Crysis Remastered Trilogy recensione - Tripla dose di Nano Suit!
I giochi “impossibili” arrivano ovunque!
Per anni Crysis è stato il gioco impossibile da far girare ai massimi settaggi. Il rischio di trovarsi un PC trasformato in una frittata fumante ha sempre privato l'utente medio del piacere di vedere il "mostro" griffato Crytek al meglio delle sue possibilità.
Poi il tempo è passato, le macchine si sono fatte più potenti, la storia è diventata leggenda e la leggenda si è trasformata in mito. Oggi, a distanza di 14 anni dall'uscita del primo capitolo e di una decina o poco meno dai due sequel, l'intera trilogia arriva praticamente su tutte le piattaforme esistenti... persino sulla piccola Nintendo Switch.
Il verdetto sulla versione remastered di Crysis ve lo avevamo già servito poco più di un anno fa, in occasione dell'uscita solitaria del capostipite. La nostra Lara si era (giustamente) rammaricata che il gioco in questione fosse mutuato dalle edizioni Xbox 360/PS3 dell'originale e quindi mancante dell'espansione Warhead all'epoca scartata per limiti delle piattaforme.
La recensione confermò che sì, il level design "aperto" è ancora oggi divertente da giocare, ma che al tempo stesso i limiti di programmazione dopo tutti questi anni si notano non poco, soprattutto nella ballonzolante efficienza dell'I.A. nemica.
A questo punto vi starete chiedendo se il tempo e le generazioni hardware passate nel frattempo siano riuscite a ricucire lo strappo... il pacchetto sarà finalmente completo? La risposta è NO. Warhead non è presente neanche in questa edizione di Crysis, scelta francamente inspiegabile e a dir poco fastidiosa, che testimonia la pigrizia di Crytek e Saber Interactive nel portare il gioco anche su macchine più moderne e capaci. Fortunatamente nei due successivi capitoli la "voglia di fare" dei team di sviluppo sembra essersi un po' ridestata.
Stavolta le versioni di partenza sono quelle PC con supporto a DX11. Il risultato è decisamente più godibile grazie ad una profondità di campo finalmente degna di questo nome, e un HDR che fa brillare (a volte fin troppo) l'ampia tavolozza di colori e approfondisce non di poco le tonalità scure.
Il ray-tracing non è pervenuto su console ma questo è forse un bene, visti i pessimi risultati ottenuti nella remastered del primo Crysis, dove l'agognata feature faceva scendere sotto la soglia critica la fluidità del gioco. Qui invece fila tutto liscio e nessun glitch di particolare rilevanza ha afflitto i nostri test, se si escludono alcune quasi inevitabili e innocue compenetrazioni poligonali.
Su PlayStation 5 il gioco gira in retrocompatibilità a risoluzione 1440p con 60 fps di solido frame rate. Il lavoro svolto sulle texture ora si vede e basta guardare uno dei video di raffronto usciti in questi ultimi giorni, anche se di tanto in tanto è tuttora possibile vederne qualcuna spappolata o che fatica un po' a caricarsi.
Come avevamo anticipato in una nostra prima analisi di un paio di mesi fa, il lavoro di restauro svolto su entrambi i giochi è valido. Il salto sia in termini estetici che di godibilità è più che tangibile, anche rispetto al primo Crysis, ma in questo ha ovviamente avuto un peso decisivo la maggiore giovinezza dei due sequel.
Del trio, Crysis 3 è quello chiaramente più "fresco" e impattante dal punto di vista tecnico. Lo si nota fin dal livello di apertura, caratterizzato da una fitta pioggia battente e da un suggestivo sistema d'illuminazioni, rese ancora più atmosferiche da blooming ed effetti vari, che più di qualsiasi altra cosa traggono beneficio della ripulitura di questa remastered. Da correggere invece il bilanciamento dei livelli audio. Specialmente in Crysis 2 si fa notare un eccessivo volume di effetti sonori e soundtrack rispetto al parlato, che soprattutto durante alcuni filmati rende di difficile comprensione i dialoghi.
Forse non è il caso di specificarlo nuovamente ma visto che repetita iuvant, lo facciamo lo stesso: sia la remastered di Crysis 2 che di Crysis 3 (così come quella del primo capitolo) includono solamente la porzione single-player dei giochi originali. Entrambe all'epoca erano contraddistinte da un ritmo abbastanza serrato e dispensavano un discreto quantitativo di colpi di scena, compresi alcuni cambi di prospettiva ed emozionanti... passaggi di testimone. Il tempo però è passato e lo stile narrativo negli FPS si è avvicinato sempre più a quello dei prodotti cinematografici, con Call of Duty ovviamente in prima linea.
Rigiocati oggi, i capitoli della saga Crytek hanno perso un po' di smalto e specialmente il terzo, già all'epoca considerato la gamba zoppa del franchise, arranca un po' a causa di una trama affrettata. Se avete voglia di una panoramica più ampia per quanto riguarda trama, personaggi e caratteristiche specifiche di ogni gioco, vi consigliamo di recuperare la recensione di Crysis 2 scritta a suo tempo, ormai ben 10 anni fa, dal nostro Matteo, che lo consigliò in quanto "caratterizzato da una buona storia ma, soprattutto, da un gameplay da consigliare a chi ne abbia le scatole piene dei soliti shooter scriptati e voglia una sfida maggiore, grazie a una varietà di situazioni dettata da ambientazione, IA avversaria e uso della tuta".
Ottima valutazione due anni dopo anche per Crysis 3, che però venne penalizzato da una longevità più scarsa nel single-player e da un'intelligenza artificiale leggermente inferiore a quella dei precedenti capitoli.
Ovviamente quelle valutazioni non sono replicabili in questa raccolta, anche e soprattutto per la suddetta mancanza dell'elemento multiplayer. La durata complessiva delle tre avventure single-player è tuttavia più che discreta e si aggira sulle 25/30 ore, non pochissime se si considera il prezzo a cui la Crysis Remastered Trilogy viene venduta.
La raccolta sarà disponibile a partire dal 15 ottobre sia in versione fisica che digitale, ma i tre giochi saranno disponibili anche separatamente. Su Nintendo Switch verranno venduti singolarmente inizialmente solo in digitale, con le edizioni fisiche di Crysis 2 e 3 che usciranno in un secondo momento.
L'appetibilità del pacchetto completo è più alta in virtù di un prezzo nettamente inferiore che rappresenta di fatto una sorta di 3x2: 29.99 Euro per i giochi singoli contro 49.99 Euro della trilogia completa.