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Destiny 2 - prova

Siamo volati fino a Seattle per pattugliare l'European Dead Zone.

Non sarà facile concludere l'articolo che mi sto apprestando a scrivere. Prima di partire, infatti, m'immaginavo che sarei tornato da Bellevue, a pochi chilometri da Seattle, con una corposa anteprima di Destiny 2. Bungie però ha deciso che ora mi sarà possibile parlarvi solo della EDZ, ossia la European Dead Zone, rimandando la trattazione di tutto il resto a una seconda anteprima fissata il 5 settembre, col gioco in uscita il giorno successivo.

Per oggi, dunque, posso parlarvi solo della prima area di pattuglia che incontreremo nel corso del gioco. L'ambientazione è caratterizzata da foreste di alberi che circondano abitazioni con insegne in tedesco che portano gli inevitabili segni della guerra, e un hub centrale situato in una chiesa fatiscente in cui troveremo Devrim Kay, l'NPC che coordina la operazioni dell'Avanguardia.

Caratterizzato da un forte accento inglese, che è tutto da vedere come verrà trasposto nella localizzazione in Italiano, Devrim ci affiderà inizialmente una missione relativa alla trama, superata la quale però si sbloccheranno le prime attività della EDZ. Attività che ci siamo fatti a piedi, in quanto nel gioco saremo privati dei nostri Astori fino alla conclusione della storia di Destiny 2.

Un espediente, questo, che molti MMO hanno attuato in passato per varie ragioni: restituici una sensazione di maggiore estensione delle ambientazioni, che altrimenti attraverseremmo più velocemente in sella alla mount di turno; costringerci a esplorare in modo più accurato le varie zone, che anche in questo caso vedremmo altrimenti scorrere velocemente sotto i nostri piedi; la terza, più scaltra e che nessuno ammetterà mai pubblicamente, è aumentare artificiosamente la longevità del gioco nelle sue fasi iniziali.

La nostra videoanteprima della European Dead Zone di Destiny 2.Guarda su YouTube

Pur comprendendo quindi le ragioni dietro a questa scelta, devo ammettere di aver visto con un certo fastidio alcuni miei colleghi passarmi sulle orecchie a bordo dei loro Astori, che se si è fortunati possono essere vinti casualmente prima della conclusione della trama in un modo e grazie a un NPC del quale purtroppo non posso parlarvi.

Anche i meno fortunati come me, però, potranno sfruttare le cosiddette 'landing zone', ossia delle zone di fast travel per permettere spostamenti istantanei da una parte all'altra della mappa. Mappa che superata la zona iniziale è capace di cambiare passo come quando si arriva in prossimità dell'avamposto dei Cabal, o ci si inoltre sotto terra facendo strage di Caduti.

Il che è un bene, perché per quanto la direzione artistica di Bungie si sia sforzata di dare una personalità alla EDZ, la parte iniziale inevitabilmente richiama alla memoria tutti i giochi ambientati nella Seconda Guerra Mondiale. Le case squarciate dal conflitto però lasciano presto spazio a boschi incontaminati, abbelliti da suggestive nebbie volumetriche utili a mostrare i progressi di Destiny 2 sotto il punto di vista grafico. Che non stupisce più come quattro anni fa, ma che mostra comunque un comparto estetico di tutto rispetto.

La prima domanda che alcuni di voi si porranno riguarderà inevitabilmente l'impostazione sandbox della EDZ e anche di Destiny 2. Ci troveremo di fronte a mappe ancora suddivise in canaloni che poi si allargano in aree più ampie, oppure assisteremo a quella svolta sandbox tanto attesa? Ebbene, anche in questo caso Bungie c'impone il silenzio stampa, motivandolo col fatto che le varie zone di Destiny 2 subiranno dei cambiamenti importanti con la patch del day one, sulla base dei feedback ricavato dalle beta del gioco.

