Dead Space 3 - Reloaded
Il top per il coop.
Attendevo la telefonata del Silvestri all'inizio di questa settimana ed è stato puntuale come la dichiarazione delle tasse: i mesi di vacche grasse in termini di nuove uscite sono ormai finiti e visto che per almeno qualche mese sono finite le ostilità tra i publisher, il grido di dolore del nostro allarmato caporedattore ha confermato l'incombente carestia di contenuti.
Siccome stavo accarezzando l'idea già da qualche settimana, vi propongo un salto all'indietro di undici mesi con il Reloaded di un bell'action game in terza persona, Dead Space 3, un gioco di alto livello che non ha riscosso il successo che meritava che per vari motivi merita di essere ripreso in considerazione a posteriori.
Il primo è che si tratta di un titolo molto ben programmato dal punto di vista tecnico su tutte e tre le piattaforme per cui è uscito: quella PC è indubbiamente la migliore per quanto riguarda la qualità della grafica ma bisogna dire che anche su PS3 e Xbox 360 c'è di che restare ammirati per come i Visceral Games sono riusciti a rendere alla perfezione l'inferno di ghiaccio che è Tau Volantis, gli interni e soprattutto le sessioni di navigazione nel cimitero di navi nello spazio esterno che circonda il pianeta. Bachi se ne sono visti pochissimi, tant'è vero che non c'è quasi stato bisogno di alcuna patch se non per qualche fix di poca importanza.
Del singleplayer abbiamo parlato abbondantemente in sede di recensione: è assente il multiplayer competitivo ma il vero motivo per cui vale la pena prendere in considerazione Dead Space 3 è la modalità cooperativa, che permette di giocare la campagna singleplayer in collaborazione con un amico. Non solo è possibile affrontare l'intero gioco facendosi aiutare da un compagno nei panni di Carver, ma la modalità cooperativa permette di accedere a tre livelli espressamente pensati per il gioco in coop, altrimenti impossibili da visitare in solitario.
"Il vero motivo per cui vale la pena prendere in considerazione Dead Space 3 è la modalità cooperativa"
Cambiano anche i contenuti delle cutscene, alterate con dialoghi e situazioni leggermente differenti. Oltre al gameplay in coppia che rende l'esplorazione, il combattimento e la gestione delle risorse agli alti livelli di difficoltà veramente impegnativo, il vero motivo per prendere in mano Dead Space 3 in compagnia è tuttavia rappresentato dalla demenza del nostro compagno, che lo porta a vedere oggetti e situazioni che Isaac invece non nota. Un tocco di classe che rende il collegamento via chat vocale essenziale per capire quando Carver sta dando di matto e che nelle missioni completamente dedicate alla modalità cooperativa cambia il focus del gameplay rispetto al normale fluire del singleplayer.
La modalità cooperativa non è l'unico elemento degno di nota, visto che un approccio metodico e ragionato alla perquisizione dei livelli porta il gioco a superare tranquillamente le quindici ore di gioco abbondanti, che possono essere ripetute a livelli di difficoltà più elevati.
È infatti in giochi come Dead Space che la penuria di munizioni, affiancata alla terrificante aggressività dei necromorfi, cambia drasticamente l'approccio a tutto vantaggio della rigiocabilità. La diversità di contenuti e di gameplay tra il singleplayer e la modalità cooperativa è quindi un ottimo incentivo a terminare il gioco prima in un modo e poi nell'altro variando il livello di difficoltà.
"Sul fronte dei contenuti aggiuntivi ci sono state alcune novità, per quanto nulla di realmente trascendentale"
Anche sul fronte dei contenuti aggiuntivi ci sono state alcune novità, per quanto nulla di realmente trascendentale ad eccezione del DLC singleplayer Awakened, che prosegue di un paio d'ore abbondanti le vicende raccontate nella trama originale. La qualità è buona, anche se il costo di nove euro tende è eccessivo a quasi sette mesi dalla pubblicazione. A questo DLC, comunque di buona fattura, nel corso dei mesi si sono affiancati numerosi pacchetti extra sotto forma di Equipment Pack, Resource Pack e gli Scavenger Bot Upgrade.
