Cosa pensa l'industry della Wii U?
Il settore commenta la console di Nintendo.
Hiroyuki Kobayashi, producer, Devil May Cry 4, Dragon's Dogma, Capcom:
È difficile prevedere come reagirà il mercato ma il potenziale c’è sicuramente. Il fatto che ora abbiamo un sistema in grado di girare in HD da parte di Nintendo significa che gli sviluppatori saranno interessati a sviluppare per questa piattaforma, tuttavia l’eventuale successo di questo di sistema di controllo è tutto da scoprire.
Michel Ancel, creator of Rayman and Beyond Good & Evil, Ubisoft:
Credo sia una console veramente interessante perché concede un sacco di opportunità a chi sviluppa. Nuove soluzioni da esplorare, meno restrizioni e più libertà di sorprendere il giocatore. Ecco perché realizziamo videogiochi. Vogliamo sorprenderli e fargli dire: “ah, posso farlo senza premere milioni di pulsanti diversi. Dal touchscreen posso gestire il mio inventario o una visuale alternativa. Ma nel contempo ho due controlli analogici per pilotare il protagonista come voglio.” La possibilità di scegliere è un valore aggiunto eccezionale.
Nintendo, per molto tempo era sinonimo di: “Noi andiamo in una direzione, seguiteci.” Ora è più: “Vi proponiamo tutte queste direzioni, fate quello che volete”. Realizzare videogiochi è difficile e se hai delle limitazioni è ancora più difficile: credo che dietro a questa console ci siano grandi ambizioni che molte persone seguiranno perché il feeling è quello della direzione giusta.
David Jaffe, Twisted Metal director, Eat Sleep Play:
Ho smesso di fare l’indovino in quest’industria perché in questo settore la smentita è sempre dietro l’angolo. Internet ha cambiato il modo di fare marketing completamente e ora si possono raggiungere direttamente gli utenti che amano esattamente quello che uno sviluppatore realizza. L’intera industria è cambiata, che si tratti di un gioco gratuito per iPhone o un’esclusiva PS3 da 80 milioni di dollari. Non so quale tra Vita e Wii U riuscirà a sorprendermi di più in termini di nuove possibilità sotto il profilo della creatività e della passione: ma alla fine, quale delle due sarà la next big thing onestamente, non lo so.
Ho visto giusto molte spesso, ma ho anche ho preso delle cantonate un sacco di volte. Pensavo che la PSP avrebbe fatto polpette del DS e quando ho visto Ridge Racer ho pensato che Nintendo poteva andare a casa a fare la calza: invece la console di Sony si è comportata bene ma certamente non è stata all’altezza del DS in quanto a venduto di hardware e software.
In genere non mi emoziono per le specifiche hardware, ma per le meccaniche che una console può mettere in pratica, lo spirito del prodotto che mi fa pensare a cosa posso comunicare con questo nuovo strumento. Non mi metto a pensare: “ho un’idea per un adventure game”. Come designer non ragiono in questo modo: inizio a partire dal concept di superficie a livello emozionale e poi cerco di andare in profondità in quella direzione.
Greg Zeschuk, co-founder, BioWare:
Ogni volta che è possibile avere una nuova interfaccia con cui pensare a soluzioni diverse per il gioco, è sempre una sfida interessante per noi. BioWare da sempre realizza titoli notevolmente profondi e se c’è un modo concreto per portare quest’innovazione sui nostri prodotti e proporla ai giocatori, per noi può sicuramente essere una console interessante su cui sviluppare.
Ho l’impressione che potremo trattare la Wii U come ci siamo rapportati al Kinect, per esempio, con Mass Effect 3. Lo terremo in considerazione e vedremo come Nintendo deciderà di supportarlo, soprattutto perché da sempre la casa giapponese ha avuto un modo innovativo e geniale di approcciarsi al marketing dei propri prodotti hardware.