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Dead Rising 3 Apocalypse Edition: conversione riuscita? - review

10, 100, 1000 zombie da fare a pezzi!

È passato poco meno di un anno da quando Xbox One è arrivata sul mercato con tutto il suo carico di aspettative e speranze: "Arriva la next gen, la rivoluzione, finalmente Xbox 360 e PlayStation 3 vanno in pensione dopo troppi anni di onorato servizio".

Poi però sappiamo tutti come sono andate (e vanno) le cose, e il primo anno di una nuova console non è mai facile perché è un periodo di transizione tra vecchi motori grafici e nuovi strumenti, con il "salto della fede" richiesto ai produttori di videogiochi che devono credere forte forte nel nuovo hardware e scommetterci almeno un po'.

All'inizio, poi, non è facile capire che piega prenderà il mercato, quale delle console sarà la preferita e ancora non si conosce bene l'hardware e non si è imparato a sfruttarlo; è così che le uscite in esclusiva sono guidate dai buoni rapporti e dalle offerte economiche, più che da un effettivo interesse verso le potenzialità delle macchine, anche a rischio di ritrovarsi al day one con un prodotto che non rispecchia le aspettative.

Va bene l'apocalisse zombie, ma la classe viene prima di tutto!

Tutto questo cappello introduttivo per dire che Dead Rising 3, come avete forse letto nella nostra recensione originale, non ha saputo convincere completamente a causa di un gameplay fin troppo datato e di un aspetto tecnico ben lontano dall'eccellenza. Oggi, nell'anno che ha visto la rivincita del PC, divenuto ufficialmente la piattaforma preferita dai videogiocatori, alcune di quelle esclusive un po' convincenti e un po' no tentano la via della conversione (oltre all'oggetto di queste righe arriverà anche Ryse: Son of Rome), nonostante risultati commerciali non entusiasmanti.

La versione Xbox One di Dead Rising 3 ha venduto più di un milione di copie (eravamo a 1,2 milioni a fine marzo) arrivando su circa un quinto delle macchine vendute, e allora non è (solo) una questione di soldi a motivare questa conversione. Ricorderete le difficoltà tecniche del titolo su console, viziato soprattuto da un frame rate decisamente ballerino e lontano dal full HD, condizioni che dovrebbero essere risolte con l'arrivo su hardware più performanti.

Parliamo subito di questi dati allora, e andiamo ad analizzare la stabilità dell'esperienza di gioco: il software automaticamente riconosce la configurazione medio-alta del nostro computer e imposta tutte le opzioni grafiche sui valori massimi. Giochiamo così con l'effettistica portata al meglio e la risoluzione a 1080p, ma già dai primi momenti le cose non sono completamente felici.

Alcuni veicoli sono veramente uno spasso da guidare, capaci come sono di falciare centinaia di non morti.

Il frame rate parte da una base di 30 fps, che sarebbero sufficienti visto il tipo di gameplay, ma che danno i primi segni di cedimento non appena il numero di zombie a schermo aumenta o compaiono più effetti del previsto. Qualche esplosione o una sterzata improvvisa, e si scende pericolosamente verso i 20 fotogrammi al secondo, e così corriamo ai ripari e ripieghiamo verso opzioni meno boriose.

Diminuiamo dunque la risoluzione a 720p e portiamo il livello di dettaglio al livello più basso sia per quanto riguarda l'ambiente che gli zombie, e le cose migliorano sensibilmente. Ora il frame rate è quasi sempre stabile sui 30 fps, con leggerissimi cali impercettibili ad occhio nudo solo nei frangenti più animati. Quello che rimane, però, è un pop-up non troppo fastidioso ma comunque evidente, e soprattutto il livello generale dell'esperienza non sembra fare tesoro delle possibilità offerte da un computer.

Ma lasciamo da parte l'aspetto tecnico e andiamo a parlare del gameplay, che alla fine è quello che conta. In questa Apocalypse Edition troviamo lo stesso identico gioco che già abbiamo incontrato sull'Xbox One, con i suoi pregi e difetti. Bella la possibilità di combinare gli oggetti per ottenere degli strumenti di morte fuori di testa e capaci di dare grande soddisfazione, ma ancora migliore l'analoga opzione in campo automobilistico, che sfrutta il background da meccanico del nostro altrimenti trascurabile protagonista Nick. I veicoli proposti da Capcom sono infatti uno più gustoso dell'altro, con anche qualche punta di vera libidine, e permettono di travolgere centinaia e centinaia di non morti regalando una piacevole sensazione di potenza.

In alcuni frangenti lo schermo si riempie di nemici e il frame rate non sempre riesce a stare dietro all'azione.

Appiedati, come dicevamo, possiamo orientarci verso le nostre creazioni o semplicemente affidarci a quello che troviamo per strada, a volte strumenti utili, altre capaci di strappare una risata (infilare un cono stradale sulla testa di uno zombie e riempirlo di schiaffi ha decisamente il suo perché), e difficilmente ci si annoia su questo fronte. Il titolo cerca fin da subito di gettare il giocatore in un mondo ricco di cose da fare, con tante missioni secondarie che spuntano fin dai primi minuti e diversi oggetti collezionabili da recuperare per guadagnare punti esperienza con cui migliorare le capacità del nostro eroe.

Sulla carta è tutto molto bello, ma poi nei fatti ci si ritrova a compiere le stesse azioni più e più volte, e la piccola mappa di gioco porta a continui andirivieni sempre meno spassosi. Anche sul fronte della storia non è che ci siano forti colpi di scena, e tutto procede in maniera piuttosto telefonata, mentre dobbiamo segnalare la presenza dei quattro DLC "Le storie segrete di Los Perdidos", inclusi gratuitamente.

Dead Rising 3: Apocalypse Edition arriva su PC senza grandi novità rispetto all'uscita console, sia sul fronte del gameplay (rimasto assolutamente invariato) che su quello tecnico (qualche limatura qua e là, ma in generale si poteva ottimizzare di più).

Dead Rising 3: un gameplay video della versione PC.

Non possiamo allora che ripetere allora il giudizio espresso quasi un anno fa: il titolo di Capcom riesce a divertire senza troppe pretese, scivolando però nella ripetitività in alcuni frangenti. Travolgere decine e decine di zombie dà sempre grandi soddisfazioni e affettarli con un'arma creata giusto qualche momento prima restituisce una certa libidine, ma per il prossimo capitolo bisognerà fare di più.

7 / 10
Avatar di Alessandro Arndt Mucchi
Alessandro Arndt Mucchi: Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article

Dead Rising 3

Xbox One, PC

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