I primi sono essenzialmente combinazioni di tute e armi acquistabili separatamente, che la scorsa primavera sono stati resi disponibili nel Tau Volantis Survival Kit. I secondi sono invece pacchetti di risorse acquistabili con denaro sonante o tramite le razioni virtuali che i bot di ricerca trovano automaticamente attraverso i livelli. Sono disponibili in due versioni differenti a seconda del costo e del numero di risorse e parti di armi in esse contenuti.
A chiudere troviamo gli Scavenger Bot Upgrade, ovvero piccoli bonus in grado di migliorare la capacità di raccolta dei droidi che è possibile lanciare in giro per i livelli mentre il giocatore si dedica al combattimento. Complessivamente si poteva fare qualcosa di più in termini di contenuti extra e qualche mappa pensata per il coop in modalità Orda non avrebbe propriamente guastato. Il vero problema riguarda tuttavia gli scarsi contenuti di questi pacchetti e la loro eccessiva frammentazione che non invoglia granchè all'acquisto, eccezion fatta per l'Awakened DLC.
"Dead Space 3 è la degna conclusione di una saga tra le meglio riuscite degli ultimi anni"
In definitiva Dead Space 3 è la degna conclusione di una saga tra le meglio riuscite degli ultimi anni. Tutti i capitoli proposti, oltre a essere tecnicamente splendidi anche sulle vecchie console, si confermano anche oggi degli action game di grande atmosfera, nonostante qualche piccola caduta di stile nel level design o nella trama, dovuti alla volontà di EA di rendere i seguiti meno spaventosi del capostipite.
Purtroppo, le vendite non sono mai state esaltanti e infatti anche Dead Space 3 non è andato oltre i due milioni di copie sommando tutte le piattaforme. Le dichiarazioni di EA la scorsa estate sul fatto che una proprietà intellettuale di questo genere dovrebbe attestarsi ad almeno cinque milioni di pezzi venduti per meritarsi un reboot, fanno pensare che DS3 sarà l'ultima fatica di Visceral Games per quanto riguarda questo franchise. Una supposizione confermata dal fatto che lo studio di Redwood City è stato incaricato da EA pochi giorni fa di realizzare un nuovo capitolo della serie Battlefield.
Quindi, tolto il valore dei contenuti in solitario che valgono comunque da soli il prezzo del biglietto, il vero punto di forza dietro all'acquisto dei Dead Space 3 è la modalità cooperativa, ma occorre tenere in considerazione la scarsa diffusione del gioco a prescindere dalla piattaforma utilizzata.
"Il gioco è ormai disponibile sui siti dei maggiori retailer a venti euro. Un bell'affare a soli undici mesi dal lancio"
Anche se il sistema di drop-in automatico funziona abbastanza bene, non pensate nemmeno per un secondo di riuscire ad organizzare sessioni di gioco continuative con utenti casuali per macinare l'intera esperienza in coppia dall'inizio alla fine.
È indispensabile la collaborazione di un amico con cui restare in contatto tramite Skype o Teamspeak, e questo suggerisce giocoforza la necessità di effettuare un doppio acquisto che ci sentiamo di consigliarvi anche in virtù del secco calo di prezzo subito dalla pacchettizzata del gioco, ormai disponibile sui siti dei maggiori retailer a venti euro. Un bell'affare a soli undici mesi dal lancio.
Se poi vi avanza qualche soldino in più e non avete mai provato nessun Dead Space, questa potrebbe essere l'occasione giusta per recuperare il terreno perduto acquistando tutti e tre i capitoli e mantenendo intatta la continuità narrativa del franchise. Se gli action game sono il vostro pane, spendendo poco più di un gioco nuovo vi porterete a casa una trentina di ore abbondanti di terrore e smembramenti da giocare a luci spente e con l'audio a palla. E la gestione del 5.1 in tutti e tre i titoli della serie giustifica da sola l'acquisto di un buon impianto surround.