Dead Space 3: Prova Comparativa
I necromofi sono gli stessi su Xbox 360 e PS3.
- | Xbox 360 | PlayStation 3 |
---|---|---|
Disco | 7.7GB (disco uno), 7.6GB (disco due) | 12.2GB |
Installazione | 7.7GB (disco uno), 7.6GB (disco due)- opzionale | - |
Supporto Surround | Dolby Digital | Dolby Digital, 5.1LPCM, 7.1LPCM |
La serie Dead Space è stata una di quelle che ha dato vita ad alcuni tra i migliori capitoli survival horror nella storia dei videogiochi. Come realizzare un gioco tecnicamente migliore senza riproporre quanto realizzato in precedenza? Visceral Games ha adottato un approccio simile a quello usato da Capcom con gli ultimo Resident Evil aumentando notevolmente le dimensioni di alcune ambientazioni e introducendo nel mix anche alcune sezioni di sparatutto. Sotto questo punto di vista era lecito attendersi un'evoluzione di questo genere viste le influenze cinematografiche che hanno caratterizzato la saga ad ogni capitolo.
Sotto questo punto di vista la formula adottata non sorprende visto che comunque vengono mantenuti gli elementi di base che riescono a tenere alta la tensione del giocatore. Le situazioni da panico puro non mancano e generano parecchio divertimento per gli amanti del genere: buona parte di questo divertimento deriva dalla solida realizzazione tecnica di cui oggi trattiamo grazie ai filmati comparativi che trovate qui sotto e alla consueta abbondante galleria comparativa tripla.
"Da quello che si nota in prima battuta sui filmati, Dead Space 3 riesce a gestire in modo esponenzialmente migliore ai predecessori la luce dinamica"
Comparazioni alternative:
Da quello che si nota nei filmati, Dead Space 3 riesce a gestire in modo esponenzialmente migliore ai predecessori la luce dinamica, e mette in mostra miglioramenti evidenti anche in altre aree. La risoluzione del framebuffer a 720p include un nuovo processo anti-aliasing: si tratta dell'FXAA che aiuta ad ammorbidire la qualità della presentazione generale mentre i precedenti capitoli non mostravano nessuna correzione di questo genere. Com'era lecito attendersi, si notano alcuni bagliori sui sub-pixel nelle sequenze più definite ma la natura oscura del gameplay riduce molto la visibilità delle scalettature che raramente diventa un problema. Anche la leggera sfocatura dell'immagine si adatta molto bene allo stile grafico e non abbiamo mai avuto la sensazione che andasse a compromettere la definizione complessiva.
Su PC abbiamo scelto di usare la tecnica SMAA, ovvero sub-pixel morphological anti-aliasing. Si tratta di un algoritmo che non sfoca gli artwork in alcun modo, mentre riesce a gestire meglio la copertura sub-pixel dei bordi molto lunghi. I dettagli più fini ne risentono ma la pulizia dell'immagine rimane comunque eccellente: le luci speculari sono più brillanti e un'immagine generalmente molto più definita rispetto alle versioni console.
Come abbiamo visto in altri titoli sviluppati da Visceral Games, il lavoro svolto sulla conversione multipiattaforma è semplicemente fantastico: quasi ogni dettaglio grafico delle versioni console è praticamente identico tra PS3 e Xbox 360. Dagli artwork più complessi fino a texture, filtri di luce, risoluzione di ombre. Le uniche differenze degne di nota che siamo riusciti a notare dipendono da qualche bug di rendering, occasionali variazioni di come alcuni elementi dello scenario e interagiscono tra loro e poco, pochissimo altro. La densità delle ombre, per esempio, sembra variare a seconda di diverse impostazioni di luminosità/oscurità e la varianza nel filtro anisotropico è quasi sicuramente dovuta al modo in cui i due chip grafici delle console renderizzano lo tesso effetto.
La varietà degli effetti utilizzati è notevole: object blur, screen distortion e profondità di campo sono usati per conferire a dead space 3 un look molto cinematografico, con risultati eccellenti in concomitanza con l'ottimo sistema d'illuminazione. Fasci di luce, lens flare, e vari livelli di esposizione alla luce, aggiungono sia atmosfera che realismo alla stragrande maggioranza delle locazioni proposte. Anche le dimensioni limitate dei livelli e la ridotta distanza di rendering permettono di abbondare con gli effetti senza impattare la qualità dell'immagine o la performance. Un qualcosa che non si vede spesso nelle recenti release multipiattaforma.
Contrariamente alle dichiarazioni di Visceral Games del recente passato, gli utenti PC sono favoriti da tutta una serie di migliorie grafiche che vanno oltre i limiti imposti dalle attuali console. Oltre alla risoluzione superiore a 720p, troviamo l'antialias SMAA privo degli effetti collaterali dell'FXAA (la sfocatura) e l'utilizzo di un alto livello di filtraggio anisotropico che su PC può arrivare a 16x mentre su console ci si ferma approssimativamente a 4X. Anche la screen-space ambient occlusion è stata meglio implementata con un effetto nettamente più pulito e meglio caratterizzato in ogni situazione.
