Dead to Rights: Retribution
Un uomo e il suo cane.
I nostri amati videogames ci emozionano, ci coinvolgono, ci appassionano, ci fanno divertire e qualche volta persino incazzicchiare. Capita però che le nostre scorribande virtuali siano occasionalmente dettate dal puro desiderio di evasione, dalla voglia di rilassarsi a cervello spento con un titolo easy e diretto, da giocare senza troppe pretese.
Quando nel 2010 avrete voglia di un videogame un po' così, se ancora non avrete recuperato il fantasmagorico Ninja Blade, buttatevi decisi su Dead To Rights: Retribution.
Quarto capitolo della saga poliziesca inaugurata nel 2002 da Namco nonché restart della serie dopo 5 anni di inattività, Retribution non è propriamente il classico gioco da E3. In una fiera tutta megaton e lustrini non stupisce con avveniristiche performance tecnologiche e non lascia interdetti dinnanzi a sbalorditivi traguardi ludici: eppure, nella sua sostanziale normalità, questo è un titolo di quelli destinati a divertire ed entusiasmare grazie alla rutilante veracità dei suoi mezzi.
Guidato dal Creative Director Nick Dixon ho avuto modo di rendermi immediatamente conto del principale punto di forza di Retribution: l'ultima creatura dei Volatile Games (già responsabili dell'adattamento videoludico de "Le Iene" di Tarantino) è contraddistinta infatti da un'accessibilità a dir poco squisita, accompagnata in maniera allettante da un certo feeling vagamente retro che stuzzicherà gli amanti dei vecchi picchiaduro a scorrimento.
Non sarà il nuovo Streets of Rage (e ci mancherebbe!), ma il feeling è di quelli giusti: Retribution si presenta come un godibile mix di action, sparatutto e picchiaduro, col protagonista Jack Slate impegnato a sgominare (un uomo alla volta...) i traffici criminali di Grant City. L'azione è incessante e casinara, il ritmo caparbiamente accelerato: scaricherete interi caricatori di proiettili sui numerosi nemici, sfrutterete le coperture, salterete e picchierete come nel più classico del blockbuster hollywoodiani.
La serie di Dead To Rights è comunque nota per la presenza di Shadow, cane lupo che immancabilmente fa il suo ritorno anche in Retribution: non solo potrete servirvi del vostro fedele compagno per un palpabile supporto nelle sparatorie più feroci e nelle scazzottate più selvagge, ma vi ritroverete anche a vestire i panni a 4 zampe della bestiola in apposite e violentissime missioni.
La realizzazione tecnica non mi è parsa certo epocale, eppure l'atmosfera vagamente noir e l'idea di un gameplay dinamico e senza pause promettono prospettive interessanti per gli amanti degli action: se siete appassionati del genere segnatevi Retribution tra i titoli da tenere d'occhio per i mesi a venire.