Destiny: finalmente abbiamo messo le mani sulla beta - prova
L'universo di Bungie si espande davanti ai nostri occhi.
Per tantissimo tempo abbiamo sentito parlare di Destiny senza aver mai avuto la possibilità di mettere le mani sull'attesissimo ritorno sulle scene di Bungie dopo la sua separazione da Microsoft.
Ora, nel giro di poche settimane, abbiamo avuto modo di esplorare l'universo di Destiny in due occasioni ben distinte, che dovrebbero aiutare Activision e lo stesso sviluppatore di Bellevue ad arrivare pronti al lancio, ormai fissato per il prossimo 9 settembre.
Se l'Alpha, come dice lo stesso nome, era una scheggia profondamente incompleta e limitata dell'esperienza globale, grazie alla Beta abbiamo avuto la possibilità di capire meglio quello che ci aspetterà nei negozi questo autunno.
Innanzitutto la prima cosa che ci ha sorpreso è come Destiny sia un gioco al 100% di Bungie. Lo si capisce dalle musiche, dalla cura con la quale sono stati confezionati i filmati, ma lo si capisce principalmente con un pad in mano. Nonostante il DualShock 4 garantisca un feeling profondamente diverso da quello al quale gli utenti Xbox sono abituati da anni, si riconosce immediatamente il feeling delle armi, l'ampio respiro del level design, l'utilizzo dei mezzi e alcuni movimenti dei nemici, che si muovono, schivano e sparano in maniera molto simile a quelli visti in Halo.
Solo che in Destiny tutto ha un respiro più ampio, dato che la vostra avventura è stata inserita all'interno di un universo multigiocatore dinamico nel quale incrocerete amici e nemici provenienti dal resto del mondo. Durante quella che sembrava semplicemente una cooperativa a due giocatori (io e il prode Loffio contro l'Oscurità) ci siamo trovati improvvisamente all'interno di una sessione online più ampia, nella quale abbiamo collaborato con altri due beta tester pescati a caso della rete per difendere un artefatto abbandonato nelle steppe dell'Antica Russia.
"I nemici si muovono, schivano e sparano in maniera molto simile a quelli visti in Halo"
Una volta massacrati tutti i nemici, potrete scegliere se proseguire assieme o dividervi, senza imposizioni da parte degli sviluppatori. Il sistema ci ha ricordato in qualche modo quello di Journey, gioco nel quale si incontravano casualmente altri giocatori con i quali si poteva, volendo, collaborare per un po' in modo da scacciare momentaneamente la solitudine e la desolazione di quel solitario viaggio all'interno di lande abbandonate.
La commistione tra gioco in single player (al massimo cooperativo) e multiplayer funziona molto bene e dà a Destiny una dimensione aggiuntiva rispetto a quella di Borderlands, per esempio. Andando sulla Torre, infatti, potrete commerciare non solo con i personaggi non giocanti creati da Bungie, ma potrete incrociare altri giocatori con i quali scambiare informazioni, parlare, interagire e magari stringere amicizia e andare in missione insieme.
Al momento questa cittadella sembra un po' vuota e spoglia, ma siamo sicuri che Bungie stia tenendo nascoste diverse sezioni della Torre per il gioco finale. Siamo soprattutto convinti che quando Destiny andrà a pieno regime ci saranno molti più giocatori a popolare le sue strade e a dare alla Torre quell'aspetto da porto spaziale, alla Mos Eisley tanto per intenderci, che probabilmente è nelle intenzioni degli sviluppatori.
Sorprendentemente, però, non sarà questo il vero hub del gioco. Ogni vostra mossa, infatti, verrà decisa dalla navicella spaziale che orbiterà tra la Luna, la Terra e il Viaggiatore dalla quale potrete selezionare se gettarvi in una missione della storia, andare a cercar rogne in un'arena multigiocatore, controllare l'equipaggiamento o andare a commerciare sull'avamposto terrestre.
"Ogni vostra azione partirà dalla navicella spaziale orbitante tra la Luna, la Terra e il Viaggiatore"
Al momento sono disponibili una mezza dozzina di missioni della storia, una missione d'Assalto disponibile solo per gli utenti PS Plus e un paio di mappe competitive, da affrontare in una variante di Re della Collina.
Le maggiori rifiniture rispetto all'Alpha si notano maggiormente, com'è ovvio che sia, nella storia. Bungie ha arricchito le scene di intermezzo con diversi filmati e tante linee di dialogo che cominciano a diradare un po' il mistero che avvolge la trama di Destiny.
Avrete modo di giocare a quello che sarà, con ogni probabilità, l'inizio del gioco. Vestirete i panni di un Guardiano, uno degli speciali guerrieri che il Viaggiatore evoca per proteggersi dall'Oscurità. Il vostro passato sarà avvolto nel mistero, dato che sarà Spettro a risvegliarvi nelle steppe dell'Antica Russia e a indirizzarvi verso il vostro destino.
Questo inizio vi darà modo di modellare il vostro eroe in base alle vostre esigenze, scegliendone la classe iniziale e le fattezze. Come nei migliori MMO, però, questa caratterizzazione sarà destinata a subire dei cambiamenti velocemente, dato che basterà abbattere qualche nemico per salire di livello e cominciare ad accumulare crediti con i quali comprare nuove armi e nuovo equipaggiamento. Contemporaneamente crescerà anche l'esperienza, con la quale apprendere capacità come la possibilità di planare, la facoltà di scagliare un potentissimo globo di luce o di lanciare una granata vortice.
