Dead Rising 2
Capcom mostra uno dei sequel più attesi.
Il primo Dead Rising puntava molto sulla componente caotica degli scontri con gli zombie, che venivano abbattuti in grande numero e senza soluzione di continuità. Questo seguito sarà in grado di spingersi oltre. Ci saranno infatti un paio di novità nell’arsenale che faranno piacere ai fan del gioco per il loro potenziale più elevato e la conseguente maggior violenza quando utilizzati. Ad esempio si avrà a disposizione una sorta di pagaia, dotata di una cinghia da motosega su entrambi i lati, per mezzo della quale sarà possibile mietere un elevatissimo numero di vittime. Sarà inoltre disponibile una tamarrissima motocicletta con due motoseghe attaccate sul manubrio, per mezzo della quale effettuare delle “allegre” incursioni sulla folla, investendo e smembrando senza alcuna pietà i nemici.
Un altro miglioramento riguarderà il funzionamento delle motoseghe stesse, che grazie ad un sistema procedurale sono ora in grado di tagliare in punti molto più precisi e realistici rispetto ai movimenti del protagonista. Per riscontrare la precisione di tali meccaniche si possono in alternativa osservare i movimenti e gli attacchi effettuabili con la spada, che stacca arti e teste in base alla posizione di Chuck rispetto al suo bersaglio designato. Come era scontato prevedere il sangue scorrerà a fiumi dato anche l’enorme incremento di individui presenti contemporaneamente a schermo, rendendo il fattore splatter subdolamente vivido ma al contempo divertente.
L’interfaccia manterrà le medesime peculiarità alle quali ci siamo già abituati, con una barra della salute potenziabile, la presenza dei Punti Prestigio, utili a migliorare le abilità del personaggio e la capacità nel trasporto degli oggetti, e infine un contatore delle uccisioni posto nella parte bassa della schermata di gioco. Inafune non ha voluto rilasciare dichiarazioni riguardo alla presenza, anche in questo sequel, dei documenti fotografici né del modo in cui saranno strutturate le missioni, ma ha affermato che insieme a Blue Castle intendono “prendere il 100% di quanto funzionava nel primo capitolo e perdere il 100% di ciò che non andava a dovere”. Non mancherà nemmeno il supporto della componente multiplayer, confermata dopo le incertezze al riguardo risalenti alla GDC di marzo. “Siamo ad un punto nella storia dei videogiochi nel quale si avverte il bisogno sempre il bisogno di avere una componente multigiocatore sostanziosa all'interno di un titolo" ha affermato lo stesso Inafune. "Al momento non posso fornire dettagli specifici riguardo al tipo di multiplayer, dal momento che questo si ricollega direttamente ad alcune meccaniche di gioco che non vogliamo ancora rivelare nel corso di questo evento".
Ci sono ancora molti aspetti e dettagli che devono essere definiti, tra gli altri anche la presenza o meno di una modalità cooperativa, sulla quale Inafune ha mantenuto il riserbo. Sembra tuttavia che Blue Castle stia eseguendo un buon lavoro nel cercare di mantenere i punti cardine del gameplay che ha caratterizzato il primo capitolo e di limare nel migliore dei modi i difetti. Il continuo scambio di idee tra il team di sviluppo e Capcom Japan può sembrare complesso e macchinoso (Inafune ha parlato di problemi legati al fuso orario in più occasioni), ma costituisce senza dubbio la colonna portante della nuova politica che sta seguendo ultimamente il publisher. Il lancio rimane ancora avvolto da un alone di mistero, ciò che è stata confermata è la natura multipiattaforma di questo secondo progetto, che arriverà in contemporanea su PlayStation 3, Xbox 360 e PC.