Dawn of Fantasy
Si fa presto a dire MMORTS.
Gli esperti di marketing adorano le contaminazioni: nella loro mente perversa quando un gioco mescola sapientemente il meglio di questo o di quel genere, è il prototipo del prodotto perfetto in grado di vendere una valanga di copie.
Gli MMO non fanno eccezione e sono in molti, ormai da qualche anno, a cercare di ottenere la ricetta perfetta per il successo mescolandone il suffisso con le sigle che da tempo caratterizzano il mercato dei videogiochi: RPG prima e FPS poi, con le contaminazioni che abbiamo imparato a conoscere con titoli come Tabula Rasa.
Da tempo si susseguono i tentativi di portare anche gli strategici in tempo reale nel mondo del multiplayer online persistente, con risultati finora decisamente deludenti. Worldshift è stato uno dei più eclatanti ma non aveva le qualità e l'infrastruttura per supportare un pubblico di ampio respiro che lo portasse al successo.
A cambiare le cose potrebbe arrivare Dawn of Fantasy, un RTS pensato per vivere online che prende le basi di uno strategico in tempo reale di natura fantasy portandole in un contesto massivo.
La prima impressione ricavata dalla beta che abbiamo avuto modo di giocare durante il mese di marzo è stata quindi piuttosto positiva, soprattutto per le dee introdotte da un titolo che pesca a piene mani dal passato provando a proporre qualcosa di completamente nuovo nel panorama degli MMO moderni.
La base di gioco in realtà è collaudatissima: immaginate un qualsiasi RTS concepito sugli stereotipi della Terra di Mezzo dove umani, elfi e orchi si scannano in eterno per la conquista delle lande conosciute, e siete a buon punto per comprendere la natura di questo gioco che vive di tre elementi essenziali.
Essi sono l'aspetto bellico dietro alla costruzione di un esercito, la crescita dei personaggi e la parte economica deputata alla raccolta delle risorse (cibo, legna, oro e pietre) da cui dipende la costruzione di una città, dapprima contenente le varie strutture che poi si evolveranno in una fortezza da cui sovrintendere alla conquista del continente in cui ci troviamo.
Per quanto riguarda la gestione nel dettaglio delle truppe sul campo, Dawn of Fantasy è chiaramente ispirato al gameplay introdotto da Blizzard con Warcraft, che mescolava le truppe normali agli eroi in grado di cambiare da soli le sorti di una battaglia.
La crescita degli eroi è strettamente legata al numero di quest PVE che si portano a termine, visto che permettono di allenarli al combattimento, accumulare oggetti capaci di dare loro bonus importanti alle statistiche e condizionarne le capacità una volta che le battaglie cominciano a farsi campali.