Le mount saranno disabilitate fino a quando non completeremo la campagna single player. Ciò non toglie, però, che si possono guidare i veicoli rubati ai nostri nemici. E se si è fortunati...

Non resta allora che passare a quella che sarà probabilmente la vostra seconda domanda, ossia i Lost Sector. Chi ha giocato al primo Destiny ricorderà infatti che le attività di pattuglia non brillavano certo per varietà, ed ecco perché Bungie si è sforzata con Destiny 2 di aggiungere carne al fuoco.

I succitati Lost Sector rientrano in questa politica di ampliamento delle attività a disposizioni e la prima cosa da notare è che sono tutti indicati sulla mappa sin dall'inizio. Il gusto della scoperta, dunque, si riduce nel trovare l'ingresso, che in alcuni casi può anche essere difficile da trovare. Sia chiaro, non stiamo parlando di nulla che metterà in difficoltà l'appassionato di Destiny, abituato di suo a passare la mappa al setaccio cercando gli Spettri nascosti (a proposito, non ne abbiamo trovato neanche uno), ma il rischio di passarci a fianco senza accorgersene è tangibile.

Una volta trovata l'entrata e scesi qualche metro nel sottosuolo, apparirà sullo schermo una scritta che c'informerà della scoperta del nuovo Lost Sector. Da quel momento in poi ci troveremo ad affrontare orde di nemici all'interno di ambientazioni ben curate dal punto di vista estetico, ma piuttosto anguste. Immancabilmente, superate le prime resistenze s'incontra il mini boss di turno, ossia un'unità speciale dei Cabal o dei Caduti con armatura rinforzata e un buon numero di punti vita. Ripulita la zona, si può comodamente aprire uno scrigno che ci regala armi o parti di armatura, e monete (che vi spiegherò di qui a poco).

La durata media di un Lost Sector s'aggira attorno ai 5 minuti di giocato, e la difficoltà è tarata per permettere di affrontarlo in solitaria. Per quanto sparsi nella mappa ce ne siano un bel po', è chiaro che siamo di fronte a un'innovazione non certo rivoluzionaria ma comunque interessante, per variare le pattuglie.

La quiete dopo la tempesta. Preparatevi a sudare sette camicie in prossimità della base dei Cabal!

La terza novità su cui soffermarsi, e non necessariamente in ordine d'importanza, sono le Avventure. Chiaramente indicate sulla mappa, e accessibili grazie alle sonde sparse per la mappa (simili a quelle da cui si prendono le pattuglie nel primo Destiny, per intendersi), le 'Adventures', come le chiamano qui negli USA, sono delle quest piuttosto articolate che conferiscono una piacevole varietà all'impianto narrativo del gioco.

Della durata media di un quarto d'ora (circa), permettono di portare avanti rami paralleli della sceneggiatura scoprendo ulteriori dettagli dei protagonisti e dando più spessore al lore del gioco. La ricompensa finale, oltre ai soliti oggetti, è anche un punto abilità da spendersi nel potenziamento delle sottoclassi (e delle quali, anche in questo caso, non ci è permesso parlare in questo articolo).

Parlavamo prima delle monete: ebbene, esse fungono da valuta di scambio per aumentare la propria reputazione con Devrim Kay. Il quale, peraltro, accetta volentieri anche altre risorse raccoglibili in giro per la mappa. Il sistema grazie al quale darle dentro è senz'altro più snello che in precedenza, visto che qualora se ne abbiano abbastanza per compiere un 'giro' di reputazione, basterà premere il tasto una volta sola perché ciò accada. E quando succederà, verremo premiati con un oggetto viola casuale di punti luce ogni volta crescenti, che soprattutto nella fasi iniziali ci sembrerà oro colato.

