Dead Space: Extraction
Il terrore corre su binari… in alta definizione!
Dopo l'enorme successo ottenuto su Wii, è tempo di evoluzione "digitale" per Extraction. Lo sparatutto su binari di Visceral Games si rifà il trucco e approda ufficialmente su PlayStation 3, abbracciando i dogmi della next generation e trovando nel nuovo controller di casa Sony un playground ideale che nulla ha da invidiare alla controparte nintendiana.
Già disponibile nel formato digitale su PSN e come contenuto extra nel disco di Dead Space 2, lo spin-off di una delle saghe più terrificanti degli ultimi anni promette un tripudio di sangue inedito per Move, relegato sinora a titoli meno altisonanti dalla matrice casual: vista la mole di arti da smembrare e di alieni da abbattere, stavolta c'è davvero da divertirsi.
Qualora vi foste persi la prima "edizione", apparsa nell'Ottobre 2009 in esclusiva su Wii, vi basti sapere che Extraction si configura come un prequel alle vicende del primo episodio. Collocato cronologicamente poche ore prima dello sbarco di Isaac Clarke sulla USG Ishimura, il gioco gravita intorno al ritrovamento del Marchio e agli effetti disastrosi che questo porta con sé.
Le origini del manufatto, così come la tappe più salienti della religione di Unitology, troveranno spiegazione in questo breve ma intenso capitolo, per la gioia degli appassionati del brand.
Proprio l'impianto narrativo rappresenta uno degli aspetti più riusciti, forte di una trama profonda, non lineare e generosa in quanto a colpi di scena. La distruzione di Aegis VII viene vista attraverso gli occhi dei quattro protagonisti (il detective McNeill, la giovane Lexine, Weller ed Eckhardt), impegnati in una fuga per la salvezza che li condurrà da un pianeta minerario condannato a un sanguinolento epilogo al terrore orbitante dei corridoi dell'Ishimura.
La sceneggiatura è incalzante e proietta il giocatore in un climax d'ansia destinato a raggiungere l'apoteosi all'interno della nave mineraria: attraversare per la seconda volta quei corridoi minacciosi, dalle ombre fugaci e dalle luci incerte, metterà a dura prova i nervi dei giocatori più freddi. Per dare maggiore spessore al canovaccio narrativo, in alcuni capitoli abbandoneremo il controllo di McNeill (il personaggio di riferimento) per muovere le redini di uno dei compagni di viaggio: osservare la vicenda con occhi diversi si dimostrerà utile per portare alla luce nuovi dettagli o inquietanti retroscena di una vicenda più oscura di quanto possa apparire.
Parlando di gameplay, abbiamo anticipato che Extraction è formalmente uno sparatutto su binari ma la sostanza, Move alla mano, è ben diversa. L'IP regala un'esperienza più completa e articolata di quella offerta da un semplice shooter, difficilmente etichettabile con un blando "spara ad ogni cosa si muova".
Certo, i Necromorfi saranno presenti in maniera massiva e gran parte dell'azione di gioco consisterà nell'amputare i loro arti con un arsenale da combattimento di tutto rispetto ("cut their limbs off", come recitavano alcune inquietanti scritte nelle pareti dell'Ishimura): è tuttavia innegabile una forte vocazione action, alternata ad altre sezioni dai connotati più esplorativi che ben richiamano le passeggiate solitarie di Isaac nel primo episodio.
Di fondamentale importanza è il ricorso al modulo di telecinesi. Presente con in quantità infinita sin dalle prime battute, esso permetterà di metter le mani su munizioni, log audio/testuali o altri potenziamenti collocati in posizioni normalmente inaccessibili. Sarà possibile rompere scatole, raccogliere arti acuminati dai cadaveri o esplosivi di varia natura per poi scagliarli contro eventuali minacce incombenti, permettendoci così di risparmiare preziose munizioni.
Le possibilità di utilizzo della telecinesi sono molteplici e, parimenti, si traducono in una maggiore varietà del comparto ludico. Occasionalmente, il giocatore potrà utilizzare il Move per osservare la location circostante alla ricerca di preziosi oggetti, cercando di stanarne il più possibile entro lo scadere del tempo. Il nostro alter ego potrà inoltre fare affidamento su di un comodo modulo di stasi, che permetterà di rallentare temporaneamente l'attacco nemico aiutandoci a mirare con maggior precisione (e riducendo il consumo di proiettili).