Crash Bandicoot N. Sane Trilogy - recensione comparativa
Abbiamo provato Crash anche su Switch, Xbox e PC!
Crash è stato per molti anni una delle icone indiscusse di Play Station. L'inossidabile mascotte ha sempre avuto un posto speciale nei cuori di tutti gli appassionati che hanno vissuto la magica era videoludica di fine anni Novanta. Così, un po' per deliziare i fan di vecchia data e un po' per dare modo a chi non li avesse giocati di recuperare delle pietre miliari del platforming tridimensionale, il colosso giapponese ha fatto uscire sulla propria console casalinga Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, una raccolta delle tre avventure del Bandicoot più svitato del mondo in una versione totalmente rinnovata.
Quello che i giocatori si sono trovati tra le mani l'anno scorso è un piccolo gioiello, reso grezzo da alcune scelte di gameplay ormai vetuste ma fedelissimo agli originali dal punto di vista del level design, forte di un comparto artistico coloratissimo e di animazioni davvero simpatiche. Inutile negarlo, questa trilogia rimasterizzata è in grado di far sgorgare fiumi di gioia dagli occhi dei fan, i quali non baderanno ad alcune piccole ruvidità poiché troppo impegnati a cercare di sopravvivere allo tsunami di ricordi che minaccia di trascinarli via con l'immane violenza dell'alta definizione.
La notizia fantastica è che, a distanza di dodici mesi, la possibilità di godere delle avventure del peramele più folle dei videogiochi viene elargita anche ai possessori di piattaforme diverse dal monolito nero. Giocare ad una delle più iconiche esclusive Sony su PC impugnando il pad Xbox è stata una delle esperienze più blasfeme della nostra carriera, che ci ha regalato grandi emozioni e ridipinto di colori sgargianti ricordi ormai sbiaditi.
Tornare a balzare oltre dirupi e pozze contenenti liquami potenzialmente mortali, far schizzare via i nemici roteando come una tornado impazzito, cavalcare improbabili destrieri e fuggire per il rotto della cuffia da giganteschi massi è una gioia impagabile. Questa edizione confezionata dai ragazzi di Vicarious è un'operazione nostalgia del tutto riuscita, che aggiunge anche qualche nuovo elemento rispetto ai titoli originali.
È infatti possibile giocare nei panni di Coco, la sorella di Crash, in praticamente tutti i livelli, e godere di una nuova quanto sadica modalità a tempo, in grado di incrementare notevolmente sia la longevità che la vostra capacità di confezionare fantasiose imprecazioni. Per aiutarvi ulteriormente a guadagnare una scomunica, gli sviluppatori hanno anche deciso di inserire il temibile livello Stormy Ascent, una sezione rimossa dal capitolo originale a causa del suo grado di sfida ritenuto troppo elevato, ma qui affrontabile in tutto il suo sadismo.
Oggi però non siamo qui per descrivere nel dettaglio l'opera, di cui potete trovare una corposa disamina nella nostra recensione, bensì per mettere a confronto le tre versioni uscite qualche giorno fa su Switch, Xbox One e PC. Ognuna di esse vanta peculiarità e punti di forza ben distinti, per cui scopriamoli insieme!
Partiamo dall'ibrida di Nintendo, piattaforma alla quale il gioco calza come un abito confezionato su misura. La grande N è maestra nella produzione di titoli platform, un genere che si adatta perfettamente, per tempistiche di fruizione e struttura, alla portabilità di Switch. Il turbolento Crash qui si trova perfettamente a suo agio, del resto è in ottima compagnia!
Se da questo punto di vista tutta fila liscio come l'olio, per quanto riguarda il versante tecnico ci saremmo aspettati qualcosina in più. Quando si gioca sulla TV la risoluzione appare al di sotto del Full HD e a pagarne lo scotto sono soprattutto i dettagli. Le texture appaiono meno definite, il pelo di Crash non è folto come nelle altre versioni e alcuni effetti di luce, ombre e riflessi sono totalmente assenti. In diverse occasioni si può notare un vistoso aliasing e, in generale, il gioco appare un filo più spento, con una palette cromatica meno brillante e vivace rispetto alle piattaforme concorrenti.
Anche in versione portatile la risoluzione è inferiore ai 720p concessi dallo schermo di Switch, compromesso che incide sulla nitidezza generale dell'immagine. In generale comunque il titolo è piacevole da giocare, lo stile cartoon di Crash e le sue spassose animazioni sopperiscono egregiamente alla mancanza di dettaglio, e il framerate è saldamente ancorato ai 30fps sia in versione 'dockata' che portatile. A conti fatti ci riteniamo soddisfatti, anche se avremmo preferito vedere un'ottimizzazione migliore per godere appieno dell'esperienza anche durante le nostre partite in mobilità. Detto questo il porting è sicuramente eccellente.
Passiamo ora alla versione Xbox One X, la quale non si differenzia in modo troppo marcato da quella per PS4 Pro. Visivamente stiamo parlando di un gran bello spettacolo, reso tale dal supporto completo alla risoluzione in 4K. L'HDR, inoltre, migliora ulteriormente l'impatto visivo, accostando all'altissima definizione anche una palette cromatica vivace e sgargiante.
A godere della potenza della console Microsoft sono anche le animazioni e gli effetti particellari delle esplosioni delle casse di TNT e NITRO, che ci sono parse più rifinite rispetto che sulla concorrente giapponese. Punto a sfavore invece per il frame rate che resta bloccato a 30fps: con tutta quella potenza a disposizione, sarebbe stato un bel valore aggiunto poter vivere le mirabolanti avventure del marsupiale arancione con un livello di fluidità superiore, peccato!
Per ultimo abbiamo il PC, piattaforma che sulla carta è in grado di offrire le prestazioni migliori, ma questo dipende chiaramente dalla macchina che avete a casa. Da bravi feticisti delle impostazioni siamo subito corsi a spulciare le opzioni grafiche, che non offrono grandissime possibilità di personalizzazione ma lasciano comunque un discreto margine di manovra. Oltre alla risoluzione in Ultra HD, sulla 'master race' è possibile impostare il livello dell'anti aliasing, la risoluzione delle ombre, giocare con le diverse impostazioni per la gestione della luce e attivare il Fur Blur, un particolare tipo di sfocatura che migliora la resa della pelliccia di Crash.
Fiore all'occhiello di questa versione è la possibilità d'impostare il frame rate a 60fps, tetto massimo oltre il quale il gioco non può spingersi. Questa limitazione, tenendo anche conto della possibilità di disabilitare la sincronia verticale per provare a salire ulteriormente, ci ha fatto storcere un po' il naso. Badate bene: ci è parso giusto segnalarvelo ma non c'è motivo di lamentarsene troppo, i 60 granitici vanno più che bene!
Se avete una macchina performante, questa versione è quindi quella più completa a livello di scalabilità e performance, anche se, per la struttura dei contenuti o se amate videogiocare al di fuori delle mura casalinghe ci riserviamo di consigliarvi l'acquisto per Switch. Se possedete solo Xbox, invece, non avete comunque alcuna scusante per mancare questo pezzo di storia del genere platform, oggi per fortuna a disposizione di tutti.