Dead or Alive: Dimensions
Il 3D al posto giusto.
Le altre opzioni offerte dal gioco sono piuttosto tradizionali per un picchiaduro. C'è il classico Arcade (dove si deve vincere un numero stabilito di incontri cercando di arrivare alla fine), la modalità Sopravvivenza (una serie interminabile di combattimenti da portare a termine con un'unica barra di energia), la Sfida in Coppia (una variante del classico Tag Team in cui il secondo personaggio non è gestito dal giocatore ma dalla IA), la modalità Libera (si scelgono i contendenti, l'arena e si combatte), l'Allenamento (perfetto per perfezionare le proprie combo), e una serie di opzioni legate al multiplayer e alle funzioni fotografiche.
Per mettersi alla prova contro avversari umani è possibile affidarsi all'immancabile modalità wireless locale (a patto che entrambi i giocatori siano in possesso di una cartuccia) o, per chi è abituato a pensare più in grande, sfidare avversari da ogni parte del mondo grazie al Versus via internet, dimostratosi sorprendentemente fluido e privo di lag.
Quanto abbiamo descritto fino a questo momento poteva essere realizzato su qualsiasi console, mentre a sfruttare le caratteristiche tipiche del 3DS sono la modalità StreetPass (che permette di incontrare e sfidare altri possessori del gioco che si incrociano per strada mentre la console è a riposo) e la SpotPass, che in pratica garantisce aggiornamenti costanti tramite la connessione internet.
I primi contenuti messi a disposizione da Tecmo Koei, per esempio, sono stati nuovi costumi per Hitomi e Lei Fang, e una sfida speciale, un combattimento che una volta vinto premia il giocatore con un modellino raro da collezionare e fotografare.
Già, perché attraverso i sensori di movimento è possibile divertirsi per inquadrare i modellini sbloccati e scattare foto virtuali, 2D o 3D, scegliendo lo sfondo e zoomando in modo studiato per ottenere scatti indimenticabili.
È un vero peccato che le foto così realizzate non possano essere esportate in alcun modo nella SD del 3DS, rimanendo quindi confinate all'interno della console. Sarebbe stato interessante, infatti, avere l'opportunità di utilizzare i propri scatti al di fuori del 3DS.
L'ultimo elemento "3DS only" è l'immancabile 3D, che pur non essendo sfruttato per modificare il gameplay si rivela particolarmente convincente, probabilmente più che in qualsiasi altro gioco uscito fino a questo momento sulla console Nintendo.
Attivando il 3D i personaggi si staccano dai fondali, le curve delle protagoniste diventano decisamente "pericolose" e gli spostamenti in profondità (previsti dal gameplay, a differenza di quanto accade con Super Street Fighter IV) garantiscono un effetto davvero superbo.
Ora come ora Dead or Alive: Dimensions è uno dei giochi tecnicamente più impressionanti per 3DS, oltre a risultare uno dei più divertenti e funzionali. Se amate i picchiaduro 3D non troppo tecnici, questo gioco è ciò che fa per voi.