Darkness Within 2: la Stirpe Oscura
Una buia avventura vi attende..
Questa impostazione risulta però alla lunga una potenziale arma a doppio taglio che, se da una parte permetterà di concentrare la propria attenzione sugli ambienti e sugli elementi di contorno alle vicende, dall'altra rischia di portare il giocatore a essere poco stimolato, lasciando il peso del successo del gioco alla sua oscurità.
Le circa dodici ore necessarie per completare l'avventura risulteranno così spese più a testare se il vostro cuore funzioni ancora alla perfezione piuttosto che a verificare che il vostro cervello sia dotato di un numero di neuroni consono, cosa che potrebbe lasciare l'amaro in bocca agli avventurieri più smaliziati.
L'unica vera nota di colore in tanto nero (visivo naturalmente), risiede nell'analisi dei documenti in cui vi imbatterete: durante la vostra avventura troverete infatti diverse testimonianze scritte che, se analizzate in maniera corretta, si tramuteranno in pensieri utili per poter proseguire nella storia ogni qualvolta farete le associazioni esatte con gli oggetti a vostra disposizione.
All'interno di questo contesto i moderni investigatori potranno decidere poi come impostare un ulteriore parametro, scegliendo un livello tra Standard, Detective o Senior Detective, con quest'ultimo che differisce dai primi in quanto l'analisi dei testi verrà lasciato al vostro libero estro, senza alcuna indicazione sul completamento di un documento o sugli indizi residui.
A livello grafico il gioco viaggia sulla tridimensionalità, con l'utilizzo di un motore fisico capace di dare sostanza agli oggetti che troverete lungo il vostro percorso; peccato che questa implementazione sia limitata praticamente solo alle casse che troverete sparse qua e là per gli ambienti, pecca che lascia scemare buona parte della sensazione di profondità che si prova nelle prime battute di gioco.
Di contro gli ambienti, così come i personaggi, hanno una resa più che buona, risultando sufficientemente vari e ben caratterizzati, per quanto possano esserlo delle locazioni dove le diottrie vengono sempre messe a dura prova.
In buona sostanza se il lato tecnico non sfigura, soprattutto grazie all'utilizzo della terza dimensione, la ridotta libertà suona come una promessa non mantenuta all'interno di un contesto che avrebbe potuto dare molto di più.
Il gioco è stato poi doppiato interamente in Italiano, sebbene il livello di recitazione, fatto salvo il protagonista, non si possa annoverare fra gli esempi più splendenti del genere; se però pensiamo quante poche avventure grafiche beneficino di una localizzazione completa al giorno d'oggi, beh, allora la considerazione cambia ed è tutto grasso che cola.
Per quanto riguarda invece i testi scritti, il lavoro è egregio, vista anche la mole di documenti, indizi e fogli di carta presenti nel gioco, parti integranti di un gameplay che gioca come detto molto sull'immedesimazione del giocatore e sulla sua sospensione dell'incredulità.
Darkness 2 è quindi nel complesso un'avventura oscura, con qualche spunto interessante ma con un utilizzo a volte eccessivo del buio come chiave di volta per creare ansia nel giocatore. Il titolo Zoeberg sarà pertanto amato da chi ha apprezzato il primo episodio e per chi vuole giocare perennemente nascosto dietro al mouse.
Per gli altri sarà solo una buona avventura, ma per gli enigmisti c'è ben altro.