Dead by Daylight - recensione
Giocare ai film horror anni '90.
La nascita di un nuovo genere è un momento importante per il settore dei videogiochi. Si tratta di un evento raro e, soprattutto, costituisce il futuro della nostra passione. I titoli che hanno inaugurato nuovi generi rimangono nella storia dei videogiochi e lasciano un'eredità indelebile per chi vorrà creare nuovi prodotti simili, qualsiasi quantità d'innovazione vorrà portarci. Per questa ragione, i giochi che affrontano il rischio di portare una novità al pubblico partono, in sede di valutazione, con un grande vantaggio: il coraggio va premiato, ma anche il solo fatto di portare all'attenzione dei giocatori delle nuove meccaniche è un elemento che va salutato con la massima positività possibile.
Dead by Daylight è, insieme a Friday the 13th, uno dei primi rappresentanti del nuovo genere che potremmo chiamare 'multiplayer horror asimmetrico'. In poche parole si tratta di un gioco esclusivamente online (anche se Friday the 13th dovrebbe avere presto una campagna singoleplayer) in cui i giocatori competono e collaborano tra loro: nei panni dei sopravvissuti devono compiere una qualche tipo di azione cooperativa e rimanere vivi, nei panni dell'unico killer devono semplicemente dare la caccia agli altri giocatori e sterminarli.
Ovviamente, e qui iniziamo a parlare specificatamente di Dead by Daylight, le cose non sono così semplici e le sfumature si sprecano. Sono disponibili vari tipi di personaggi (in entrambe le 'fazioni'), livelli legati alla progressione attraverso l'esperienza, oggetti da utilizzare e bonus temporanei. Inoltre, il gameplay utilizza una serie di meccaniche per bilanciare l'esperienza e renderla ancora più interessante ed emozionante.
Innanzitutto i giocatori nei panni dei sopravvissuti hanno un doppio obiettivo in due fasi: prima devono trovare e riparare cinque generatori, poi raggiungere le cancellate che si saranno aperte (grazie all'energia dei generatori) e scappare. Riparare i generatori è tutt'altro che semplice perché richiede di rimanere sul posto per un tempo prolungato (riducibile collaborando con altri giocatori) affrontando, di tanto in tanto, un mini gioco che prevede la pressione di un pulsante coordinata al movimento di una lancetta. In caso si fallisca il mini gioco la riparazione si interrompe per una manciata di secondi ma, soprattutto, si scatena un botto che il killer può vedere, e quindi capire dove si trova il sopravvissuto.
Dead by Daylight è infatti soprattutto un gioco stealth basato sulla meccanica di 'nascondino', gioco che tutti conosciamo. I sopravvissuti devono rimanere nascosti il più possibile e compiere le azioni di riparazioni in maniera veloce, coordinata e silenziosa. Rimanere nascosti per l'intera durata della partita è spesso molto difficile e a volte toccherà semplicemente fuggire: in caso il killer ci individui l'unica cosa da fare è proprio questa, fuggire.
La corsa è un'altra meccanica fondamentale di Dead by Daylight: il killer ha una visuale in prima persona e si muove in maniera più macchinosa, ma è armato di un qualche tipo di arma da taglio, i sopravvissuti sono più agili, hanno una visuale in terza persona e possono utilizzare alcuni trucchi per seminare il killer. Saltare da finestre, lanciare intralci, scivolare su piattaforme o semplicemente scegliere percorsi intelligenti sono tutte azioni che i sopravvissuti devono imparare velocemente a utilizzare se vogliono rimanere vivi in questa spietata arena.
Il giocatore che sceglie il personaggio del killer ha un tipo di esperienza più solitaria, ma non per questo meno interessante. Decidere dove pattugliare e come utilizzare le proprie abilità speciali (trappole, invisibilità temporanea, visuali modificate e molto altro) è molto divertente, e anche il momento dell'inseguimento è ricco di scelte e di sfide: la semplice decisione di quando, durante la corsa, affondare il colpo con l'arma da taglio è molto importante: non essendoci indicatori a video, bisogna semplicemente scegliere il momento migliore basandosi sulla posizione del sopravvissuto.
