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Cosa vogliamo dall'E3 2015 - editoriale

Sony, Microsoft, Nintendo, PC, VR... chi sarà il vero protagonista dell'Electronic Entertainment Expo 2015?

Per quanto ormai si dica che l'E3 ha perso gran parte del suo smalto, la settimana che ci accingiamo ad affrontare resta comunque il momento più emozionante dell'anno per tutti gli appassionati di videogiochi. L'Electronic Entertainment Expo non sarà più l'evento in cui tutte le novità più importanti vengono svelate (annunci e "leak" anticipati come quello di Fallout 4 e Dark Souls III ce lo hanno già confermato), ma rappresenta ancora l'occasione perfetta per tastare il polso all'intera industria, intuire quali saranno le scelte future di publisher e sviluppatori, incontrare gli addetti ai lavori che contano.

Cosa possiamo aspettarci allora da questa edizione 2015? Si tratterà senza dubbio di un E3 cruciale, e i suoi grandi temi di fondo sono già tracciati.

Innanzi tutto, questo è l'anno della maturità definitiva delle console di "nuova generazione". Xbox One e PlayStation 4 sono ormai sul mercato da oltre 18 mesi e per loro è dunque arrivato il momento di dimostrare, senza più alcuna scusante, di che pasta sono fatte. Se per il primo anno si può vivacchiare con una manciata di esclusive da mezza classifica, qualche collection e un paio di blockbuster "ispirati" a quanto già visto nel corso della generazione precedente, i successivi 12-24 mesi sono quelli in cui la generazione si definisce, i rapporti di forza si cementano e il grande pubblico si coinvolge... oppure si perde definitivamente.

Da PS4 e Xbox One ci aspettiamo l'arrivo di quei giochi che definiranno l'attuale generazione. I seguiti dei 'grandi classici' vanno bene, ma abbiamo bisogno delle nuove IP destinate a diventare i capolavori di domani.

Il secondo anno di vita della precedente generazione è ricordato da molti come uno dei migliori nella storia del gaming: nel corso del 2007 uscirono infatti titoli come Bioshock, Super Mario Galaxy, Assassin's Creed, Mass Effect, Uncharted e Call of Duty 4: Modern Warfare. Quattro nuove IP che avrebbero generato serie tra le più importanti della nostra storia e due seguiti (Mario e CoD) capaci di riscrivere le basi del proprio gameplay rilanciandolo verso nuovi livelli di eccellenza.

Quello che vogliamo vedere da questo E3 2015 sono i Bioshock, i Mass Effect e gli Uncharted di domani. Il seguito del seguito di un gioco nato 8 anni fa non basta più. Ovviamente, nessuno si aspetta di veder scomparire dall'oggi al domani la logica delle release annuali: alla games industry non si può chiedere di smettere all'improvviso di sfruttare le sue galline dalle uova d'oro più collaudate. Al tempo stesso, però, non si può negare il fatto che quest'industria ha un grosso bisogno di novità vere. Abbiamo la necessità di provare nuovamente quell'effetto "wow", quel senso di incredulità di fronte ad un nuovo titolo, quel luccichio negli occhi che finora la "next-gen" non è riuscita a darci.

Parliamo sia di grafica che, ovviamente, di gameplay. L'aspetto estetico è una forte componente nella capacità di stupire il pubblico e vedere titoli più belli che mai non ci dispiacerà affatto, ma anche dal punto di vista delle meccaniche di gioco c'è bisogno di un passo avanti. Non possiamo rassegnarci all'idea che le nuove console significhino soltanto una risoluzione più alta e texture più dettagliate: abbiamo bisogno di giochi nuovi. Agli sviluppatori (tradizionali o indie) il compito di trovare la giusta strada: un motore fisico mai visto prima? Un sistema di Intelligenza Artificiale rivoluzionario? Una quantità di personaggi su schermo senza precedenti? O, semplicemente, idee di design totalmente nuove... Qualunque cosa sia, ne abbiamo bisogno al più presto.

Quella della VR sarà, probabilmente, la sfida più emozionante dell'E3 2015. Nei prossimi giorni si capirà se Oculus e soci hanno le carte in regola per sfondare veramente, o se il loro destino è quello di rimanere costosi gadget per ultra-nerd.

Fortunatamente, un'idea radicalmente nuova è già sul piatto: l'E3 2015 sarà probabilmente ricordato come quello del grande ritorno della Realtà Virtuale. Oculus, Valve, Sony: tre diverse aziende, tre colossi dell'intrattenimento digitale presenteranno in forma concreta i loro caschi VR, alcuni dei quali sono praticamente pronti al lancio sugli scaffali. La "missione" di questo E3 sarà quella di far capire a tutti che la VR non è più quell'esperienza alienante e grottesca che chi viene dagli anni '90 ricorderà, bensì la nuova frontiera dell'intrattenimento digitale, capace di abbattere nuove barriere e coinvolgere un nuovo pubblico.

