Deadly Creatures
God of War a otto zampe.
Chissà se i ragazzi di Rainbow Studios, team noto per la fortunata serie MX vs ATV, hanno preso spunto dalle trashissime battaglie giapponesi tra insetti per concepire questo Deadly Creatures. Non vi aspettate una risposta (che non ho assolutamente!) a questa domanda puramente retorica, è solo che mi sembrava carino aprire la review linkando un video in cui schifossissimi invertebrati dalle dimensioni gargantuesche vengono fatti incazzare per il gusto genuinamente idiota di vederli combattere tra loro. Così, giusto per entrare nel mood adeguato al titolo, no?
Sviluppato in esclusiva per Wii, Deadly Creatures è un progetto THQ sulle corde del delizioso (ed ingiustamente sottovalutato) de Blob: parliamo insomma di un franchise completamente inedito e parecchio originale, creato ad hoc per la discussa piattaforma N, senza ridicole forzature in termini di controlli o budget lesivi della dignità umana. Senza contare che nello specifico genere e target di riferimento non sono certo quelli di un Carnival Games qualsiasi, se è vero come è vero che gameplay e tematiche non risultano certo appetibili a 360°.
Ve lo vedreste infatti l'affabile nonnino che si cimenta, magari pure con buoni risultati, col bowling di Wii Sports tutto intento a compiere violentissime fatality gestuali al comando di una peloso ragnazzo? O la casalinga che non disdegna qualche mezz'ora tra lo Yoga di Wii Fit ed i mini giochi di Big Brain Academy strapresa da una furiosa combo con un velenoso scorpione? Ecco, ci siamo capiti.
Deadly Creatures è insomma un titolo di concezione compiaciutamente "hardcore", un action adventure dai toni oscuri contraddistinto da un approccio tutto sommato senza precedenti: all'interno di un microcosmo dalla scala opprimente e dalla violenza ancestrale impersonerete infatti due tra i rappresentanti più pericolosi del desertico ecosistema di una certa fetta di States, vale a dire appunto la furtiva tarantola ed il corazzato scorpione. Attenzione però: nessuna concessione o forzatura nella caratterizzazione dei personaggi, che sono e restano due animali a tutti gli effetti. Scordatevi quindi assurdi dialoghi tra artropodi o buffe faccine: qui si parla di bestiacce ad otto zampe riprodotte in maniera impeccabile, con animazioni interamente basate sul motion capture seriamente capaci di far accapponare la pelle.
L'unica (ma come avrete modo di vedere voi stessi ampiamente perdonabile) deroga a questa formula, riguarda ovviamente le devastanti mosse a disposizione dei due sinistri predatori. Già, perché a prescindere dalla sua componente esplorativa (invero più di forma che di sostanza...), Deadly Creatures è anche e soprattutto un action game in stile God of War. Nel corso dell'avventura avrete infatti modo di acquisire progressivamente attacchi ed abilità via via sempre più coreografici e letali, da utilizzare per avere la meglio sui vostri insettosi avversari. Spazio allora a combo di tasti più o meno evolute, intervallate efficacemente da piacevoli input gestuali capaci di conferire enfasi e vibrante dinamismo all'azione.
Importante tuttavia sottolineare l'ottimo lavoro svolto da Rainbow Studios in questo senso: il sistema di controllo appare infatti equilibrato in maniera intelligente tra l'uso di tasti e soluzioni più vincolate al motion control, e dunque il pericolo di sbracciate inutili e controlli ad minchiam, spada di Damocle ahimé immancabile quando si parla di terze parti su Wii, può dirsi assolutamente scampato. Il risultato è così un (duplice) combat system appagante e viscerale, fondato su una strutturazione affascinante ed in un certo senso inedita che privilegia il giusto tempo di attacco rispetto alle lunghe e spettacolari combo di un Devil May Cry a caso.
Potrete contare allora su decine di brevi movenze, micidiali toccate e fughe che in effetti ricordano certi comportamenti propri di insetti e aracnidi. Più punture e fulminei morsi che elaborate catene di colpi, insomma. Tutto ciò a prescindere dalle immancabili finisher, mosse di una violenza rara che si distinguono per la becera teatralità di combattimento e che ricordano non poco la sprezzante brutalità d'azione di un certo Kratos.
