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Deadliest Warrior

Intenso, brutale e divertente!

Partendo dalle basi del programma TV, questo picchiaduro permette di scegliere fra otto combattenti appartenenti a diversi periodi storici (il cavaliere, il centurione, il ninja, il samurai, l'Apache, il pirata, lo spartano ed il vichingo), per dare vita a intensi e sanguinosi duelli.

Il sistema di combattimento è piuttosto semplice, ma già dopo poche partite rivela un'insospettabile profondità. Ogni personaggio può contare su tre armi differenti (una a corto raggio, una per la media/lunga gittata e un'arma da tiro/lancio), liberamente utilizzabili nel corso degli scontri. Ai tasti A, X ed Y del pad sono associati rispettivamente gli attacchi bassi (all'altezza delle gambe), quelli medi (indirizzati al tronco e alle braccia) e quelli alti (collo e testa), che possono essere mischiati in semplici combinazioni.

Con il tasto B si utilizza l'arma a lunga gittata, caratterizzata da una traiettoria rettilinea (e quindi schivabile con un semplice spostamento laterale) e da un numero limitato di munizioni (che possono essere recuperate passandoci sopra e premendo lo stick destro, oppure distrutte per impedire di farlo all'avversario).

Effettuando l'attacco speciale su un bersaglio in condizioni critiche, si effettua un'esecuzione tanto spettacolare quanto brutale.

Ogni lottatore, inoltre, può contare su un attacco speciale lento, devastante, e con un lungo tempo di recupero, generalmente associato alla pressione contemporanea di due dei tasti frontali.

Sul fronte della difesa, invece, le opzioni a disposizione sono il movimento libero in qualsiasi direzione, le schivate eseguibili con lo stick destro, lo sfruttamento di eventuali elementi delle arene e, naturalmente, la parata.

Per attutire un attacco portato dall'avversario basta tenere premuto il grilletto sinistro, ma questa opzione non è abbastanza efficace da garantire una solida difesa. Per potersi dichiarare esperti di Deadliest Warrior è fondamentale imparare a deviare i colpi avversari, tenendo premuto il grilletto sinistro e schiacciando con il giusto tempismo un tasto qualsiasi fra A, X ed Y.

La lancia è perfetta per tenere a distanza l'avversario, ma bisogna fare i conti con la sua estrema lentezza.

Così facendo si provoca un temporaneo sbilanciamento del proprio rivale, avendo la possibilità di portare a segno il proprio attacco migliore. Tutto qui. I fondamentali del gameplay, come potete vedere, sono davvero pochi, ma questo non vuol dire che gli scontri si rivelino noiosi, monotoni e tutti uguali.

Le profonde differenze fra i guerrieri del roster richiedono una grande capacità di adattamento, in particolar modo quando si ha a che fare con un avversario umano.

Combattendo contro il ninja o l'Apache, per esempio, ci si trova di fronte un bersaglio veloce, dinamico e incredibilmente agile, che però non può contare su alcun tipo di armatura.

Il cavaliere, lo spartano e il centurione, invece, pur non potendo contare su una grande mobilità hanno dalla loro la protezione dello scudo, che gli permette di incassare i colpi nemici aspettando un'apertura da sfruttare al meglio.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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