Death Stranding (PC) - prova
La cronopioggia arriva anche su PC!
Un aspetto dell'attuale generazione di console che senz'altro ha instillato dei dubbi persino in chi lavora nel settore, riguarda l'esclusività di alcuni prodotti. E anche sotto questo punto di vista, Death Stranding ha saputo far parlare di sé.
L'opera firmata da Kojima, infatti, dopo essere stata annunciata per la prima volta sul palco di Sony durante l'E3 del 2016, doveva essere un'esclusiva Playstation. O almeno, così ci si aspettava. Il 28 ottobre del 2019, poco prima del lancio ufficiale, Kojima stesso ha invece su Twitter che la sua opera sarebbe arrivata successivamente anche su PC. A curarne la distribuzione è 505 Games.
Anche se volessimo condividere degli spoiler sulla storia di Death Stranding, cosa che comunque non faremo in questa anteprima e neppure in sede di recensione, parlare di ciò che viene narrato nel corso del gioco è davvero complicato. Tanti elementi, uniti a un gameplay decisamente atipico, s'incontrano dando vita a uno dei titoli più interessanti di questa generazione.
Se non aveste seguito proprio nulla in questi mesi, vi basti sapere che impersonerete Sam Bridges, il protagonista col volto del celebre attore Norman Reedus, che svolge il ruolo di corriere. Non parliamo però di un comune fattorino, perché il mondo descritto dal gioco è ben diverso dal nostro. È un mondo dove vita e morte assumono un significato diverso e il ruolo dei corrieri è cruciale per la sopravvivenza di molti. Non preoccupatevi però, perché tutto verrà ampiamente spiegato dalle numerose cinematiche che vi accompagneranno lungo l'avventura.
Il nostro provato è stato effettuato su un PC con processore AMD Ryzen 7 2700 e una scheda video Nvidia 1070Ti. Pur essendo queste componenti ormai vecchie di qualche anno, ci hanno comunque consentito di superare ampiamente i requisiti raccomandati per giocare in FullHD a 60 fps e con tutte le impostazioni grafiche impostate a Molto Elevato. Al netto dei meri dati tecnici, durante le ore giocate non abbiamo riscontrato cali di alcun tipo con una media di 60 fps stabile.
La vera incognita di questa versione era il Decima Engine. Come scriveva il Digital Foundry, il motore proprietario dei Guerrilla Games, prestato poi a Kojima per Death Stranding, è un engine molto particolare, costruito con l'obiettivo di garantire 30fps fluidi. Questo singolo aspetto ha probabilmente rappresentato la sfida maggiore per gli sviluppatori, ma considerando quanto abbiamo visto fino ad ora, sembrerebbe che siano riusciti nel loro intento. Per i possessori di una scheda video NVIDIA della serie RTX è inoltre abilità la possibilità di sfruttare la tecnologia DLSS 2.0, che permette di aumentare ulteriormente il framerate senza sacrificarne la qualità d'immagine.
Accantonando per un momento la fluidità del gioco e posando lo sguardo su tutto ciò che ci circonda, è facile notare come non ci siano altre differenze rispetto alla controparte console. Effetti, luci e qualità delle texture differiscono così poco da non destare attenzione. Non che fosse necessario, comunque, data la qualità dell'opera originale. Apprezzabile è invece il supporto agli schermi ultra-wide, capaci di garantire un livello di immersione difficilmente raggiungibile con schermi classici.
Un altro punto di forza lo abbiamo trovato nella celerità delle interazioni. Scorrere i dialoghi, navigare nei menù o sistemare il nostro equipaggiamento, ci sono sembrate azioni più rapide. Senza considerare poi i caricamenti più celeri che consentono di saltare più velocemente transizioni come l'entrare o l'uscire dalla doccia. Chiunque abbia già giocato a Death Stranding su PS4 sicuramente saprà quanto tempo si perda sommando tutti questi piccoli istanti e una reattività maggiore certamente verrà apprezzata dai giocatori.
Ai molteplici miglioramenti che si possono piacevolmente constatare sotto il profilo tecnico, si aggiunge qualche piccolo bonus anche sul fronte del gameplay. Come coronamento della collaborazione tra Kojima Production e Valve, infatti, sono state appositamente aggiunge in gioco ben sei missioni secondarie inedite a tema Portal e Half-Life.
Tramite il sistema di mail integrato nel gioco, un misterioso uomo ci scriverà dando il via a questi incarichi che ci ricompenseranno, una volta conclusi, con equipaggiamenti e accessori liberamente utilizzabili nel gioco.
Le nostre prime ore in compagnia di Sam Porter Bridges ci hanno dato modo di confermare quelle che erano le nostre aspettative. Death Stranding su PC non si differenzia particolarmente da quanto giocato su console, grazie al buon lavoro già svolto dal team della Kojima Production, e con un buon PC è possibile apprezzare l'avventura ancor di più.
Pur considerando il livello di dettaglio solo leggermente superiore, i due aspetti che più abbiamo apprezzato riguardano il framerate non bloccato a trenta fotogrammi al secondo e l'immediatezza con cui è possibile navigare nei menù.
Siamo ottimisti che l'esperienza finale saprà mantenere questo livello per tutta la sua durata, ma al momento non ci resta che rimandare il giudizio finale alla recensione.