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Cosa pensa l'industry della Wii U?

Il settore commenta la console di Nintendo.

Matteo Lorenzetti, Editor, Eurogamer.it:

La Wii U è sicuramente una console interessante dal punto di vista prettamente tecnico e le nuove soluzioni che propone in termini di sistema di controllo sono senza dubbio innovative. Sotto questo punto di vista Nintendo non si smentisce mai. Tuttavia, l’impressione personale è che la casa Giapponese abbia cercato di colmare il gap tecnico della Wii nei confronti della concorrenza nel modo giusto ma nei tempi sbagliati.

Se Nintendo si è infatti imposta come la piattaforma di riferimento per i casual gamer grazie a licenze, gameplay e periferiche espressamente pensate per quella tipologia di pubblico, quando si parla di hardcore gamer la questione è molto diversa e su questo non ci sono dubbi su come il mercato sia saldamente in mano a Sony e Microsoft.

Molti pensano che la tempistica con cui la Wii U verrà lanciata sul mercato, nel momento di massima maturità delle due concorrenti, obbligherà Nintendo a puntare sulle esclusive per avere successo e costruire una base solida da cui pianificare il mercato della console a medio termine.

Il sottoscritto invece pensa che sarà il numero maggiore possibile di titoli multipiattaforma in grado di creare in breve tempo un catalogo ampio e variegato a renderla appetibile a quella fascia di pubblico che ancora non possiede una della due avversarie. Tuttavia, per quell’epoca, con ogni probabilità sarà possibile acquistare un Xbox360 o PS3 a un prezzo inferiore.

Da questo si deduce che le scelte di marketing degli sviluppatori, oltre ai proclami di facciata letti finora, decideranno le sorti della WII U. Le feature esclusive sono sicuramente benvenute, ma le diversità rischiano di trasformarsi in un pericoloso boomerang in grado di limitare notevolmente i porting su Wii U di titoli originariamente pensati per Xbox360/PS3, per non parlare dello sviluppo di funzionalità esclusive legate al sistema di controllo o alla complessità strutturale della console stessa in relazione a quanto sia facile o difficile sviluppare per questa piattaforma.

In quest’ottica, la decisione di molti publisher di sviluppare solo per i 150 milioni di utenti che le piattaforme PS3/Xbox360 garantiranno nei prossimi tre anni, potrebbe essere letale per le ambizioni di Nintendo. Il limitato bacino d’utenza (nei confronti del valore combinato della concorrenza) potrebbe portare molti CEO a chiedersi se sobbarcarsi il gioco dei costi di sviluppo per “qualche utente in più” valga effettivamente la candela di approntare un team dedicato alla WII U.

Per Nintendo potrebbe essere molto più difficile uscire dalla nicchia del mercato dei titoli “first party only” di quello che pensava. E anche se ci riuscisse, occorrerebbero, nella migliore delle ipotesi, almeno due-tre anni di tempo per farlo. E per quell’epoca ci sono pochi dubbi sul fatto che le parole “PS4” e “Xbox720” saranno già scolpite nella pietra dei business plan di tutti gli investitori che contano.

Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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