Dead Rising: Chop Till You Drop
Capcom porta il suo capolavoro su Wii.
La carta vincente di Dead Rising, franchise Capcom nato con il battesimo dell'attuale generazione di console su X360, stava tutta nell'atmosfera. La creatura di Keiji Inafune non era infatti il solito gioco horror con i non morti come protagonisti, ma seguendo (mooolto da vicino a dire la verità) quanto visto in una certa cinematografia di genere si proponeva come un'esperienza tout court dove gli zombie contavano almeno quanto...lo shopping. Non era insomma solo questione di sopravvivere alle legioni di defunti impazziti all'interno di un centro commerciale, ma piuttosto di decidere con quali arnesi affrontare la putrescente orda. Perché tutti sanno che esiste un'enorme differenza tra uno shotgun, un estintore ed un taglierba, diamine.
Una cosa va comunque detta esplicitamente a proposito della godibilissima produzione Capcom: Dead Rising è sicuramente stato condizionato ed influenzato da quel particolare clima di esotica sfida e curiosità che imperversa durante i primi mesi di vita di una console di nuova generazione, quando le sole specifiche tecniche sono sufficienti per trainare lo sviluppo. Non c'è dunque da stupirsi se il prodotto di Mr. Onimusha sia sostanzialmente costruito (a meraviglia, sia chiaro!) attorno ad un sostanziale showcase di performance tecnologiche impensabili sino a qualche mese prima, con un comprensibile pavoneggiarsi per i millemila nemici su schermo e per la moltitudine di oggetti utilizzabili.
Il risultato si rivelò comunque entusiasmante, ben al di là di una mera dimostrazione di forza bruta, per un videogame che ancora oggi si ricorda con piacere per la rilettura ironica dei film di Romero e per la peculiare struttura delle missioni. Senza dimenticare ovviamente un open world dalla molteplici possibilità, in cui lasciare l'utente libero di comportarsi in maniera persino schizofrenica, alternando atti di puro eroismo a momenti di cristallina demenza alla Jackass. Del resto, come rinunciare al piacere di picchiare un gruppetto di zombie con un'innocua lightsaber di gommapiuma in tenuta da Mega Man?
Ora, a quasi tre anni di distanza, Dead Rising arriva (fra l'altro completamente a sorpresa...) su Wii con il sottotitolo di Chop Till You Drop. Giocoforza downgradato e ricostruito utilizzando l'engine di Resident Evil 4, anche se il cuore dell'esperienza può dirsi tutto sommato intatto. Vi ritroverete come nell'originale nei panni di Frank West, ingenuo reporter freelance dal temperamento piuttosto focoso, ed ancora una volta cercherete di far luce sui misteriosi avvenimenti in corso nella cittadina di Willamette, in Colorado. Su quello che sta succedendo all'interno del blindatissimo centro commerciale, nella fattispecie. Non mancheranno come da copione incredibili incontri, verità scioccanti e clown idrofobi.
A dispetto di alcune inevitabili rinunce, la versione Wii riesce comunque a mantenere la promessa di offrire un efferato massacro di zombie su larga scala. Certo, i non-morti in quel di Paradise Plaza saranno in numero assai ridotto e non mancherà la spiacevole abitudine di vederli comparire un po' dal nulla (laddove invece su console Microsoft era possibile vedere cadaveri animati a profusione anche da molto, molto lontano...), ma tant'è. Molto simile la particolare struttura delle missioni, anche se non manca qualche aggiustamento (in particolar modo per quanto riguarda le quest secondarie) atto a rendere il gioco leggermente meno libero ed un pochino più vincolato.
I controlli in versione Wii non aggiungono sostanzialmente nulla alla formula di Dead Rising, ma al tempo stesso non si rivelano nemmeno un fastidioso impiccio. Con il tasto A attaccherete, con A e Z (???) interagirete con gli oggetti, puntando allo schermo mirerete con le pistole e scuotendo il Telecomando avrete modo di lanciarvi in un attacco fisico più potente. I movimenti risultano ancora leggermente goffi, anche se non manca un'opzione per girarsi di 180° in maniera rapida. Solida come nell'originale la telecamera.