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Dead Nation - review

Il tre non sempre è un numero perfetto.

E siamo a tre. Dopo averlo recensito su PlayStation 3 e nella più recente incarnazione Apocalypse per PS4, eccomi pronto a chiudere il cerchio con l'edizione PS Vita dell'ormai popolarissimo Dead Nation. Questa versione portatile dello sparatutto Housemarque altro non è che l'altra metà della mela della versione PS3 (grazie al "cross-buy") e non ha nulla a che fare col gioco next-gen.

Ci troviamo quindi di fronte ad un piccolo passo indietro rispetto a quanto visto poco tempo fa su next-gen ma la portabilità di questa versione dovrebbe in teoria aggiungere un plus non indifferente, giusto? Non esattamente ma prima di addentrarci in merito alla questione facciamo un piccolo riepilogo per i pochi che non hanno ancora mai sentito parlare di Dead Nation.

Dead Nation è uno sparatutto a tema zombie con visuale a volo d'uccello suddiviso in capitoli, inframezzati da fasi in cui è possibile potenziare sia l'equipaggiamento che l'armamentario dei due protagonisti, un nerboruto ex-marine/agente speciale/blablabla e una tenera fanciulla che di tenero ha solo la consistenza della folta chioma.

Le esplosioni digitalizzate di Dead Nation su PS Vita sembrano uscite da un vecchio gioco di fine anni '90.

Il sistema di controllo è rimasto intatto rispetto alle altre versioni, ma purtroppo fa male constatare che PS Vita non è la piattaforma più comoda per un titolo di questo genere. Riuscire a maneggiare i due piccoli stick della portatile di Sony mentre si fa fuoco coi dorsali superiori (uno per l'arma principale e l'altro per la secondaria) inizialmente non presenta grandi problemi ma alla lunga porta a sintomatologie che seguiranno questa progressione: leggero formicolio alla punta delle dita, parziale formicolio delle nocche inferiori, indolenzimento delle palme, convulsioni, morte.

"PS Vita non è la piattaforma più comoda per un titolo di questo genere"

Ok, forse le ultime due sono un po' esagerate, ma rimane il fatto che giocare Dead Nation su Vita dopo averlo comodamente gestito con le due ultime generazioni di Dual Shock non è esattamente esaltante. Il consiglio che posso darvi è di cercare di limitare il gioco a sessioni non più lunghe di un'ora. Più facile a dirsi che a farsi visto che come ormai anche i sassi sanno, il gameplay di questo titolo è tanto monotono quanto ipnotico.

Spazzare via zombi a forza di headshot o bruciarli con un bel lanciafiamme regala buone soddisfazioni... e poi c'è la storia della sfida mondiale. Di che si tratta? Semplice, quando inizierete a giocare entrerete a far parte della squadra di ammazza-zombi della vostra nazione (o di quella che avete scelto nelle opzioni) e contribuirete ad aumentare il counter globale di vittime non morte.

In modalità coop e con parecchi zombie su schermo l'engine del gioco soffre non poco e i rallentamenti diventano fastidiosi.

Non ve ne frega nulla di partecipare ad una guerra per la sopravvivenza troppo virtuale? Allora potrete sempre cimentarvi nella modalità co-op che in questo caso supporta sia l'opzione Online che Ad-hoc. Purtroppo va fatto notare che l'espansione Road to Devastation non è inclusa in Dead Nation per PS Vita, a meno che non si possieda già la versione PS3. In caso contrario è possibile acquistarla dal menu principale del gioco ma sarebbe stato "carino" da parte di Sony includere gratuitamente questo DLC per tutti.

"Il comparto che più di tutti soffre la conversione è quello tecnico"

Quest'ultimo, tradotto in Italiano come La Strada della Distruzione, prosegue la trama (se così si può chiamare) del gioco principale ma con un gameplay leggermente diverso. Praticamente i protagonisti faranno la parte di cavie da laboratorio e si ritroveranno a fronteggiare nemici sempre più duri in un percorso a bivi decisamente ostico da portare a termine.

Spetterà al giocatore scegliere quale strada intraprendere, se quella con più armi ma meno oggetti di cura e viceversa, o magari optare per un percorso più ricco di potenziamenti. Fatta eccezione per questa particolare struttura, il resto rimane tale e quale al prodotto originario ma la presenza del DLC in questione aumenta non poco la longevità, limitata a meno di 5 ore per la campagna principale nel caso non si abbia voglia di sbloccare tutti i Trofei.

Il DLC Road to Devastation non è compreso nel gioco, a meno che non possediate la versione PlayStation 3.

Purtroppo il comparto che più di tutti soffre la conversione su una console meno potente è quello tecnico. Il dettaglio grafico è nettamente inferiore rispetto alle edizioni PS3 e PS4 e tutto il sistema d'illuminazione dinamica, così come la qualità dei modelli poligonali, è stato ridotto all'osso. Il risultato è un gioco molto meno d'atmosfera, che soffre di caricamenti un po' troppo lunghi e cali di frame rate.

L'acquisto di questa versione PS Vita di Dead Nation è quindi consigliato solo in due casi: A) Non possedete una PS3 o una PlayStation 4; B) Amate blastare zombie solo quando siete seduti sul "trono" o mentre viaggiate in metropolitana. Se invece avete già giocato una qualsiasi delle altre versioni, potete tranquillamente passare oltre.

5 / 10
Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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In this article

Dead Nation

PS3, PlayStation Vita

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