Demon Slayer: The Hinokami Chronicles recensione - Kimetsu no Yaiba diventa videogioco
Una lama poco affilata.
CyberConnect2 è un team di sviluppo che da qualche anno produce videogiochi ispirati ai manga e agli anime più apprezzati dagli appassionati e da chi ne fa incetta ormai quotidianamente.
Dopo Asura's Wrath, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm e la breve parentesi con Dragon Ball Z: Kakarot, al parco titoli dello studio nipponico si aggiunge anche Demon Slayer Kimetsu no Yaiba: The Hinokami Chronicles, un nuovo tie-in ispirato al manga di successo scritto e disegnato da Koyoharu Gotouge, la celeberrima autrice della serie anime presente attualmente in streaming su Netflix. Si tratta del primo videogioco in assoluto che ripercorre le avventure della prima stagione e del Treno Mugen, il film d'animazione uscito il luglio scorso anche in Italia.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, Demon Slayer tratta della storia di Tanjiro Kamado, un giovane montanaro che vive con sua madre e i suoi fratelli lontano dalla civiltà durante il Periodo Taishȏ, un momento storico che fece rifiorire il Giappone.
Tornato a casa dopo aver venduto del carbone, il giovane ritrova la sua famiglia barbaramente massacrata fatta eccezione per la sorella Nezuko, trasformata in demone da un misterioso nemico. Al contrario di questi esseri brutali e senza pietà, la ragazza ha conservato un briciolo di umanità che la spinge a proteggere il fratello da qualunque minaccia, anche dai demoni stessi.
Senza fare troppi spoiler che potrebbero rovinarvi l'esperienza di gioco e magari anche il manga, sappiate soltanto che Demon Slayer ha una trama avvincente e godibile, una leale riproposizione in videogioco dell'opera originale, una storia che in terra giapponese si è rapidamente imposta nelle principali classifiche di preferenza stilate dagli utenti e dagli editori.Accedendo infatti alla modalità storia, riviviamo i momenti più iconici della serie attraverso dei combattimenti e delle cutscene, che sblocchiamo man mano che avanziamo nel gioco. Selezionandole dai vari rami che intrecciano l'esperienza, abbiamo vissuto la storia dall'addestramento di Tanjiro fino allo scontro decisivo con i primi nemici più potenti.
Comprendendo il prologo e la parte dedicata al Treno Mugen stiamo parlando di otto capitoli con evidenti carenze strutturali che non coinvolgono soltanto la parte ludica ma anche quella narrativa, spezzata da momenti di stanca che variano da scontri con la katana a minigiochi poco ispirati, oltre che da fasi esplorative in cui il personaggio utilizza l'olfatto per seguire l'odore dei demoni, proprio come avviene nel manga.
Nonostante la storia sia entusiasmante, il resto dell'esperienza segue un ritmo narrativo che non rende giustizia al mondo creato da Koyoharu Gotouge, proponendo un'avventura senza bivi e priva di mordente in un corridoio interminabile di accadimenti certamente fedeli alla natura dell'opera ma raccontati con troppa frettolosità.
Scordatevi un'esperienza longeva: la modalità storia si può concludere in una manciata di ore, a meno che non vogliate riscoprire l'intera trama attraverso i ricordi per sbloccare le ricompense, partecipando così a una serie di scontri contro avversari speciali che non aggiungono nulla di particolare all'esperienza. In quel caso la longevità si attesta sulle otto ore, davvero poche considerata la vastità del materiale originale.
È una pessima notizia per chiunque sperava di trovarsi di fronte un lavoro che trattasse tutti gli avvenimenti con la giusta dose di varietà. Giunti al sesto e al settimo capitolo, per staccare la spina, ci siamo dedicati ad alcuni minigiochi che abbiamo comunque completato in poco tempo.
Demon Slayer è un picchiaduro tridimensionale con un sistema di combattimento ben costruito, seppure sia semplificato per essere accessibile anche ai neofiti del genere. Dalla storia principale non aspettatevi qualcosa di sfavillante, al netto di una spettacolarità che intrattiene e diverte proprio perché tratta dal materiale originale. Potremo attaccare, schivare, utilizzare le abilità dei kata e scampare ai colpi nemici evitando i temibili attacchi demoniaci dei nostri avversari.
E come non citare i vari quicktime event che rendono i combattimenti ancora più incalzanti, come se fossimo proprio all'interno dell'anime? Sono gradevoli e divertenti, nonché belli da vedere. Il sistema di combattimento è ispirato direttamente alle animazioni della serie, e quando combineremo gli attacchi giusti sbloccheremo i ricordi estatici, che mostreranno il passato dei nostri personaggi.
Nel corso della modalità storia non utilizzeremo soltanto Tanjiro ma vestiremo i panni anche di Nezuko, Inosuke e Zenitsu Agatsuma, che sbloccheremo subito dopo la conclusione di ogni capitolo, anche se il roster sarà formato soltanto da diciotto personaggi tra i quali non saranno presenti i demoni. CyberConnect2 ha inserito nel cast anche le versioni con le skin della "Kimetsu Academy", lo spin-off in cui i personaggi sono degli studenti di un liceo giapponese, ma non siamo certi che ciò basti per aumentare l'appeal del pacchetto.
Sfortunatamente, l'esplorazione risulta debole e poco ispirata. Ci siamo mossi in mappe piccole raccogliendo i Punti Kimetsu e i frammenti di ricordi, utili per acquisire vari oggetti da collezione nel menù principale. Le critiche più severe vanno rivolte alla scarsa interattività ambientale, al fatto che si vada da un punto all'altro e non si faccia nient'altro che questo per la maggior parte del tempo senza trovare un reale elemento di coinvolgimento se non nelle sezioni dedicate alle cutscene.
La parte nevralgica dell'esperienza è la modalità scontro. Ciascun personaggio avrà delle combo leggere, degli attacchi speciali, le prese e delle tecniche finali anche nel multiplayer. Riempiendo la barra dell'impeto, potremo infine potenziare gli attacchi e la velocità, servendoci del furore per aumentare il potere dei personaggi.
Al netto delle criticità strutturali, Demon Slayer Kimetsu no Yaiba: The Hinokami Chronicles è in realtà un vero piacere per gli occhi. Complice una direzione artistica affascinante, abbiamo visitato i luoghi iconici del manga e dell'anime come il monte Natagumo, il quartiere Asakusa e l'affascinante Villa delle Farfalle, luogo in cui i nostri eroi si sono rifocillati.
Abbiamo giocato Demon Slayer Kimetus no Yaiba: The Hinokami Chronicles su PlayStation 4 scoprendo che il titolo, vittima di qualche compenetrazione, gira a trenta fotogrammi al secondo. Non abbiamo riscontrato alcun bug, se non qualche scatto della CGI durante i momenti più concitati, ma questa è una tradizione tipica nel portfolio dello sviluppatore.
In definitiva, CyberConnect2 ha limitato in gran parte un titolo che avrebbe meritato maggiore fortuna e più cura, considerato il materiale da cui attingere. Il prezzo di lancio è fissato a 69,99 euro, un valore di mercato decisamente troppo alto per una produzione povera di contenuti su cui al contempo aleggia un certo alone di mistero a causa delle poche certezze sui DLC e gli aggiornamenti futuri, attualmente necessari per offrire agli appassionati e ai neofiti un'esperienza meglio definita. Ma se siete in cerca di un puro e semplice videogioco che metta in scena Demon Slayer, The Hinokami Chronicles potrebbe fare per voi.