Dalla modalità portatile al 4K: Mortal Kombat 11 è uscito su tutte le console - analisi comparativa
Un'altra meraviglia mobile per Switch?
Lo sviluppatore NetherRealms ha dei precedenti nello spingere oltre i limiti la grafica cinematografica nei giochi di combattimento e Mortal Kombat 11 in questo non fa eccezione, offrendo un'esperienza spettacolare su tutte le console. Tornano l'illuminazione basata sulla fisica e la tecnologia di facial motion capture di Injustice 2, questa volta messi alla prova con delle raccapriccianti fatality e dei primi piani di ossa spezzate. Tutte le PS4 e Xbox One offrono una presentazione completa, ma con l'uscita di questo ultimo capitolo del franchise entra nella mischia un nuovo concorrente portatile e MK11 su Switch ci offre una conversione sorprendentemente solida.
Come ci saremmo aspettati, l'ultimo titolo di NetherRealms ottiene una buona qualità dell'immagine sulle console base, oltre ad un prevedibile aumento della risoluzione sulle console migliorate, ma è la natura del porting su Switch che forse rappresenta l'elemento di maggiore interesse. Conversioni come Warframe, Wolfenstein: The New Colossus e Doom hanno fatto rinunciato alla fluidità del frame rate oltre che alla fedeltà grafica per portare a termine il lavoro: le esperienze a 60 fps sono state ridotte a 30 fps su Switch. Mortal Kombat 11 è impressionante perché sebbene la tecnologia base dell'Unreal Engine sia abilitata per la console ibrida di Nintendo, il gioco non sarebbe lo stesso se non girasse ai 60 fps richiesti. In qualche modo, questo porting riesce a fare un bel lavoro.
Naturalmente si è dovuti scendere ad alcuni compromessi: le versioni PS4 e Xbox hanno un peso di 40 GB, mentre il download di Switch è di 22,6 GB. Per la maggior parte, questo può essere dovuto al taglio nella risoluzione della texture map e nella qualità dei video prerenderizzati. Il fatto stesso di vedere questa versione rappresenta una notevole impresa d'ingegneria. Come per tutti i giochi basati sull'Unreal Engine, sulla scia di Rocket League o Fortnite, il lavoro di porting è meccanicamente lo stesso, ma probabilmente Mortal Kombar rappresenta il porting per Switch che fino ad ora più si avvicina al livello di PS4 e Xbox One, a parte Cuphead.
Per portare MK11 su Swtich è ovviamente essenziale la scalabilità del codice originario e lo sviluppatore Shiver Entertainment, che ha lavorato al porting, ha sicuramente tratto beneficio dall'inclusione dello scaling dinamico della risoluzione per dare un certo margine alla GPU della console. Lo scaling dinamico della risoluzione viene chiaramente impiegato su Switch, ma riveste un ruolo fondamentale anche nelle altre versioni console. PS4 si attesta caparbiamente sui 1080p, mentre Xbox One scala in gioco da una risoluzione al di sotto dei 900p fino a 1728x972 pixel, passando ai 1080p nelle cutscene a 30 fps.
Allo stesso tempo, la risoluzione dinamica è presente anche sulle macchine potenziate. Così come accadeva con Injustice 2, PS4 Pro trascorre gran parte del tempo a 2240x1260 nel vivo dell'azione, salendo talvolta fino a 1440p. Le cutscene a 30 fps raggiungono un numero di pixel che si attesta intorno ai 1800p. Non sorprende che Xbox One X ottenga un ulteriore miglioramento rispetto a PS4: i filmati raggiungono il 4K nativo, mentre il gameplay si regola in modo dinamico tra valori che spaziano dai 2880x1620 ai 1800p.
La gallery di screenshot qui di seguito mostra le differenze grafiche tra gli hardware base e quelli potenziati, che sono comunque di poco conto e che riguardano una qualità delle texture leggermente migliore in alcune aree e una piccola correzione dell'occlusione ambientale, sebbene il motion blur sia sensibilmente ridotto rispetto alle macchine base. Basti dire che la miglior esperienza su console questa volta è fornita da Xbox One X, ma tutte le versioni ci offrono un'azione fluida a 60 fps e filmati, raggi X e fatality a 30 fps con un appropriato frame pace.
L'evento più importante però è indubbiamente il porting su Switch. Shiver Entertainment ha avuto il compito di mantenere il più possibile l'esperienza di base, fornendo allo stesso tempo una grafica decente. La risoluzione dinamica delle altre build per console viene utilizzata qui in modo decisamente più aggressivo. Facendo girare il gioco in modalità docked, abbiamo registrato un numero di pixel che varia tra i 960x540 e i 1280x720, mentre la risoluzione subisce un impatto più profondo in modalità portatile attestandosi tra i 854x480 ed i 682x384. Per avere un riferimento, Mortal Kombat 9 su PS Vita aveva una risoluzione di 630x384, ma ovviamente girava su un motore grafico molto più vecchio e molto meno complesso.
Shiver Entertainment ha tagliato diverse caratteristiche grafiche di Mortal Kombat 11. Gli sviluppatori hanno menzionato l'abbattimento delle geometrie, ma questo è solo uno dei piccoli tagli che abbiamo notato. Le texture hanno una risoluzione più bassa e anche l'illuminazione volumetrica e l'occlusione ambientale sono state ridotte. Gli effetti particellari e la complessità delle ombre sostenuti dalla GPU sono stati ridotti e il motion blur è stato completamente rimosso. Durante il gameplay continuano ad essere presenti le ombre dinamiche, ma ancora una volta queste sono ad una risoluzione più bassa. Contemporaneamente, anche le texture trasparenti sono piuttosto granulose, specialmente in modalità portatile. Anche gli elementi speculari hanno subito un radicale downgrade, comportando un aspetto piatto su molte superfici. Altri tagli includono i modelli dei personaggi nella schermata di selezione, ridotti da render in 3D ad artwork in 2D, ma se ciò consente di ridurre i tempi di caricamento, ben venga.
Tuttavia, per la maggior parte del tempo, l'azione di Mortal Kombat 11 su Switch gira ai fondamentali 60 frame al secondo. Alcune particolari combinazioni di personaggi e ambientazioni possono portare a cali prestazionali, ma la maggior parte dei combattimenti gira fluido a pieno frame rate. In modalità portatile quelle stesse scene che causano problemi in modalità docket, possono subire cali ancora più pronunciati attorno ai 45 fps. Ancora una volta, però, per la maggior parte del gioco si osservano prestazioni fluide. Le scene d'intermezzo continuano a girare a 30 fps su Switch. La brutta notizia, da questo punto di vista, è che il frame pacing non è perfetto e, così come i cali di frame rate, questo aspetto del gioco avrebbe bisogno di un'ulteriore rifinitura.
È più facile evidenziare i punti negativi, ma il fatto è che il tutto funziona. Mortal Kombat 11 consente una fantastica esperienza su tutti i sistemi. PlayStation 4 base offre una maggior chiarezza rispetto ad Xbox One, mentre la macchina potenziata di Microsoft batte PlayStation 4 Pro, ma è impressionante che il gameplay sia bloccato a 60 fps su ogni console, a prescindere dall'hardware. La versione Switch è un esperimento a modo suo affascinante. Sì, l'esperienza è migliore quando la console è collegata alla TV, ma giocarlo in movimento è sorprendentemente efficace. Nonostante un grosso taglio alla risoluzione, il gioco offre una fantastica esperienza mobile e, ancora una volta, unica nel suo genere.