L'unico vero fastidio della versione PC è rappresentato dalla bizzarra inclusione di un limite al frame rate che impedisce al gioco di superare i 30 FPS al secondo quando la sincronia verticale è attivata. Bizzarra perché, alla luce delle potenzialità hardware di un moderno PC di fascia media, è abbastanza ovvio che si tratta di una limitazione imposta da Visceral Games e non si tratta di una vera e propria limitazione tecnica. Similmente a quanto accaduto con Dead Space 2, l'eliminazione della sincronia verticale permette di ottenere frame rate molto elevati pagando un minimo dazio con l'introduzione di un leggero tearing dell'immagine. Non molto, e soprattutto scarsamente visibile per merito, ancora una volta, del look molto scuro del gioco che aiuta a nascondere i frame disallineati. Ovviamente la scelta migliore da fare è la seconda, in virtù dell'eccellente fluidità che si ripercuote anche sulla qualità del sistema di controllo e reattività del protagonista durante la situazioni più concitate.
"L'unico vero fastidio della versione PC è rappresentato dalla bizzarra inclusione di un limite al frame rate che impedisce al gioco di superare i 30 FPS al secondo."
Dead Space 3: analisi della performance
In termini di pura performance, Visceral Games ha compiuto un lavoro assolutamente d'eccellenza con Dead Space 3, combinando un frame rate solido come il marmo con praticamente zero screen tear su entrambe le piattaforme, Grazie alla costante attivazione della sincronia verticale, durante i combattimenti, l'apparire di molti nemici e un numero consistente di effetti pirotecnici, non condizionano per nulla le prestazioni. Se escludiamo l'occasionale, e impossibile da notare, perdita di uno o due fotogrammi in determinate situazioni, stiamo confrontando fondamentalmente lo stesso gioco girare perfettamente a 30 FPS al secondo. Una prestazione che permette di apprezzare la fluidità della grafica con una consistenza eccellente lungo tutto il corso del gioco.
Le cutscene confermano gli stessi eccellenti risultati, ad eccezione di leggerissimi cali durante le cinematiche in gioco in presenza di effetti alpha ed esplosioni a tutto schermo. Nulla di realmente penalizzante, e, sopratutto, tutto perfettamente sincronizzato tra le due console e per brevissimi periodi di tempo, al punto che solo gli occhi dei più attenti si accorgeranno della differenza. Anche i tempi di caricamento sono molto simili tra le due piattaforme, per non parlare delle sequenze video: la trama è infatti renderizzata in tempo reale usando il motore del gioco. Come per Dead Space 2, gli asset sono distribuiti su due DVD su Xbox 360 per un totale di 15 GB mentre la versione PS3 presenta 12.2GB su un unico Blu-ray a singolo strato. A questo si aggiunge la possibilità di riprodurre l'audio in 7.1 LPM rispetto al normale surround Dolby Digital dell'Xbox 360.
"Complessivamente, Visceral Games ha realizzato un'altra eccellente conversione multipiattaforma."
Dead Space 3: il verdetto del Digital Foundry
A livello concettuale, Dead Space 3 non cambia sostanzialmente il core del gioco nelle sue parti più importanti relative al tradizionale concetto survival horror. A queste è stata aggiunta un'interessante modalità cooperativa insieme a parti di gameplay in cui si combattono tradizionali avversari umani per diversificare l'azione. Quest'ultima non è sempre ineccepibile, ma viene ampiamente bilanciata dalle sezioni in cui si controlla Isaac in perfetta solitudine e la salvezza è rappresentata da una fioca luce in fondo a un tunnel di disperazione popolato da ogni genere di demoni.
Complessivamente, Visceral Games ha realizzato un'altra eccellente conversione multipiattaforma, in cui la qualità del prodotto finale è effettivamente identica tra entrambe le console grazie a una solida performance ed eccellente qualità dell'immagine. La versione PC mette mostra alcuni miglioramenti evidenti rispetto alle console, in particolare la possibilità di far girare il gioco a risoluzioni più elevate della standard 720p e a frame rate di qualità. In ogni caso, un gioco dal fluire relativamente lento come Dead Space 3, guadagna meno in prestazioni rispetto ai normali sparatutto, dal frame rate ultraveloce.
Degno di menzione è sicuramente lo strepitoso modello d'illuminazione che spreme al massimo le capacità dell'hardware attuale arrivando a ottimizzare in modo spettacolare la tecnica dell'illuminazione differita. Non si tratta solo di un pregio estetico, ma di una tecnica funzionale alla qualità dell'esperienza di gioco che contribuisce in modo determinante alla gestione della tensione e paura che questo titolo riesce ad incutere al giocatore. Questo nonostante il fatto che l'esperienza complessiva sia stata leggermente diluita rispetto al secondo e soprattutto primo capitolo, anche in virtù della direzione in cui il gameplay di base è andato, più sparatutto e meno survival. Non possiamo non citare la qualità e complessità tecnica del suono; un pregio innegabile dei primi due Dead Space, che anche in questo caso si mantiene su altissimi livelli.
I 30 fotogrammi al secondo sono comunque sempre molto ben gestiti e permettono al gioco di mantenere costantemente quella sensazione di tensione cinematografica che non viene mai rovinata da problemi tecnici di qualsiasi natura. Alla luce di questo, non sorprende scoprire che la piattaforma più adatta ad apprezzare quest'ottimo risultato tecnico è il PC; senza dubbio in grado di offrire la migliore combinazione tra estetica e gameplay. Il lavoro svolto su entrambe le console, è tuttavia di altissimo livello e, per una volta tanto, non ci fa sbilanciare su quale delle due versioni acquistare in virtù della loro quasi perfetta equivalenza qualitativa e prestazionale.
Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti