Dead Space: Extraction
Brandelli di classe.
Ritengo Dead Space uno dei franchise più genuinamente interessanti tra quelli nati nell'attuale generazione di console: il prodigioso debutto di Electronic Arts nel panorama dei survival horror è riuscito non solo a spodestare dalla vetta del genere sua maestà Resident Evil (in verità detronizzatosi un po' da solo con un quinto capitolo terribilmente sottotono...) ma ha anche saputo stregare milioni di appassionati con una monumentale miscela di claustrofobia e terrore a gravità zero.
All'annuncio di un episodio di Dead Space dedicato espressamente al Wii le reazioni sono comunque state piuttosto teatrali: inizialmente la notizia è stata accolta in maniera decisamente favorevole, per poi lasciare spazio agli schiamazzi da cortile non appena è stata rivelata la vera natura del progetto. Già, perché sulla console Nintendo Dead Space non ha mantenuto la sua natura di action adventure alla Resident Evil 4, ma è stato trasformato in uno shooter su rotaie alla House Of The Dead: un genere a quanto pare assai poco simpatico ai puristi, che tuttavia il sottoscritto (ed evidentemente non solo, specie considerato il successo di Umbrella Chronicles) non disdegna affatto. Nella vita ci vuole anche un po' di sano godimento arcade, eddai.
Potremmo dunque continuare a lagnarci per tutta la recensione per la sciocca crudeltà di EA, colpevole di non aver proposto un'esperienza simile a quella vista su PS360 in versione downgradata, oppure potremmo metterci nei panni del colosso americano (dopotutto non è difficile comprendere che gli sforzi produttivi necessari per sfornare un survival horror ed uno sparatutto su rotaie siano significativamente differenti!) ed accettare le cose così come stanno, approcciandoci senza pregiudizi ad un titolo fra l'altro straordinariamente curato e meritevole.
E così sia, anche perché, come promesso dagli sviluppatori Extraction non è affatto il solito sparatutto su rotaie. Le intenzioni di Eurocom e Visceral Games di innovare il genere si sono concretizzate nel più squisito dei modi, e l'esperienza è di quelle che lasciano il segno: sensazionale la regia e curatissima la narrazione, con cutscene giocabili ricche di dialoghi (recitati in un'ottimo Inglese, alla facciazza di Dario Argento!) capaci di rendere Dead Space Wii uno dei videogame più coinvolgenti di sempre.
Extraction vi farà infatti vivere momenti di puro godimento ludico, in virtù di una cura maniacale per i dettagli: dai passaggi nei corridoi bui da illuminare con i flare (shakerando il Wiimote vi farete luce, ma dovrete scegliere con attenzione quando sparare e quando ricaricare la vostra torcia di emergenza!) all'impeccabile integrazione dei poteri apprezzati nel capitolo originale (con la stasi e la telecinesi capaci di dare varietà e spettacolarità all'azione rendendo le dinamiche shooterose molto meno ordinarie di quanto ci si potrebbe aspettare...), passando per le immancabili passeggiate nelle zone prive di gravità, nulla nell'opera di debutto dei Visceral Games è stato lasciato al caso.
Il risultato è così un gioco a tutto tondo, strabiliante nella sua atmosfera da incubo malsano e raccapricciante. Un'atmosfera resa sontuosa da una realizzazione tecnica fenomenale: se l'eccellente comparto sonoro si rivelerà a dir poco chirurgico nell'accompagnare in modo sadicamente ansiogeno questa seconda incursione null'universo dei Necromorfi, il grandioso impatto visivo (assolutamente paragonabile a quanto visto sulle console HD) darà palpabile sostanza agli orrori che infestano la colonia mineraria Aegis VII e la sventurata Ishimura.
Affermare che Dead Space Extraction sia di gran lunga il miglior esponente del suo genere potrebbe forse non voler dire molto: dopotutto i light gun shooter sono da sempre considerati come titoli “usa e getta” pensati per le sale giochi, prodotti dalla profondità non pervenuta tutto sommato trascurabili in termini di esperienza ludica. Extraction ad ogni modo non è solo la proverbiale eccezione che conferma la regola, ma addirittura in un certo senso uno sparatutto su rotaie di nuova generazione: mai prima d'ora infatti questa tipologia di videogame aveva saputo coinvolgermi a tal punto, facendomi vivere realmente in prima persona un'avventura degna (e anzi sotto alcuni aspetti persino migliore) dell'indimenticabile episodio originale.
Non abbiate paura dei binari di Extraction: saranno le rotaie che vi accompagneranno in una corsa da brivido. A dispetto della longevità non epocale (anche se i succosi extra vi terranno impegnati ben oltre le 8 ore della comunque rigiocabilissima campagna principale), un titolo essenziale per i fan di Dead Space ed imperdibile per tutti i possessori di Wii alla ricerca di qualcosa di adulto e speciale.