Al di là del convincente battle system (molto migliore fra l'altro di quello visto in No More Heroes...), l'aspetto che più mi ha favorevolmente colpito di Deadly Creatures è comunque l'innegabile atmosfera che contraddistingue la produzione THQ. Complice anche una narrazione ad effetto ed una trama tutt'altro che scontata, l'atipica odissea delle due creature mortali riesce infatti ad insinuarsi nell'animo del giocatore, lasciando spettrali visioni di un universo strisciante che pulsa orribilimente dietro ai nostri muri e sotto i nostri piedi, lontano eppure vicinissimo.
Effetti sonori animaleschi e primordiali si accompagnano ad una incisiva soundtrack in stile noir esotico, ed anche in termini meramente tecnici il titolo si attesta su standard buonissimi: davvero pregevoli i modelli poligonali dei ripugnanti esseri, mentre texture ed effetti vari variano dal discreto all'ottimo a seconda dei passaggi.
A dispetto dell'assoluta (e più o meno criticabile, a seconda di quanto pesi per voi il fattore "adventure" nell'approcciarvi ad un titolo del genere...) linearità di fondo il gioco nasconde ad ogni modo una teatralità scenografica francamente insospettabile: complici i livelli in scala ridottissima (probabilmente per esigenze tecniche, che però qui trovano una croccante giustificazione logica viste le esigue dimensioni dei bacarozzi) ogni angolo nasconde un dettaglio sorprendente, ogni ambientazione è una sinistra scoperta.
La luce di un cellulare disperso può allora illuminare in maniera tetra un intrico nodoso di rovi all'interno di una radura nebbiosa, ed un tortuoso tunnel sotterraneo può subire una malsana digressione all'interno di una bara con relativo occupante. Il tutto impreziosito da una certa cura in termini di regia, con un taglio sempre efficace nell'enfatizzare un'opprimente prossimità nelle zone al chiuso ed un epico senso delle dimensioni in quelle a cielo aperto, laddove un semplice cactus piò apparire come un insormontabile grattacielo.
Come ben sapranno i protagonisti umani non è comunque tutto oro quel che luccica (questa la capirete solo giocando...), e al di là dei notevolissimi aspetti più che positivi Deadly Creatures non è certo esente da difetti. A livello globale si potrebbe semplicemente affermare che l'ultima fatica di Rainbow Studios manchi di quel grado di generale robustezza e rifinitura che contraddistingue le produzioni di primo piano di colossi quali Nintendo o Capcom. Volendo entrare invece nel dettaglio vi anticipo qualche imprecisione a livello di compenetrazioni poligonali, una telecamera sporadicamente schizofrenica negli anfratti più ristretti ed un'ottimizzazione dei caricamenti tutt'altro che perfetta. E già che ci siamo aggiungerei pure una longevità non esattamente altissima, considerando che in 8-10 ore si arriva ai titoli di coda (a seconda del grado di difficoltà scelto, ed il mio consiglio nello specifico è quello di optare per il crudele ma appagante livello Deadly).
Niente che arrivi ad inficiare seriamente la bontà complessiva dell'esperienza di gioco, sia chiaro, anche se si parla di incertezze che impediscono purtroppo al prodotto di ambire ad uno score ancora più lusinghiero. Volendo tirare le somme, ci troviamo al cospetto di un esperimento atipico ed interessante, una piacevolissima variazione rispetto ai canoni del genere perfettamente in grado di coinvolgere e di farsi ricordare. Se vi attira l'idea di impersonare esseri esoticamente letali, se cercate qualcosa di diverso dal solito o se semplicemente vi aggrada il genere non esitate a farlo vostro: Deadly Creatures non vi deluderà. Ancora una volta comunque una nota di merito per THQ, capace di dimostrare quanto anche le terze parti possano fare benissimo su Wii con un minimo di intelligenza, talento e voglia di applicarsi.