Le monete necessarie a salire di reputazione saranno però reperibili anche in un altro modo, ossia grazie a quelli che Bungie chiama 'high value target'. Sparsi per la EDZ abbiamo infatti trovato nemici di alto livello, corazzati e armati fino ai denti, abbattibili in solo non senza qualche morte di troppo, soprattutto se vestiti di blu e con qualche viola come il sottoscritto dopo due giorni di gioco. Sconfiggendo questi avversari apparirà ai loro piedi una cassa che ci ricompenserà con armi e parti di armatura, e con le succitate monete.

Devrim Kay è l'NPC a capo della EDZ. Ci assegnerà missioni e ci ricompenserà con della reputazione ogni volta che gli porteremo le monete, che saranno raccoglibili nei modi che descriviamo nell'articolo.

Lo stesso loot lo si otterrà anche con gli eventi pubblici, che potranno essere 'regolari' od 'eroici', e che sono nuovi rispetto a quelli del passato (anche se più avanti... no, non ve lo posso dire). Alcuni di essi sono completabili in solo, altri invece metteranno a dura prova anche team di tre persone, fermo restando il fatto che (lo ricordo) il nostro equipaggiamento era ancora allo stato embrionale.

Se però siete sfortunati, può essere che mentre state combattendo veniate aggrediti da altri nemici posti nelle vicinanze. E se vi dice proprio male, come m'è accaduto in un paio di occasione, può essere che s'unisca alla festa anche un high value target che passa di lì per caso. Destiny 2, nelle sue fasi di pattuglia, può essere davvero caotico e dobbiamo ancora decidere se ciò sia un bene o un male.

Le orde di nemici che ci si riversano addosso durante gli eventi pubblici sono anche un ottimo modo per ammirare le nuove unità create da Bungie per Destiny 2, o per osservare il leggero restyiling cui sono state soggette quelle preesistenti. Con l'eccezione dei War Hound dei Cabal, dei cagnacci molto aggressivi che impareremo a conoscere molto presto, i nuovi avversari di Destiny 2 si combattono sostanzialmente come i precedenti, le cui animazioni sono rimaste immutate con l'eccezione dei Vandali dei Caduti, che ora possono correre velocemente sulle quattro zampe diventando così piuttosto difficili da colpire.

Alcuni Centurioni dei Cabal decolleranno da terra e ci arriveranno velocemente a corto raggio per colpirci in corpo a corpo, mentre altri avversari saranno in grado di sparare granate capaci di rallentare il tempo, un po' come le mine dei Caduti nella Prigione degli Anziani. Non si tratta di nulla che possa sorprendere un Guardiano esperto con centinaia di ore gioco alle spalle, ma è pur sempre quel qualcosa in più che male non fa.

Un esempio di ingresso di un Lost Sector. Fortunatamente non tutti sono così difficili da trovare...

Tornando a parlare (ancora) delle monete, un altro modo per raccoglierle sarà aprire le numerose casse sparse per la mappa, alcune delle quale posizionate nei soliti luoghi impensabili. In nostro soccorso arriverà però Cayde-6, che a un certo punto inizierà a regalarci un consumabile, della durata di 4 ore, che in cambio di un congruo quantitativo di Lumen ci aiuterà a trovarle. Ma in nostro soccorso potranno venirci anche gli spettri, il cui involucro può avere un perk che visualizza le casse entro un raggio di 30 metri.

In conclusione, le cose da fare nelle aree di pattuglie non mancano certo, e sotto questo punto di vista il gioco ha compiuto un bel passo avanti rispetto al passato. Le attività sono molte, le ricompense sono numerose (anche se inevitabilmente più avanti si finirà con lo shardarle o infonderle nelle esotiche) e si entra molto velocemente in quel mood tipico di Destiny 2 in cui si farma come coreani quasi senza accorgersene.

Occhi puntati allora al prossimo 5 settembre, quando potremo parlare senza più vincoli di ciò che abbiamo appena provato da Bungie e iniziare la nostra recensione che porterà inevitabilmente al voto di Destiny 2. Difficile sbilanciarsi ora sul voto finale, ma se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo dire che Bungie è sulla strada giusta.

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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Destiny 2

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC

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