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Dead Rising 4: Frank's Big Package - recensione

Capcom porta il suo “pacco” natalizio su PS4.

Nel momento in cui il sottoscritto sta scrivendo, sono passati esattamente 366 giorni da quando è andata online la recensione di Dead Rising 4 per Xbox One. All'epoca, non rimasi particolarmente impressionato dal ritorno di Frank West, nonostante quel quarto capitolo fosse un discreto passo avanti rispetto alle uscite precedenti. L'allora esclusiva Microsoft è divenuta ora un titolo multipiattaforma e arriva su PlayStation 4 con l'edizione Frank's Big Package, arricchito di tutti i DLC usciti successivamente e alcuni contenuti inediti "che più Capcom non si può". Ma urge il solito, breve, riepilogo per chi ha vissuto in stasi criogenica durante l'ultimo anno.

In occasione dell'imminente Natale, l'ex-cronista Frank West decide di fare una vacanza a Willamette per ricordare i bei tempi in cui prendeva a colpi di panchine sui denti centinaia di zombie. Il vecchio centro commerciale sta per essere riaperto dopo la catastrofe biologica di cui fu testimone e stavolta andrà tutto per il verso giusto. Non c'è nulla che possa andare storto... tranne una nuova epidemia che fa sembrare la precedente un raffreddore da fieno. Buon Natale vecchio Frank, al tuo confronto John Mcclane di Die Hard è un uomo fortunato.

Le combo di Frank variano in base all'equipaggiamento. Se vestito come un eroe Capcom prenderà le movenze e gli attacchi di quel personaggio.

Come dicevamo un annetto fa, Dead Rising 4 è tornato in parte allo stile di gameplay dell'immortale (e ancora inarrivabile) capostipite della serie. Abbiamo sempre un open-world a disposizione, ma meno dispersivo rispetto ai due capitoli precedenti. Oltre al rinnovato centro commerciale potrete anche esplorare i dintorni di Willamette, alla ricerca di segreti con cui svelare l'ennesima cospirazione governativa, collezionabili e snack da utilizzare quando l'energia del protagonista scenderà sotto i livelli di guardia.

Ritorna l'amata macchina fotografica, che Frank può utilizzare non solo per scatti "al sangue" e divertenti, ma anche per scansionare prove e addirittura hackerare dispositivi elettronici. Torna anche lo humor che aveva contraddistinto il primo capitolo, anche se meno fresco e tagliente rispetto al passato. Molto più efficace il sistema di gestione delle armi, che in modo veloce e pratico consente di selezionare tra quelle a disposizione, tenendo sempre sotto controllo quali stiano per cedere all'usura. Come da tradizione, tutta Willamette è disseminata di strumenti con cui potrete falciare, sezionare e far esplodere i non-morti.

Questi ultimi spaziano dalle classiche pistole, mazze da baseball e via dicendo ad armi decisamente più originali, capaci di eliminare gli zombie in modi spettacolari. Rispetto a Dead Rising 3 è stato ridimensionato l'utilizzo sei veicoli, che sono comunque presenti in numero sufficiente a consentirvi spostamenti veloci e qualche veloce spremuta di zombie. Purtroppo sono tornate anche alcune sezioni stealth di cui francamente non sentivamo assolutamente la mancanza. Com'è facile intuire, sono proprio queste le fasi di gioco meno divertenti ed ispirate, ma fortunatamente non sono così numerose da spezzettare troppo il ritmo del gameplay.

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Si sente sempre la mancanza degli elementi "hardcore" apprezzati dai fan della prima ora. Parliamo in particolare dei sopravvissuti, che in Dead Rising 4 sono presenti ma unicamente come riempitivo. Sono lontani i tempi in cui bisognava fare delle scelte, che spesso costavano vite, Per salvarli quasi sempre vi basterà eliminare gli zombie che li assediano e ricevere la ricompensa. Molto meno ispirati anche i boss (chi non ricorda Adam il Clown con le doppie motoseghe del primo capitolo?) e gli psicopatici, il cui inserimento nella storia risulta spesso forzato.

