Destiny 2 beta - prova
Prove tecniche di trasmissione.
Dopo aver assistito al lancio mondiale, abbiamo atteso con trepidazione l'arrivo della Closed Beta di Destiny 2, se non altro per provare con calma tutto quello che era presente a Los Angeles ormai diverse settimane or sono. Questo perché, a conti fatti, quello che abbiamo avuto modo di giocare durante la première è esattamente quello che aspetta tutti coloro che hanno prenotato il gioco e che in queste ore stanno affollando i server curiosi di provare tutte le novità.
Bungie ha messo, infatti, a disposizione la prima missione della campagna, quella che vede il nuovo terribile nemico imbrigliare il potere del Viaggiatore, un Assalto e due modalità competitive per il Crogiolo. Un quantitativo di contenuti più che discreto per essere una Beta, ma che potrebbe scontentare i veterani del primo capitolo, dato che in occasione dell'uscita di Destiny avevamo avuto a disposizione una buona parte della campagna.
In questo caso, invece, lo sviluppatore di Seattle ci dà modo di saggiare le novità, senza svelare troppi dettagli che potrebbero rovinare un po' l'attesa. Ci sono bastate, comunque, queste poche ore per cominciare a comprendere meglio i punti sui quali Bungie ha insistito di più, così da rendere Destiny 2 tutto quello che il capostipite non è riuscito ad essere.
Per esempio, la missione Ritorno a Casa è incredibilmente densa di narrativa, soprattutto se confrontata con quanto visto in passato. Non solo si nota l'abbondanza di filmati in computer grafica, ottimamente doppiati in italiano, ma la storia si sviluppa anche durante la missione stessa e non solamente attraverso l'infinito chiacchiericcio del nostro spettro.
Saltuariamente, infatti, abbiamo assistito a momenti piuttosto spettacolari nei quali alcuni dei personaggi più celebri della Torre mettono in mostra i loro devastanti poteri. Va bene che questi momenti sono sempre uguali, ma osservare Ikora, Cayde-6 e Zavala non solo utilizzare le nostre stesse abilità, ma farlo con una magnitudo decisamente superiore è esaltante e finalmente in grado di dare maggiore spessore a personaggi così centrali nell'universo creato da Bungie, ma sempre eccessivamente passivi.
Passano, invece, pochi minuti di Destiny 2 e li vedremo urlare, muoversi e persino combattere. Ci siamo riparati sotto la solida bolla di Zavala e siamo stati salvati dai proiettili d'oro di Cayde-6. Tutto bellissimo, non fosse che il luogo più sacro del primo capitolo, la Torre, è crollata sotto il massiccio assalto della Legione Rossa guidata dal massiccio Ghaul.
Come se questo non bastasse, i feroci Cabal hanno anche imbrigliato il potere del Viaggiatore, in modo da utilizzarlo per i loro sordidi scopi. La missione, in verità piuttosto standard, non fosse per la grafica potenziata e la possibilità di incontrare giocatori sconosciuti anche durante lo svolgimento della stessa, si chiude proprio all'apice della drammaticità, quando il nostro alter ego viene privato della sua luce e dunque dei suoi poteri. Come potremo fare dunque senza queste abilità? Dovremo giocare senza le peculiarità che differenziano le tre classi?
Difficilmente sarà così, anche perché Bungie ha ristrutturato completamente la loro organizzazione e ha trovato diversi modi per renderle più particolari che in passato. Per esempio, un Titano potrà essere un Assaltatore o una Sentinella. La prima classe è piuttosto classica, grazie al Pugno della distruzione e ai bonus che si ottengono correndo. La seconda, invece, diventa una classe difensiva a tutto tondo. Può ancora fare la bolla, mantenendo premuti i tasti dorsali, può piazzare una barriera a terra, ma può anche concentrare il potere in un unico scudo capace di parare i colpi nemici, ma anche di abbattere chi si trova nei paraggi, con una sventagliata o con un lancio in stile frisbee. Esattamente come Capitan America.
