Destiny 2: Stagione dei Perduti - recensione
Il ritorno di Mara Sov. E l'arrivo di un'ospite inattesa.
Proprio come successe lo scorso anno per la Stagione degli Arrivi, l'ultima prima dell'uscita dell'espansione successiva e l'inizio del nuovo anno, anche l'appena iniziata la Stagione dei Perduti è stata annunciata il giorno stesso dell'uscita, subito dopo la presentazione ufficiale de La Regina dei Sussurri, prossima avventura prevista però per febbraio 2022.
Il perché di tanta segretezza non è un mistero e non appena si comincia a giocare i contenuti stagionali, ci si rende conto che Bungie effettivamente ha fatto bene a non presentarla anticipatamente, facendo coincidere la breve introduzione col reveal del capitolo successivo. Se non che, pochi minuti dopo l'inizio, il giocatore si trova confuso perché messo davanti a una situazione che contrasta con quello che dovrebbe succedere in futuro.
Per farla breve, durante la cinematica d'inizio stagione apprendiamo che l'Osiride con cui abbiamo interagito nell'ultimo periodo, lo stesso che si era defilato al termine della Stagione del Tecnosimbionte e che in generale aveva da tempo un comportamento sospetto, non è in realtà il celebre Guardiano.
Dietro il suo aspetto si è nascosta per tutto questo tempo Savathun, proprio la stessa divinità dell'alveare che teoricamente rappresenterà il nemico principale nel DLC a lei dedicato che, a quanto pare, per paura della sorella Xivu Arath ha chiesto aiuto a Mara Sov, sorella di Uldren e regina degli Insonni scomparsa ormai cinque anni fa.
Sapevamo che quest'ultima era ancora viva grazie agli incontri segreti avvenuti ne I Rinnegati, ma non sapevamo quando sarebbe tornata e, a conti fatti, quale momento migliore se non proprio questo? Se un suo ritorno però lo si poteva anche prevedere, chi mai avrebbe immaginato di dover aiutare la creatura dell'alveare? Mara Sov è stata molto chiara: non ci si deve fidare. È lecito dunque aspettarci una qualche forma di tradimento o l'ennesimo tentativo di manipolazione da parte di Savathun.
In ogni caso, al netto di una scelta insolita, la stagione è ancora lunga e bisogna ammettere che Bungie sia migliorata parecchio nel raccontare storie su lunghi archi temporali. Le ultime stagioni sono state avvincenti e sono riuscite a mantenere elevata la curiosità come mai prima d'ora, anche al di fuori delle grosse espansioni. Siamo dunque fiduciosi che Bungie saprà preparare a dovere il terreno in tempo per il prossimo febbraio.
Parlando del gameplay, la Stagione dei Perduti introduce Allineamento Astrale, giocabile in sei giocatori con matchmaking abilitato, in cui i guardiani devono completare prima diversi obiettivi per caricare una barra di progresso e, successivamente, affrontare un boss all'interno del Pozzo Cieco.
Quest'attività andrà completata almeno una volta a settimana, al fine di poter accedere al Reame Infranto, costituito da tutta una serie di nuove aree nella ormai conosciuta dimensione oscura. Ai Guardiani spetterà il compito di salvare le Tecnidi di Mara Sov, e per riuscire nell'impresa bisognerà sostanzialmente difendere tre posizioni ben precise.
In aggiunta a ciò, in queste aree che si alterneranno settimanalmente saranno nascosti segreti nei posti più impensabili, utili a completare i rispettivi trionfi e puntare a un completamento del 100%. A dirla tutta questa caccia al segreto è uno degli aspetti che da sempre diverte e intrattiene maggiormente i giocatori e in cui, bisogna ammettere, Bungie si sia dimostrata molto capace.
Nonostante ci sia un buon equilibrio nelle attività stagionali, c'è un piccolo neo che non possiamo fare a meno di notare. Normalmente durante le stagioni esiste un così detto gameplay loop, ovvero una serie di step da completare per progredire. Solitamente consiste nell' ottenere risorse giocando l'attività stagionale e poi spenderle presso un vendor di riferimento per sbloccare potenziamenti e, in generale, avanzare nella stagione. Nella Stagione dei Perduti il gameplay loop è atipico.
La valuta stagionale è ottenibile completando qualsiasi attività, dal Crogiolo alle semplici uccisioni precise, e oltre a poterla spendere per sbloccare i potenziamenti presso la Bussola del Viaggiamondi, la si può utilizzare per aprire un ulteriore forziere al termine dell'Allineamento Astrale. Vien da sé che quest'attività, se non obbligatoria per poter accedere al Reame Infranto, in realtà non abbia una reale utilità. Nonostante il disorientamento dovuto a questa insolita dinamica, è la dimensione alternativa a suscitare maggiore interesse nei giocatori e questo probabilmente Bungie lo sapeva già, quindi va più che bene così.
Un'ultima nota positiva di questa stagione è il crossplay. Fu annunciato davvero tanto tempo fa, durante l'estate è stato testato e finalmente, quest'attesa funzionalità, è operativa. È comprensibile che tutt'ora ci siano i detrattori di questa feature, soprattutto chi teme di dover fronteggiare giocatori PC armato soltanto del gamepad, ma se ben implementata non ci dovrebbe essere alcun rischio ed è semplicemente il necessario passo in avanti che Destiny 2 doveva compiere per raggiungere la tanto ambita unità che racconta attraverso le sue storie.
L'incognita maggiore di questa stagione è naturalmente la sua durata. Normalmente hanno un ciclo vitale di circa tre mesi, ma con il rinvio già annunciato de La Regina dei Sussurri, sarà di ben sei. I contenuti chiaramente non sono stati pensati per durare così tanto e quasi certamente verso fine anno la stagione sarà ufficiosamente conclusa. Ci sarà poi un evento a pagamento per celebrare i trent'anni di Bungie, in cui farà il suo glorioso ritorno pure il temuto Gjallarhorn, ma non ci aspettiamo troppo.
Al netto di questo piccolo inconveniente, questo è il momento migliore per togliere la polvere al proprio Guardiano. La stagione dei Perduti sembra promettente e dà l'idea di essere un contenuto utile da giocare, dal punto di vista narrativo, per l'espansione che seguirà.
Se a questo aggiungiamo l'arrivo del crossplay e una Bungie che sta dimostrando finalmente costanza nel far evolvere e progredire il proprio mondo di gioco e i suoi personaggi, non ci sono davvero scuse per aspettare un minuto di più.