Dead to Rights: Retribution
Il gameplay c'è, un po' meno la grafica.
Ogni elemento del gioco sembra gridare “deja vu” ma, nonostante tutto, una volta iniziata la partita è davvero difficile staccarsi e il gusto che si prova a eliminare decine e decine di cattivi con tecniche che meriterebbero un posto nell'olimpo dei coatti è davvero tanto.
Basti pensare che, quando ci si trova disarmati, avvicinandosi al nemico di turno e premendo il tasto A gli si può rubare l'arma per rivolgerla contro di lui. Si possono usare gli avversari come scudi umani o gettarli oltre i parapetti, e nonostante nella versione da noi provata l'impatto visivo non fosse mai degno di nota, il divertimento non è mai mancato.
Completata anche questa sessione è arrivato il turno di Shadow, visto che abbiamo dovuto vestire ancora una volta i suoi panni pelosi per esplorare una zona pattugliata dai nemici, alla ricerca di una chiave.
Controllando Shadow abbiamo affrontato una piacevole sessione stealth, dove tenendo premuto il grilletto sinistro potevamo avanzare in modalità furtiva. In questo modo non solo potevamo seguire l'odore del nostro obiettivo (visualizzato con una serie di impronte a terra, visibili solo tenendo premuto LT), ma attraverso il battito cardiaco potevamo anche individuare i nostri bersagli attraverso i muri, esattamente come accadeva anche in Batman: Arkham Asylum.
In generale ci è sembrato che questo tipo di sessioni fossero ancora un po' troppo facili, visto che l'Intelligenza Artificiale dei nemici non era abbastanza reattiva per contrastare gli assalti fulminei di Shadow, ma la speranza è che nella versione finale il bilanciamento venga curato meglio.
Finalmente, dopo almeno un paio d'ore di gioco, è arrivato il momento di affrontare un livello facendo cooperare Jack e Shadow, sfruttandone le abilità per uscire in modo creativo anche dalle situazioni più ostiche.
Giusto per fare un esempio, è possibile far assalire un nemico dal cane per disarmarlo, e ordinare al fido compagno di squadra di portare al proprio padrone l'arma caduta a terra. Allo stesso modo si può ordinare a Shadow di immobilizzare un bersaglio per poter prendere la mira con maggior tranquillità.
Allo stato attuale di lavorazione, quindi, Dead to Rights: Retribution presenta un gameplay poco innovativo ma comunque gustoso e divertente. Il vero problema è rappresentato dalla realizzazione tecnica, purtroppo non all'altezza della situazione.
Le texture appaiono quasi sempre troppo sfocate e poco definite, le strutture poligonali sono piuttosto scarne e i modelli dei protagonisti e degli scagnozzi nemici non definiscono certo nuovi standard qualitativi.
Non resta che aspettare l'uscita della versione completa del gioco, sperando che i programmatori approfittino del tempo a loro disposizione per intervenire in modo mirato là dove se ne sente maggiormente il bisogno.
Sarebbe davvero un peccato se un titolo così divertente venisse eccessivamente penalizzato da una realizzazione tecnica non ottimale.