"Il mix tra tecnologia, misticismo e magia ricorda un po' Mass Effect"
Una delle peculiarità dei Guardiani, infatti è quella di poter manipolare la Luce, una sorta di magia che pervade l'universo di Destiny, sfruttata dagli sviluppatori per dare ai giocatori nuove sorprendenti capacità, oltre alle classiche classi e armi, grazie alle quali differenziare il proprio guerriero da quello degli altri.
Questo mix tra tecnologia, misticismo e magia ricorda un po' quello di Mass Effect. Questa sensazione è accentuata da quel senso di oppressione per un pericolo incombente che si percepisce in entrambi i giochi e che infittisce il mistero della trama.
Una volta scesi in missione, però, le radici di Bungie si fanno sentire tutte. Destiny è uno sparatutto in prima persona molto solido, con molti elementi in comune, come abbiamo già accennato, con Halo. Non ci saranno solo le armi, le postazioni fisse e i salti a ricordare il passato, ma anche la possibilità di inforcare una sorta di Speeder grazie al quale esplorare i livelli a bordo di un mezzo molto simile ai Ghost.
Non potendo strutturare il gioco in maniera lineare, gli sviluppatori si sono trovati costretti, perlomeno in queste prime fasi di gioco, a disegnare missioni a sé stanti piuttosto corte organizzate in modo che alla fine ci si trovi ad affrontare una sorta di boss o una fase di Orda piuttosto impegnativa per concludere il compito.
"Destiny dà il meglio di sé se giocato in cooperativa"
Se i rientri sono solitamente liberi per tutto il livello, in concomitanza con lo scontro finale non ci saranno più respawn e si potrà tornare in vita solo se soccorsi da un compagno. In caso contrario occorrerà rigiocare l'intera missione da capo o, se si è fortunati, ripartire da uno dei checkpoint posizionati dagli sviluppatori.
Grazie alla sua natura ibrida e sempre connessa, Destiny risulta sempre piacevole e spesso troverete qualcuno con il quale condividere gli scontri più impegnativi, ma di sicuro il prodotto di Bungie dà il meglio di sé se giocato in cooperativa.
Anche perché al momento, sorprendentemente, il Crogiolo, ovvero la sezione competitiva di Destiny, non riserva grosse soddisfazioni. Nonostante sia uno dei marchi di fabbrica dello sviluppatore di Bellevue, il Crogiolo non ci ha dato quelle sensazioni e quel divertimento che ci saremmo aspettati dai creatori di Halo. Le mappe infatti sono piuttosto anonime, e il sistema di bilanciamento dipende non solo dall'abilità dei vari giocatori ma anche dal livello dell'equipaggiamento e delle abilità sbloccate. Infine è piuttosto difficile riconoscere i propri compagni dai nemici e la modalità proposta è tutto fuorché originale.
Probabilmente è proprio questa parte quella che maggiormente beneficerà della Beta per smussare gli angoli e dare modo a Bungie di trovare i giusti accorgimenti e il bilanciamento per rendere l'esperienza all'altezza della fama dei ragazzi statunitensi.
"Level design azzeccato, linea dell'orizzonte ampissima e frame rate molto stabile, ma nessuna distruttibilità degli ambienti"
Prima di chiudere menzioniamo anche il debutto della companion app del gioco, grazie alla quale tenere sotto controllo i venditori della Torre, spulciare tra le diverse carte del Grimorio la storia del gioco, comunicare con i propri amici online e gestire il proprio guerriero.
Su PlayStation 4 Destiny si presenta in perfetta forma. Il gioco di Bungie riesce a mascherare l'ossatura in comune con PS3 e Xbox 360 in maniera magistrale, grazie ad un level design azzeccato, una linea dell'orizzonte ampissima e un frame rate molto stabile. Non è presente il minimo accenno di distruttibilità, parzialmente compensato da un sistema di illuminazione davvero piacevole e ben fatto, in grado di stupire in più di un'occasione.
La nostra esperienza con la Beta di Destiny non ha oltretutto avuto particolari problemi di stabilità e di collegamento con i server di gioco e la comunicazione e la connessione con gli altri giocatori è sempre stata affidabile e stabile.
Questo assaggio dell'universo di Bungie ci fa solamente immaginare quello che potremo trovare nel gioco completo. La struttura da MMO potrebbe, potenzialmente, dare agli sviluppatori la possibilità di creare un universo enorme, ricco di cose da fare e di potenzialità. Da questa prima prova la struttura sembra solidissima, arricchita oltretutto da livelli produttivi stellari, capaci di incollare il giocatore allo schermo spinto dalla curiosità di capire cosa si cela dietro la lotta tra Viaggiatore e Oscurità.
Se Bungie riuscirà a fornire sufficiente varietà nelle missioni e un Crogiolo all'altezza del suo passato ci potremo trovare di fronte a un serio pretendente per la palma di gioco dell'anno.
La Beta di Destiny è disponibile da ieri su PS4 e PS3, mentre arriverà su Xbox One e Xbox 360 il 23 luglio. I test si concluderanno, salvo nuove indicazioni, il 26 luglio. Il gioco arriverà nei negozi il 9 settembre.