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Dave Jones difende APB

Intervista il prossimo Lunedì solo su EG.it.

Dave Jones di Realtime Worlds risponde alle critiche mosse ad APB in un'intervista che verrà pubblicata a breve sulle pagine di Eurogamer.it.

Jones attribuisce la colpa delle pessime recensioni ad un "fraintendimento" ed alle "enormi aspettative" verso APB.

Eurogamer.it ha espresso il suo parere con un netto 6/10, criticando in combattimento, il matchmaking, la gestione dei veicoli, ma riconoscendone comunque sia i meriti "per il grande ed intelligente lavoro di design impiegato nello strutturare un gioco di tale portata."

"Non è esattamente un gioco per tutti" ammette Jones. "L'utente tipo di Modern Warfare, ad esempio, potrebbe faticare a metabolizzare un titolo come APB".

"D'altro canto i fan di Splinter Cell, o tutti quelli che amano un approccio più tattico al combattimento e comunque sia gradiscono anche semplicemente il passar del tempo online con gli amici in un clima multiplayer, ci stanno dando un ottimo feedback. Stiamo lavorando per chiarire alcuni fraintendimenti alla base dell'esperienza di gioco di APB."

"Mi viene in mente anche leggendo la recensione di Eurogamer: ci sono stati dei fraintendimenti riguardo armi e personaggi troppo potenti."

"Non esistono armi o personaggi "più potenti" di altri nel nostro gioco. Ma quando alcuni giocatori muoiono vedono il rating degli altri giocatori, questo rating non ha nulla a che vedere con l'equipaggiamento che posseggono. Il nostro sistema è esattamente quello di Modern Warfare. Non abbiamo armi più potenti nel gioco, abbiamo solo una vasta gamma di armi adatte a differenti scopi."

Jones afferma che APB soffre del parallelo con Grand Theft Auto, serie che lui stesso a contribuito a creare mentre lavorare per DMA Designi (in seguito Rockstar North).

"Alcuni giocatori hanno nutrito aspettative eccessive. Il nostro titolo venne battezzato dai fan come la versione MMO di GTA, cosa che noi non abbiamo mai affermato. Alcuni hanno fatto due più due, collegando la nostra storia come sviluppatori al fatto che il titolo sarebbe stato un MMO, traendone la conclusione che si trattava di GTA MMO. Credo che questo contribuisca veramente molto a creare un aspettativa elevatissima. Non è questo quello su cui stiamo lavorando, e da questo punto di vista ero preparato ad affrontare questo problema."

Nonostante una partenza non proprio brillante per APB, Jones rimane fiducioso.

"Mi ricordo la prime reazioni all'epoca di GTA 1, la gente ci rideva dietro perchè il gioco era 2D mentre facevano la loro comparsa titoli come Ridge Racer. Ci prendevano in giro anche solamente guardando gli screenshot dicendo "dovete essere dei pazzi per rilasciare un gioco in 2D in questo momento". Ma appena cominciavano a giocarlo cambiavano parere. Per Crackdown è stata la stessa cosa. Credo sia la mia maledizione: cerchiamo di fare qualcosa di innovativo con ogni titolo che sviluppiamo."

Vi rimandiamo all'intervista completa con Dave Jones della settimana prossima per saperne di più!