Skip to main content

Cyberpunk 2077 e la serie TV Edgerunners, ora tutti vedono la bellezza di Night City

Un milione di utenti in cerca di gloria e rivincita.

Esiste uno strano legame che unisce i videogiochi alle produzioni multimediali come serie TV e film, forze mediatiche che riescono a dar vita anche a fenomeni inaspettati e sorprendenti. In questi giorni abbiamo assistito ad esempio al lancio del primo trailer della serie TV di The Last of Us, che non solo sembra esaudire tutti i sogni dei fan, ma che potrebbe rivelarsi una delle migliori trasposizioni videoludiche mai compiute.

Seppur sia presto per poterne capire l’effettiva bontà, quel che è certo che anche solo questo primo sguardo ha innescato in noi la voglia di tornare a rivivere The Last of Us Part 1, che ovviamente - conscio del lancio della serie - è tornato tra gli scaffali da pochissimo con una nuova versione “restaurata”.

Se la produzione della serie ispirata al celebre gioco di Naughty Dog sembra procedere al meglio, ci viene spontaneo parlare anche di quanto sta accadendo in terra polacca, dove il binomio videogioco-serie tv si è dimostrato senza dubbio vincente. Che sia merito di CD Projekt RED, capace di individuare le giuste mani in cui depositare le proprie licenze, o dello straordinario lavoro di produttori e cast facenti parte del progetto, poco importa. La serie su Netflix, Cyberpunk Edgerunners, è senza ombra di dubbio un successo, tale da portare nuovi giocatori a scoprire Cyberpunk 2077 e invogliare gli utenti di vecchia data a battere nuovamente le cupe ma luccicanti strade di Night City.

Cyberpunk 2077 torna di nuovo protagonista su console e PC grazie all’ottimo risultato ottenuto dalla serie anime Edgerunner, con un milione di utenti all’attivo.

Il team polacco non è nuovo però ad un ritorno di fiamma grazie all'esordio di una serie TV. La volontà di salire sul carro del vincitore s’è verificata anche con un altro titolo di CD Projekt RED, il tanto amato e acclamato The Witcher 3. Riconosciuto globalmente come “capolavoro”, il terzo capitolo dedicato allo strigo Geralt di Rivia subì un anno fa una crescita fortissima di utenti attivi con la messa in onda dell’omonima serie su Netflix con Henry Cavill come protagonista.

Anche in quella circostanza i critici fecero un passo indietro, e molti addirittura sfoderarono per la prima volta la spada d’argento, dopo essersi rifiutati di farlo nel 2015. Nonostante i tanti premi vinti, anche The Witcher 3 ebbe un debutto piuttosto traumatico, afflitto da bug e da vari problematiche che ne minavano la qualità complessiva. Lo sforzo del team col rilascio di numerose patch in quel caso fu considerevole, tanto da rimettere in carreggiata il titolo principale e regalare una qualità mai vista nelle successive due espansioni, ricevendo gli elogi persino da chi all’epoca del lancio provò ad affossarlo.

Il caso di Cyberpunk 2077 fu indubbiamente più problematico ma a quanto pare, con il tempo, anche le pietre più spigolose riescono ad essere levigate dallo scorrere incessante dell’acqua. Ed eccoci qui a parlare di come l’ottimo lavoro compiuto sull’anime Cyberpunk Edgerunners abbia portato ad un'impennata di utenti attivi su Steam e sulle altre piattaforme.

Può una serie TV ripristinare l’immagine di un titolo finora condannato come non meritevole di attenzione?

Persino i meno avvezzi agli anime hanno trovato eccellente il lavoro svolto da Studio Trigger, supervisionato niente meno che dal padre di Cyberpunk 2020, Mike Pondsmith, e naturalmente da CD Projekt RED. La storia di David Martinez, protagonista della serie collocata temporalmente un anno prima alle vicende di V, è davvero ben scritta e gli spettatori hanno potuto apprezzare i tanti riferimenti al videogioco e la comparsa di più di uno dei personaggi di Cyberpunk 2077. Stiamo parlando ad esempio di Adam Smasher, talmente odioso che probabilmente invoglierà alcuni persone ad acquistare il videogame anche solo per potersi vendicare.

L’ottima riuscita di Edgerunners ha portato inoltre alcune aggiunte su Cyberpunk 2077, come una nuova missione (davvero minuscola e poco accattivante, che poteva essere approfondita meglio) ed elementi estetici aggiuntivi. In più, sul fronte PC, le mod che includono oggetti visti all’interno della serie e perfino preset per inserire un personaggio con le fattezze di Lucy o David, stanno attualmente spopolando.

Dato il successo sia di The Witcher (prossimo a una nuova stagione in arrivo a dicembre su Netflix) che di Edgerunners, ci viene naturale chiederci: è possibile che una serie TV ben confezionata riesca a creare una percezione diversa del brand da cui è ispirata? Possono 10 episodi cancellare con un colpo di spugna le aspre critiche rivolte nei social e nei forum agli sviluppatori? La risposta è no. Per quanto le prestanze fisiche di Cavill e di Martinez (a suo modo) siano senza dubbio rilevanti, non riescono a spostare l’ago della bilancia dell’interesse in modo così evidente.

Se siete giocatori PC non fatevi scappare le mod per portare Lucy e David in Cyberpunk 2077.

Ne abbiamo parlato davvero tanto di Cyberpunk 2077 negli ultimi anni, sia per i suoi difetti che per i suoi pregi. L’ambiziosa opera di CD Projekt RED sin dal suo annuncio catturò l’attenzione e inevitabilmente le aspettative che si crearono attorno al progetto raggiunsero proporzioni fuori scala. Lo stato in cui il gioco versava il 10 dicembre 2020 lo ricordiamo tutti, e molti aspetti non sono tuttora giustificabili data la mole di premesse disattese.

Ma dietro i cumuli di spazzatura che esplodevano al nostro passaggio e le auto che piombavano dal cielo, la struttura composta da una potente narrativa e condita dalla realizzazione di una delle più belle location mai create, è sempre stata lì. Cyberpunk 2077 è stato sempre lì, sotto il naso anche di coloro che si accodarono ad una campagna denigratoria senza precedenti. In questi quasi due anni l’opera di CD Projekt RED ha continuato a crescere, cambiare e migliorarsi, e siamo adesso alla patch 1.06, che ha aggiunto un ulteriore tassello ad un lavoro nato sotto una cattiva stella e ancora lontano dalla forma finale.

Sia chiaro, è probabile che il titolo del team polacco non potrà più consegnare quanto promesso e proprio il publisher ha pagato un caro prezzo per aver spinto troppo sul marketing. Ma chi si accingerà a visitare oggi per la prima volta Night City, vivrà un'esperienza piuttosto diversa rispetto a quella incontrata quasi due anni fa, grazie ad un processo di intenso lavoro con cui Cyberpunk 2077 si era rimesso in carreggiata già da qualche tempo, eliminando i problemi più evidenti e implementando novità in grado di rendere merito all'opera.

La storia di David e Lucy ha fatto salire la febbre da Night City ad altissime temperature.

Che la nuova linfa vitale di Cyberpunk 2077 sia alimentata da Edgerunners o dall’annuncio della prima espansione, Phantom Liberty in arrivo nel 2023, a questo punto poco importa. Quel che conta è che molti utenti si siano scrollati di dosso i pregiudizi e abbiano dato una possibilità ad un titolo senza dubbio controverso ma che merita di essere vissuto. Ora più che mai è tempo di andare a conquistare Night City.