Destiny: I Signori del Ferro. Largo al Crogiolo! - prova
La modalità Supremacy e altro ancora direttamente dalla nostra trasferta di Seattle.
Avendo rivoluzionato il multiplayer su console con Halo, era lecito aspettarsi da Bungie una carica innovativa diversa da quella mostrata col Crogiolo in Destiny. Come dicevamo ieri, però, lo sviluppatore di Seattle all'inizio non aveva ancora compreso pienamente che tipo di gioco si sarebbe trovata tra le mani e per questo motivo, dopo il lancio, ha dovuto lavorare sodo per dare a Destiny un'impronta ben specifica.
L'obiettivo di Bungie è dunque diventato molto diverso rispetto quello dei tempi di Halo. Il Crogiolo non è più una modalità con velleità da eSport, ma un qualcosa che riesce a mettere in competizione i giocatori offrendo loro un ambiente meno ostile del solito, nel quale le persone non vi urlano nelle orecchie dopo ogni minimo errore o disturbano la partita con strani rumori di sottofondo.
E nel tempo, attraverso diversi aggiornamenti in grado di migliorare il matchmaking e la qualità della connessione, alternando attività interessanti come Lo Stendardo di Ferro e le Prove di Osiride, e rimodulando il sistema di ricompense, questo obiettivo è stato centrato. È incredibile infatti vedere come la popolazione di Destiny si divida equamente tra le diverse attività proposte, ma soprattutto si sposti senza problemi da quelle PvE a quelle PvP e viceversa.
Il processo è stato lungo e ha richiesto a Bungie di abbandonare alcune delle sue convinzioni. Per esempio il gioco provò a proporre mappe vaste nelle quale combattere sui veicoli, ma poi lo sviluppatore americano ha deciso di concentrarsi maggiormente su arene più piccole e sul combattimento tra fanteria. D'altra parte i guardiani, grazie alle super o alla capacità di planare, possedevano già quei poteri speciali e quella potenza che in Halo gli Spartan ottenevano grazie ai veicoli.
Grazie però alle partite private, dal 20 settembre disponibili per tutti, anche per coloro che non hanno acquistato quest'ultima espansione, i giocatori potranno recuperare tutto ciò che è stato pubblicato finora, creando playlist con veicoli o all'interno di mappe un po' dimenticate dalle rotazioni pubbliche.
Ovviamente, si potrà sempre decidere di organizzare una partita nella nuova modalità introdotta da I Signori del Ferro: Supremacy. Tutti i fan di Call of Duty conosceranno Supremacy con il nome di Kill Confirmed, gli altri devono sapere che si tratta di una variante di Team Deathmatch nella quale dopo l'uccisione di un nemico per segnare un punto dovrete confermare la kill raccogliendo l'engramma che il guardiano lascerà sul punto di morte.
In questo modo non dovrete solo far stragi di nemici, ma dovrete sia giocare "in difesa" raccogliendo gli engrammi dei compagni, sia provare a segnare punti raccogliendo quelli nemici. Questo consente di essere utili ai fini della vittoria anche senza essere un fenomeno con le armi, visto che basterà dedicarsi alla raccolta degli engrammi abbandonati.
Questa modalità sarà anche la protagonista del prossimo Stendardo di Ferro. Bungie non ha voluto svelare tutte le novità che vedremo la prossima volta che Lord Saladin aprirà il torneo, ma assicura che ci saranno diverse sorprese. D'altro canto I Signori del Ferro è incentrato proprio sulla mitologia che circonda l'Iron Banner e per questo motivo sarebbe strano se lo sviluppatore non ne approfittasse per creare qualcosa di speciale. Di sicuro debutterà un nuovo set di armi e uno di armature, ma crediamo che l'evento sarà memorabile anche sotto altri punti di vista.
Durante il nostro viaggio presso Bungie abbiamo potuto giocare in due delle nuove mappe che saranno proposte, ovvero Skyline e The Last Exit. Skyline è un'arena ambientata su Marte e prende il nome dal fatto che è possibile scorgere il profilo della Città Sepolta da alcuni punti della mappa. È di medie dimensioni, con una parte esterna che circonda un edificio circolare al cui c'entro c'è un enorme ologramma del Pianeta Rosso.
La struttura è suddivisa in due piani, che si intersecano su percorsi tortuosi che non consentono linee di tiro particolarmente lunghe. The Last Exit è ambientata su Venere, è una mappa piccola, ricca di angoli ciechi, perfetta per gli scontri ravvicinati. È ambientata all'interno di una stazione della metropolitana nei pressi di Ishtar Sink, ma ha anche alcune parti all'esterno della stessa nelle quali le distanze sono un po' maggiori.
Dopo il brillante modo con il quale Ubisoft ha mescolato le fasi PvP con quelle PvE in The Division, ci siamo chiesti se anche Bungie avesse intenzione di tentare una strada similare. In Destiny tutto è diviso in maniera molto netta, sia sotto il profilo tecnico (lunghi caricamenti dividono le diverse attività), sia ludico, dato che le arene del Crogiolo sono separate dal resto della mappa. In The Division, invece, si passa in maniera piuttosto fluida dalle sezioni PvE a quelle PvP, consentendo quindi un'esperienza più continua e priva di strappi.
Introdurre queste cose in Destiny non è comunque semplice. Il problema, ci hanno risposto, è che al momento la struttura stessa del gioco non consente questo genere di cambiamento e un DLC o una patch non sarebbero in grado di modificare questo aspetto. In un futuro chissà, l'idea non dispiace agli sviluppatori ma al momento non ci sono piani ben definiti.
Una risposta similare l'abbiamo ricevuta per quanto riguarda una variante della Forgia. In altre parole con Halo, Bungie aveva introdotto una sorta di editor di livelli multigiocatore molto complesso ed amato, la Forgia appunto, con il quale i giocatori potevano sbizzarrirsi a creare nuove mappe mescolando i tanti elementi precostruiti. Col debutto dei match privati, dunque, sarebbe bello poter avere accesso su di uno strumento simile anche per il Crogiolo. Sfortunatamente al momento non c'è nulla di simile in lavorazione ma in futuro potrebbe essere che lo sviluppatore possa riproporre qualcosa di simile.
La vera novità de I Signori del Ferro, nel caso in cui siate dei frequentatori del Crogiolo, è il debutto di una nuova modalità, in grado di variare finalmente il ritmo e gli obiettivi delle playlist. Le nuove mappe, infatti, per quanto ben strutturate, non stravolgono quelli che sono i canoni dell'esperienza.
Forse avranno un maggiore impatto il ritorno del Gjallarhorn o di Aculeo, due delle armi più devastanti in PvP, oltre che di tutte le nuove armi che debutteranno con l'espansione e il successivo raid. Il fiore all'occhiello dovrebbe comunque essere il nuovo Iron Banner, che speriamo possa rinnovare una formula di gioco funzionale, ma statica da ormai troppi anni, soprattutto appoggiandosi narrativamente agli eventi che stanno succedendo nel resto della galassia di Destiny.
Domani sarà il turno delle pattuglie nelle Plaguelands, dello spazio sociale di Felwinter e della Forgia di Archon.
Per saperne di più, potete leggere la nostra anteprima del PVE di Destiny: I Signori del Ferro pubblicata ieri.