Creative Siege M04 - recensione
Creative entra di prepotenza nel settore dei mouse da gaming.
Se pensiamo al marchio Creative, la prima cosa che ci viene in mente sono le schede audio dedicate ai nostri computer desktop, senza andare a scomodare un passato neanche troppo remoto. Inizialmente i produttori di schede madri non si preoccupavano di offrire dei chipset dedicati alla gestione dell'audio e per avere sonorità di un certo livello era necessario dotarsi di schede aggiuntive, esattamente come avveniva per gli acceleratori grafici. A fare da padrone del mercato era proprio Creative con il brand Sound Blaster, uno dei primi a portare sul mercato di massa, a prezzi contenuti, anche la codifica MIDI.
Ma il mercato è in costante evoluzione e il produttore americano da tempo si è visto costretto a cambiare i suoi obiettivi e soprattutto il suo campo di azione con l'obiettivo di mantenere quote di mercato e costruirsi una nuova identità. E così, dopo il segmento dedicato alle cuffie da gaming (la linea H), ecco arrivare un mouse dedicato ai videogiocatori: il Siege M04.
Si tratta di un dispositivo che sembra avere tutte le carte in regola per risultare appetibile ai giocatori più esigenti senza perdere di vista il portafogli. La confezione presenta un'apertura frontale per dare un'occhiata anticipata al mouse e mette subito in evidenza il design essenziale e le caratteristiche più importanti della periferica: sette pulsanti completamente configurabili con memoria interna, tre livelli di DPI (più un quarto opzionale) rapidamente accessibili dal mouse stesso e con un tetto massimo di 12000, un pooling rate massimo di 1000 Hertz, il tutto gestito dal sensore proprietario a infrarossi PMW3360 a 32 bit con una gestione ottimale della distanza dalla superficie di scorrimento con un massimo di 3 millimetri.
Il Siege M04 si presenta subito con una buona qualità costruttiva grazie all'uso di plastiche di buona qualità. Tuttavia la presa non trasmette una completa sensazione di solidità, probabilmente per una leggerezza eccessiva che dà l'idea di un involucro senza contenuto interno, una scelta dettata con molta probabilità dalla volontà di mantenere contenuto il prezzo rispetto ad altri device che dispongono di pesi interni. Nulla da dire invece sia sulla superficie laterale anti-scivolo, che facilita la stabilità del grip, sia sulla qualità della plastica superiore che, nonostante lucida, conferma un'eccellente resistenza alle impronte e rimane gradevole nell'utilizzo anche per chi suda parecchio. Stesso discorso vale anche per i piedini inferiori in teflon che avendo una superficie molto ampia in rapporto alle dimensioni totali del mouse, garantiscono una scorrevolezza eccellente.
Il collegamento con il computer avviene attraverso la porta USB 2.0 grazie a un cavo intrecciato molto flessibile di circa due metri di lunghezza. Prima di passare all'analisi del software, è importante segnalare in questo frangente che il Siege M04 è specificatamente disegnato per essere utilizzato dalla mano destra e non è quindi adatto, o comunque ottimizzato, per i mancini.
Il software correlato è Sound Blaster Connect, l'applicazione che, oltre a fornire i driver specifici della periferica e implementare un rapido sistema per aggiornare il firmware, offre numerose possibilità di personalizzazione. Sono presenti le impostazioni per gestire l'avvio automatico dell'applicazione e la sua frequenza di aggiornamento, oltre a tre diverse finestre che permettono di mettere le mani in modo indipendente sulla gestione dell'illuminazione, delle prestazioni e delle macro.
Il Siege M04 è potenziato dal sistema Aurora Reactive per la gestione di alcuni LED in grado di raggiungere i consueti 16,8 milioni di colori. In particolare, la base del mouse è quasi interamente circondata (fa eccezione solo la parte superiore dove è presente il cavo USB) da un fascio di emettitori luminosi che fanno il paio con il LED montato sulla rotellina, che evidenzia il settaggio dei DPI e la grande X colorata del logo Sound BlasterX presente sulla parte superiore del mouse.