Una volta che il killer è riuscito ad atterrare una vittima può scegliere se lasciarla a terra agonizzante (il giocatore può cercare di strisciare da qualche parte e nascondersi attendendo soccorsi) o caricarselo in spalla e portarlo su uno dei ganci sacrificali. Su questi ganci da macellaio il killer infilza (!) allegramente il sopravvissuto che ora può scegliere se attendere tranquillamente un giocatore che lo salvi o dimenarsi (ottenendo una piccola percentuale di probabilità di liberarsi al prezzo di velocizzare la morte). In caso il giocatore non riesca a liberarsi in qualsiasi modo (da solo o con l'aiuto di altri) verrà definitivamente ucciso da una terribile divinità a cui il killer sacrifica le proprie vittime.
La liberazione è premiata dal gioco in maniera implicita e molto ben bilanciata: una squadra più numerosa ha più chance di successo, si ottengono molti punti e, soprattutto, si tratta di un'ottima distrazione mentre gli altri sopravvissuti lavorano sui generatori. I giocatori che sopravvivono al gancio o ai colpi del killer rimangono feriti, quindi si muovono più lentamente e perdono sangue (rivelando così il loro percorso durante le fughe); cooperazione e oggetti risolvono il problema.
Questo è il gameplay di Dead by Daylight e diciamo subito che il gioco è in grado di offrire dei momenti di estremo divertimento e suspense come pochi altri videogiochi sanno fare. I momenti in cui si ripara un generatore cercando di non far rumore o quelli in cui si fugge da un killer incombente sono splendidamente emozionanti e riescono a creare storie emergenti che vi ricorderete e vorrete raccontare.
Sul lato del killer avviene la stessa cosa: Dead by Daylight stuzzica spaventosamente gli istinti violenti dei giocatori dando loro la possibilità di assassinare a sangue freddo quattro personaggi infliggendo loro pene terribili. Per quanto la cosa sia francamente un po' "disturbante" e politicamente scorretta, si rivela anche sadisticamente godibile e il giocatore che impersona il killer può raggiungere picchi di soddisfazione che titoli online più simmetrici (come gli fps più canonici, ad esempio) si sognano.
Il gioco è ben bilanciato e la miglior testimonianza di ciò è il fatto che critica e giocatori si lamentino proprio del bilanciamento... ognuno con argomentazioni opposte! C'è chi si lamenta del killer con troppi poteri, o troppo pochi; c'è chi si lamenta dei sopravvissuti troppo facilitati, o troppo penalizzati. I pareri riflettono le esperienze dei vari giocatori, Dead by Daylight è ben bilanciato e in nessun momento abbiamo avvertito la presenza di vantaggi/svantaggi in grado di rovinare l'esperienza.
Il sistema di progressione è basato su sblocchi generati casualmente (altra novità molto apprezzabile) e aggiunge una parte strategica che svolge il compitino di dare al giocatore una motivazione ulteriore. Ma Dead by Daylight si affida soprattutto al motore del suo gameplay per intrattenere i giocatori: la promessa di divertimento è altissima perché i momenti descritti sono tutt'altro che rari, e ogni partita riesce a essere divertente e interessante semplicemente sfruttando le (poche) meccaniche messe in piedi dal team di sviluppo.
Stealth, fughe, collaborazione, cuore in gola, rilascio di adrenalina quando si uccide o si sopravvive: questa è la ricetta vincente di Dead by Daylight. La parte tecnica è accettabile: modelli e texture sono abbastanza lontani dallo stato dell'arte, ma il tutto è funzionale all'esperienza. Luci, ombre, fumo (dei generatori) e in generale l'atmosfera: tutto funziona al servizio dei momenti che abbiamo descritto. La parte audio è realizzata meglio con una buona colonna sonora ottimamente tematica (ispirata ovviamente ai capolavori del genere horror al cinema) e con effetti sonori perfetti per come comunicano le minacce incombenti e quelle già in atto.
E' abbastanza chiaro che il difetto di questo tipo di giochi, e Dead by Daylight non fa eccezione, è la ripetizione all'infinito di un'esperienza (anzi, due, quella del killer e quella dei sopravvissuti) che è sempre la stessa. La progressione, i personaggi, i gadget aiutano poco in questo senso; aiuterebbe di più qualche modalità aggiuntiva che mescoli le carte ma questo è, probabilmente, dove arriveranno i futuri titoli del genere. Per ora Dead by Daylight è un fantastico rappresentante del genere che, a un prezzo in verità forse troppo alto su PS4 (30 euro deluxe, su PC invece 20 euro per la versione base), offre tante ore di un divertimento che risulta fresco e interessante. Manna dal cielo per noi giocatori.