In generale si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un gioco fin troppo facile, la dove il primo Dead Rising era invece ritenuto fin troppo ostico, anche a causa di un sistema di salvataggio davvero estremo. In caso di morte stavolta non dovrete ricominciare tutto da capo, ma ritornerete all'ultimo checkpoint. La progressione in stile RPG di Frank, inoltre, garantisce quasi sempre un certo vantaggio sui nemici. Se questa è una buona notizia per chi si avvicina per la prima volta alla saga, certamente non lo è per chi è alla ricerca di una sfida degna di nota.

Tecnicamente non si notano particolari differenze rispetto alla versione Xbox One, fatta eccezione per un frame rate solidamente stabile sui 30fps su PlayStation 4 Standard. Rimangono i problemi di gestione delle ombre, che oltre ad essere piuttosto basse in termini di qualità, di tanto in tanto tendono a sparire. I modelli poligonali di Frank e degli altri personaggi principali sono di buona fattura, anche se due spanne inferiori a quanto visto nei migliori giochi usciti su PS4. Scarso invece il polygon-count per gli elementi di contorno e per gli zombie, che però sono presenti su schermo in grande quantità.

La creazione di armi, oggetti e veicoli è semplice. Basta trovare i progetti e gli elementi che li compongono, un click e il gioco è fatto.

Nell'insieme comunque Dead Rising 4 è un gioco piacevole da vedere e nella concitazione dell'azione difficilmente si fa caso a dettagli come questi. Più facile invece accorgersi delle telecamere che ogni tanto fanno i capricci. Specialmente nelle situazioni più concitate o in spazi particolarmente angusti, le inquadrature di tanto in tanto perdono la bussola.

Ottima la localizzazione italiana del gioco, con un doppiaggio di ottimo livello che una volta tanto non presta il fianco a sbavature e orribili accenti regionali. La longevità non eccezionale dell'avventura principale (che si aggira sulle 12 ore) viene bilanciata in questa edizione Frank's Big Package da una notevole quantità di contenuti extra. Oltre alla modalità co-op, già presente su Xbox One e PC, è possibile affrontare la modalità Frank Rising, preferibilmente dopo aver terminato la campagna principale per evitare spoiler.

Divertente il Super Ultra Dead Rising 4 Minigolf, giocabile sia in singolo che in multiplayer online/locale. Le regole sono le stesse del mini-golf tradizionale: si deve mandare in buca la pallina nel minor numero di colpi possibile, evitando tutti gli ostacoli disseminati sui percorsi. L'unica, "piccola" differenza è rappresentata dal fatto che sui percorsi troverete anche una miriade di zombie, ma anche di bonus da raccogliere, barili esplosivi e via dicendo. Ovviamente non aspettatevi una fisica degna del miglior Tiger Woods PGA o una quantità di buche pari a quella di Everybody's Golf, ma come diversivo è piuttosto divertente.

Durante il gioco potrete potenziare quattro rami delle abilità di Frank: Combattimento, Tiro, Sopravvivenza e Temperamento.

Ancora più folle è il contenuto gratuito dedicato agli eroi Capcom, che permette di affrontare la campagna principale vestendo i panni di una miriade di personaggi della casa di Kyoto. Da Megaman X a Cammy di Street Fighter, passando per Sissel di Ghost Trick e addirittura Dante, il figlio di Sparda. Ognuno mantiene i poteri originali, il che fornisce la possibilità di eliminare i nemici in modo ancora più originale e spettacolare. Ci piacerebbe vedere una modalità del genere sarebbe gradita in tutti i futuri giochi Capcom... magari anche nell'attesissimo Monster Hunter World.

I nuovi contenuti sarebbero più che sufficienti per garantire a Dead Rising 4: Frank's Big Package una valutazione superiore a quella dell'edizione precedente. Purtroppo però alcuni dei difetti riscontrati su Xbox One e PC non sono stati corretti, quindi il numero finale non può che rimanere lo stesso. Se l'anno scorso avete mancato il ritorno di Frank perché sprovvisti della console Microsoft, ora potete rimediare. Vi ritroverete tra le mani un'avventura sicuramente non all'altezza del primo capitolo, ma comunque abbastanza divertente per accompagnarvi in questo periodo pre-natalizio.

7 / 10