CrimeCraft bannato in Australia
Nel gioco si possono assumere droghe.
Il MMO indipendente CrimeCraft è stato respinto dall'Australian Classification Board, come riportato da GameSpot. La motivazione non riguarderebbe la violenza ma "l'utilizzo di droghe collegato a incentivi e ricompense". Nel gioco infatti si possono utilizzare sostanze inventate chiamate Boost per migliorare le proprie prestazioni.
"Secondo la nostra opinione, c'è una differenza poco marcata tra le droghe finte disponibili nel gioco e quelle che si possono recuperare nel mondo reale", ha dichiarato l'ACB.
"Vengono ripresi i nomi, gli elementi chimici, le modalità di somministrazione e gli impieghi delle droghe vietate nella realtà e quando sono utilizzate procurano benefici al personaggio gestito dal giocatore. Inoltre tali sostanze stupefacenti sono connesse a incentivi e ricompense".
Fallout 3 ha subito le medesime vicissitudini lo scorso anno, anche se alla fine è riuscito ad arrivare sugli scaffali dei negozi australiani. Quest'anno la censura si è abbattuta invece su Left 4 Dead 2, uscito sul mercato ma con numerosi tagli rispetto all'originale, che ne hanno penalizzato non poco il risultato finale.