Tramite l'app è possibile attivare una serie di preset del produttore oppure creare e configurare i propri selezionando tra quattro tipologie di movimento dei LED: due statiche e due dinamiche con uno stile pulsante oppure ad onda. L'elemento interessante è la possibilità di selezionare la velocità di questi ultimi due effetti impostando i battiti al minuto, configurando in modo specifico l'intera fascia inferiore agendo singolarmente sui sette punti d'illuminazione così da raggiungere con grande precisione l'effetto desiderato. Peccato però che la grandissima configurabilità dei LED inferiori, non riguardi al contrario quelli superiori del mouse visto che la rotella, l'indicatore dei DPI e la X del logo Creative sono bloccati nel loro settaggio di default: bianco per i primi due e rosso per il logo.
A livello di prestazioni il software ci consente di configurare i tre livelli di DPI selezionabili con il pulsante specifico presente subito al di sotto della rotella del mouse variando da un minimo di 100 a un massimo di 12000 DPI. In realtà è possibile abilitare per la modalità Sniper il pulsante presente sul pollice così da avere un quarto settaggio di DPI che si attiva tenendo premuto questo bottone. È un'opzione particolarmente utile per chi gioca a livello competitivo gli FPS visto che permette, ad esempio, di utilizzare un numero inferiore di DPI quando si utilizza un'arma con lo zoom.
Altri aspetti personalizzabili del Siege M04 sono l'accelerazione e la decelerazione, con due settaggi indipendenti che variano da 0 a 9, la velocità del refresh del pooling da 125 a 1000 e la possibilità di mettere mano su due settaggi avanzati. Il livello di dettaglio (2 e 3 millimetri) e l'angle snapping che può essere abilitato o disattivato. La prima rappresenta la distanza entro cui il mouse identifica il suo sollevamento dalla superficie di scorrimento (lift-off distance) ed è un valore molto importante per i giocatori visto che evita la rilevazione di movimenti che possono avvenire al di fuori del tappetino. L'angle snapping è invece un interessante aiuto alla mira, che permette di tracciare linee verticali e orizzontali molto precise e quindi di spostare la visuale sui due assi riducendo al massimo il naturale tremolio della mano.
Ultimo, ma non meno importante, è l'aspetto dedicato alle macro. Come già scritto in apertura, il Siege M04 è dotato di sette pulsanti: destro, sinistro, due centrali e tre laterali utilizzabili con il pollice. Tramite la finestra dedicata del software è possibile cambiare la funzione di ogni elemento di input a livello di sistema, compresa anche la rotazione verso l'alto o il basso della rotella, facendo sì che possa essere utilizzata come se disponessimo di altri pulsanti che sostituiscano specifici tasti della tastiera oppure registrando delle vere e proprie macro anche molto complesse, con tanto di ripetizione continua dei comandi.
I test effettuati con alcuni titoli competitivi come Battlefield 1 e Overwatch ci hanno decisamente soddisfatto. La mira è risultata stabile e precisa, i movimenti pienamente naturali anche in situazioni in cui la mano non era propriamente ferma e la velocità di esecuzione è stata più che reattiva. L'unico appunto che ci sentiamo di muovere al prodotto nell'uso quotidiano riguarda fondamentalmente l'ergonomia: nel complesso è buona, ma non ci ha convinto completamente la posizione del tasto più avanzato dei tre laterali. Dovrebbe essere raggiungibile in modo naturale con il pollice e invece risulta troppo in avanti per evitare al giocatore di dover muovere la punta del pollice a dispetto di un'ergonomia altrimenti perfetta.
In conclusione non possiamo far altro che spendere parole di elogio per questo esordio di Creative nel complicato mercato delle periferiche da gaming e in particolare in un settore affollato come quello dei mouse. Il Siege M04 ha tutte le carte a posto, grazie a un eccellente rapporto qualità/prezzo non proprio usuale per le periferiche di Creative: sugli store online si trova a meno di sessanta euro e questo, per le prestazioni che offre lo rende un acquisto davvero molto interessante per chi si sta affacciando sul mercato competitivo o ha scoperto di essere particolarmente esigente nei confronti delle proprie periferiche di input.