 17.5 del suo dirimpettaio, mentre lo scenario Un'altra vita, decisamente meno impegnativo, ha portato via 11.5 secondi netti al Corsair rispetto ai 13 del Fury.
Insomma, una prova pratica in ambito gaming che testimonia comunque prestazioni abbastanza buone con un vantaggio che varia dal risicato al tangibile ma nulla di effettivamente rivoluzionario. Non va però dimenticato che stiamo parlando di unità di grande capacità rispetto a dischi decisamente più bilanciati nel rapporto storage/velocità dotati di un sistema di alimentazione dedicato e anche questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nell'analizzare i pregi e difetti in relazione al rapporto qualità/prezzo di queste unità.
Nel complesso siamo rimasti abbastanza soddisfatti nell'uso di questo Corsair MP400 M.2 SSD da 2 Terabyte: aldilà delle dimensioni compattissime e della facilità d'installazione, è la grande capacità, accoppiata a una velocità di lettura e scrittura eccellenti, a farne un ottimo prodotto per chi deve lavorare, soprattutto con file e cartelle di grandi dimensioni, Nell'uso gaming tutto sommato si è difeso abbastanza bene con guadagni in qualche caso interessanti e in qualche altro di poco conto, ma nel complesso più che accettabili se consideriamo le dimensioni dello storage in campo.
Non abbiamo avuto modo di fare prove comparative con altri prodotti simili, ma per una disamina di vari dispositivi basati sullo standard M.2 i nostri colleghi inglesi sfornano periodicamente guide comparative molto interessanti che non mancheremo di proporvi non appena saranno disponibili. Allo stato attuale delle cose, possiamo considerare questo Corsair MP400 M.2 SSD, e di rimando tutta la linea nelle versioni da 1, 4 e 8 terabyte, un prodotto molto interessante per chi vuole carrozzare il proprio PC con uno storage di massa che vada oltre le limitazioni dei vecchi dischi meccanici, mantenendo il glamour prestazionale della tecnologia SSD. Con queste dimensioni e prestazioni, prodotti come questi si confermano poi una manna per le aziende che assemblano laptop gaming di alto livello permettendo loro di arrivare a capacità di storage impensabili fino a pochi anni fa.
Ovviamente l'evoluzione tecnologica ha sempre un rovescio della medaglia importante relativa al costo e questa unità non fa eccezione: Corsair ci ha comunicato i prezzi ufficiali della gamma che potete trovare già disponibile sullo store di ufficiale e su Amazon.it però a cifre leggermente superiori. Si parla di 285 euro per la nostra unità da 2 terabyte, e 135, 649 e 1465 euro per quelle da 1, 4, e 8 terabyte rispettivamente. Cifre importanti ma nemmeno inavvicinabili soprattutto nelle versioni da uno due terabyte per chi si prepara a realizzare un PC di alto livello e non vuole badare a spese sul fronte della capacità "di carico" della sua nuova piattaforma.