Sono davvero curioso di scoprire la direzione verso cui la VR ci porterà. Personalmente, non credo che la cosa migliore sia "convertire" i giochi di oggi per l'impiego con i nuovi caschi: non sono affatto eccitato all'idea di giocare un FPS indossando Oculus Rift. La prospettiva più interessante, piuttosto, mi pare quella di creare esperienze interamente nuove, ritagliate appositamente sulle potenzialità offerte dalla VR.

I videogiochi sono passati prima da 2D al 3D, adesso stanno per compiere il salto finale dal 3D "finto" a quello vero: nel processo, potrebbero cambiare tanto quanto fecero durante la transizione dai 16-bit alla prima PlayStation. Forse scopriremo addirittura che, quando si è realmente immersi in un ambiente virtuale che ci circonda e con il quale possiamo interagire in modo naturale e raffinato, per sentirci coinvolti non avremo più il bisogno di guardare il mondo attraverso il mirino di un'arma da fuoco. Non vedo l'ora di scoprirlo.

La conferenza PC è una grossa novità di quest'edizione: sarà l'anno della consacrazione definitiva del gaming su computer?

Le grosse novità dell'E3 2015, però, non si limitano alla VR. Per la prima volta assisteremo anche ad una "conferenza PC", realizzata con la collaborazione di molti grandi nomi del settore. È la conferma definitiva del fatto che il mondo del gaming su computer non ha mai vissuto uno stato di salute migliore.

Non credo che la conferenza di quest'anno ci riserverà sorprese enormi in termini di annunci o esclusive, ma è senz'altro un buon modo per ribadire un messaggio: il PC è ormai una piattaforma da gioco focalizzata e con una sua identità ben definita, non più quell'ambiente anarchico e per certi versi abbandonato a sé stesso che era in passato. Da questo E3 mi aspetto che tale sensazione sia ulteriormente rafforzata: chissà che le conferme non arrivino anche dal rinnovato interesse che Microsoft ha dimostrato nei confronti del gaming su Windows e persino dalle Steam Machine, vera e propria incognita dei mesi e degli anni a venire...

Resta da parlare dell'E3 di Nintendo, che nuovamente non si svolgerà attraverso una conferenza vera e propria, bensì tramite l'ormai tradizionale appuntamento con un Nintendo Direct "speciale". Sappiamo già che non sentiremo parlare delle due più grandi novità provenienti dalla casa di Mario: NX (la nuova e misteriosa console) e il gaming su Android non dovrebbero essere menzionati. Nonostante questo, è chiaro che all'E3 2015 Nintendo dovrà scegliere quale strada imboccare per il futuro: non può limitarsi a mostrare quei "soliti" 2-3 titoli in grado di mandare in estasi una fanbase ancora appassionata ma sempre più evanescente.

All'E3 2004, Shigeru Miyamoto salì sul palco 'vestito' da Link per annunciare Twilight Princess: per poco non crollò l'edificio. Abbiamo ancora bisogno di emozioni simili.

Certo, tutti attendiamo con ansia il nuovo Zelda e sarà molto interessante vedere su cosa è al lavoro Retro Studios (il fan che è dentro di me spera ancora in un nuovo capitolo di Metroid). Anche assistere ad un nuovo annuncio "vero" da parte di Shigeru Miyamoto, ormai troppo relegato al ruolo di generico supervisore, sarebbe bellissimo. Però è ormai chiaro che nulla di ciò sarà sufficiente per trasformare il Wii U in un successo di mercato, o per estendere chissà quanto ancora la vita del 3DS, prossimo al suo quinto anno di vita. È molto difficile dire cosa possiamo aspettarci da un'azienda che in passato ci ha stupito innumerevoli volte: possiamo solo sperare di essere sorpresi ancora una volta, di scoprire che Nintendo c'è ancora e che i commenti scettici e negativi degli ultimi anni, da parte di una stampa a reti praticamente unificate, si sbagliavano.

Chiaramente, è improbabile che tutte queste aspettative e speranze si concretizzino contemporaneamente. L'arrivo in massa di nuove IP capaci di diventare il futuro dei videogiochi, il successo totale della VR, la consacrazione definitiva del gioco su PC e il rilancio alla grandissima di Nintendo: se tutto diventasse realtà nel corso della prossima settimana, sarebbe senza ombra di dubbio l'E3 più esplosivo della storia. Però, per garantire all'intera industria un futuro ancora florido ed emozionante, abbiamo bisogno che almeno un paio di queste storie di successo siano scritte per davvero. A ciascuno scegliere la propria preferita... e tutti pronti a seguire l'E3 2015 su Eurogamer.it!

Avatar di Luca Signorini
Luca Signorini: Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.
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