Lo Stregone potrà lanciare delle feroci lame di fuoco sui malcapitati e mentre è in volo può anche schivare i colpi nemici. In alternativa può scatenare una vorace Bomba Nova, capace di inseguire i nemici. Il Cacciatore può essere un Pistolero, che con la sua Pistola d'oro può sparare fino a sei colpi in rapidissima successione o un Fulminatore, capace di elettrificare i nemici con il suo bastone e le sue schivate.
Questa nuova struttura, più la nuova organizzazione delle armi, sono le novità più evidenti di questo secondo capitolo. Le armi, adesso, sono suddivise a seconda dei proiettili utilizzati. Questo vuol dire che si potranno equipaggiare due tipi di fucile automatico contemporaneamente, uno che utilizza proiettili cinetici e l'altro con poteri energetici. La terza categoria è destinata alle armi distruttive, come i fucili a pompa e i lanciarazzi, utilizzabili solo in determinate circostanze. Ognuna di queste bocche da fuoco possiede degli slot per le modifiche, che sarà interessante vedere come saranno sfruttati.
Questo cambiamento va ad influenzare pesantemente sia i combattimenti contro i boss élite del PvE, dato che non sarà quasi più possibile prevedere strategie basate sul cecchinaggio o il bombardamento con i razzi, ma soprattutto nel PvP, dove si sarà costretti prevalentemente ad utilizzare le armi standard durante gli scontri, limitando enormemente l'abuso di fucili di precisione e pompa.
L'Assalto Spirale invertito non ha sorpreso particolarmente per i suoi contenuti, essendo piuttosto standard nel suo sviluppo, con fasi di piattaforme che si alternavano ad altre di combattimento contro le solite truppe Vex, uno sguardo più approfondito va dato al Crogiolo, essendo questo molto cambiato. Innanzitutto ogni modalità è pensata per squadre di quattro elementi. In questo modo sia le mappe (dalle dimensioni contenute) sia il gameplay vertono su un sistema di gioco più compatto e veloce.
Se Controllo è piuttosto classico, Conto alla Rovescia metterà alla prova l'abilità cooperativa, dato che, in stile Counter-Strike, chiede ai due team di alternarsi tra fasi di attacco e difesa. In un caso si dovranno attivare dei detonatori, mentre nell'altro si dovrà impedire agli avversari di farlo. In entrambi i casi la squadra che vede morire tutti i suoi effettivi perde.
Sul bilanciamento delle armi o delle abilità di ogni classe non ci esprimiamo, in primis dato che è una beta ed è fatta anche per cercare di capire queste cose. Inoltre determinate dinamiche vanno studiate più approfonditamente piuttosto che solo per qualche giorno. Al momento abbiamo notato che la barra della super sale molto più lentamente che in passato, spingendo quindi i giocatori a razionare l'utilizzo di questo potere. Inoltre la scarsità di munizioni pesanti rende il loro possesso molto importante ai fini della partita e, anche in questo caso, l'utilizzo dei proiettili importante.
Per il resto, almeno da quanto visto finora, Destiny 2 trasmette un senso di familiarità. Tutto è lì dove dovrebbe essere, sicuramente più bello da vedere, più semplice da utilizzare e meglio programmato, grazie all'integrazione dei clan o alla possibilità di saltare l'orbita. Ma al momento è innegabile che le vere novità, non la semplice riorganizzazione di armi e abilità, siano ancora da scoprire. Per i fan del primo capitolo potrebbe essere un bene, dato che tutto è come se lo ricordavano e le novità sono solo sotto la scocca del gioco e consentiranno a Bungie di modellare il suo gioco con più facilità e maggiore frequenza. Gli altri, però, potrebbero non trovare nuovi stimoli per intraprendere questa avventura. Almeno se non consideriamo l'intera lista degli amici impiegata in attività di gioco.