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Costume Quest

Halloween secondo Tim Schafer.

Il "vecchio" Tim ci riprova. Forse scottato dalle deludenti vendite di Brutal Legend, il papà di Monkey Island, Maniac Mansion e Grim Fandango ha deciso di dedicarsi a qualcosa di più leggero, ovvero un gioco Live Arcade dedicato all'imminente festività di Halloween.

La premessa di Costume Quest è proprio quella che vede due ragazzini, fratello e sorella, impegnati nell'arraffare quanti più dolci possibili nella notte più "spaventosa" dell'anno, vestiti con costumi buffi e armati di cestelli da riempire.

Dopo una breve introduzione, si scopre che la cittadina in cui i due piccoli protagonisti vivono è stata invasa da un'orda di mostri affamati di caramelle, cioccolatini e qualsiasi altra cosa contenga glucosio. Uno di questi scambia il costume di uno dei nostri eroi per una torta e non trova di meglio da fare che rapirlo. Indovinate ora quale sarà il vostro obiettivo nel gioco? Esatto, salvare vostro fratello (o sorella) e nel frattempo arraffare quanti più dolci possibili.

Costume Quest inizia come un normale action-adventure. Andrete in giro portando a termine semplici missioni, che oltre a garantire qualche caramella bonus vi permetteranno di ottenere oggetti fondamentali per il procedere dell'avventura. Non passeranno pochi minuti però prima che la natura GDR del gioco esca fuori. I combattimenti, ad esempio, sono strutturati secondo turni, come se ci si trovasse in una versione Halloween di Paper Mario.

Oltre a dover scegliere tra un attacco primario e uno speciale, che si caricherà con il tempo, dovrete anche premere dei tasti con il giusto tempismo, sia in attacco che in difesa. Le cose si fanno ancora più interessanti quando entrano in gioco i vari costumi, che praticamente sono il fulcro dell'intero gameplay di Costume Quest.

Ognuno di essi (ce ne sono una dozzina) possiede abilità specifiche, utili in modo diverso sia nelle fasi di esplorazione che in quelle di combattimento. Il costume da robot iniziale, ad esempio, permette di procedere più velocemente lungo gli scenari grazie a dei pattini, mentre in battaglia attiva un attacco speciale con missili multipli.

Ovviamente non avrete a disposizione tutti i costumi sin dall'inizio. Per ottenerli dovrete prima trovarne tutti i componenti e solo dopo questi si aggiungeranno al vostro "guardaroba". Ce ne sono per tutti i gusti, dal Cavaliere al Vampiro al Ninja, e c'è persino quello da Statua della Libertà che in effetti sarebbe più adatto alla tipica festa americana del 4 luglio che per Halloween.

Le trasformazioni durante gli scontri sono buffe e piacevoli da vedere ma il tutto inizia a diventare un po' ripetitivo dopo qualche ora. Le ambientazioni sono solo tre e seguono tutte le stesse meccaniche di quella iniziale: si bussa alle porte, si affrontano missioni, si ottengono caramelle, si cercano oggetti e si combatte sfruttando le nuove abilità concesse dal ritrovamento dell'ennesimo costume.

Il trailer di Costume Quest.

In effetti non si può certo dire che la varietà sia l'ingrediente principale di Costume Quest. Inizialmente il gioco incuriosisce grazie al suo particolare stile, ma la sua durata media risulta paradossalmente fin troppo elevata, dalle 6 alle 8 ore. La prima metà di queste è tutto sommato divertente, ma i giocatori di vecchia data non potranno non farsi sopraffare dalla voglia di passare ad altro.

Un vero peccato, perché artisticamente parlando l'ultima fatica Double Fine è delizioso. Siamo di fronte a uno stile molto particolare, chiaramente ispirato alle serie trasmesse da Cartoon Network, con giusto una spruzzatina di South Park. I protagonisti non hanno voce e in puro stile Comics i loro dialoghi avvengono tramite i classici balloon, che purtroppo in alcuni casi hanno la fastidiosa tendenza a coprire protagonisti e scenari o a rimanere su schermo ben più del necessario senza la possibilità di saltarli.

Essendo innamorato di Schafer e di tutti i suoi lavori precedenti (continuo a dire che Brutal Legend sia uno dei giochi più sottovalutati di questa generazione), avrei voluto che Costume Quest fosse un'altra gemma nella sua brillante carriera. Purtroppo, invece, è un piccolo progetto che tale rimane... piccolo.

Vale la pena, quindi, acquistarlo visto che il prezzo non supera i 15 euro? Forse i fan di Tim dovrebbero comunque dargli un'occhiata, magari scaricando la demo, ma visto l'affollato periodo di uscite non me la sento proprio di metterlo in cima alla mia e alla vostra lista degli "imperdibili".

6 / 10