Dead Space Ignition
Un passo falso sulla strada per Dead Space 2.
Più passano i giorni, più la febbre per Dead Space 2 raggiunge temperature critiche. Mentre orde di aspiranti ingegneri in tuta spaziale continuano imperterriti a contare i giorni che li separano dall'agognato 28 gennaio, EA getta altra benzina sul fuoco con Dead Space: Ignition, peculiare episodio digital-only che introduce i cupi avvenimenti del tanto bramato sequel.
Nato dalla collaborazione tra Visceral e Sumo Digital, il titolo si configura come un fumetto digitale interattivo, che alle classiche sequenze cinematiche comic-style alterna un gameplay basato sulla soluzione di particolari minigiochi a tema.
Ignition colma il gap temporale, di circa tre anni, che va dalla fuga di Isaac Clarke da Aegis VII all'arrivo su The Sprawl, prossimo teatro di battaglia. Fare gli onori di casa, questa volta, toccherà a Franco Delille, ingegnere di bordo della stazione spaziale impegnato in una lotta contro il tempo per sopravvivere al contagio letale, e all'aitante Sarah, più incline al fuoco pesante che ai sofismi elettronici.
Le meccaniche di gioco si riducono al mero superamento di puzzle-game tutto tranne che brillanti, suddivisi in tre categorie: nei panni di Franco si tratterà di bypassare porte elettroniche o di crackare sistemi informatici, nel tentativo di scappare dalle grinfie dei nemici che incombono.
Tra le tipologie di sfide proposte, Trace Route è la più immediata: saremo chiamati a "guidare" una linea azzurra in un percorso ricco di insidie, cercando di raggiungere il traguardo prima dei nostri inseguitori. La presenza di power-up e di ostacoli mobili cerca di movimentare un gameplay altrimenti inesistente, ma l'effetto sorpresa svanisce in fretta.
Gli stessi System Override (un tower defense al contrario, in cui dovremo attaccare un'unità centrale per accedere alla zona successiva) e Hardware Crack (un classico puzzle basato sull'utilizzo di specchi per direzionare fasci di luce su opportuni interruttori) hanno ben poco da offrire, dimostrandosi in più occasioni ostici al punto da innervosire lo stesso giocatore.
Il risultato è un gameplay scialbo e frustrante, privo di quello stimolo capace di infondere curiosità o di invogliare a giocare ancora. I puzzle non divertono affatto, risultando noiosi e ripetitivi già dopo pochi minuti: la presenza delle classifiche online e la possibilità di affrontare le sfide in multiplayer locale passano in secondo piano di fronte ad una tale pochezza di contenuti.
Il comparto tecnico non risolleva le sorti di Ignition: una direzione artistica a dir poco discutibile finisce per rovinare anche la controparte cinematografica, dando la proverbiale zappata sui piedi a un titolo dichiaratamente story-driven. Abbiamo dunque disegni poveri e privi di emozioni che si tramutano in animazioni per nulla convincenti, dalla camminata dei personaggi, che saltellano anacronisticamente come marionette, alla mimica facciale che rimbalza dalla totale apatia al parossismo emotivo.
Un vero peccato, soprattutto alla luce di una trama non lineare che offre differenti binari narrativi in base alle scelte del giocatore, e di un prezzo altrimenti conveniente (400 Microsoft Point o 4,90 euro sul PSN). L'armatura "esclusiva" utilizzabile in Dead Space 2, premio per i giocatori che arriveranno incolumi ai crediti finali, non basta a sollevare dal purgatorio un titolo troppo corto e privo di mordente, sconsigliabile persino alla frangia più estrema di devoti al brand di casa EA.