Destiny: I Signori del Ferro - recensione
Finalmente, il voto!
Dopo aver atteso con impazienza prima il raid e poi l'arrivo dello Stendardo di Ferro, ci sentiamo finalmente pronti per esprimere un giudizio completo su I Signori del Ferro, l'ultima espansione di Destiny. D'altra parte Bungie ci ha fatto attendere un po' di settimane prima di darci la possibilità di battere il nuovo raid Furia Meccanica e poi per testare il nuovo Stendardo di Ferro, solitamente un'attività "accessoria" all'esperienza di gioco ma in questo caso ricca di novità che ne cambiano sia la struttura, sia alcuni dettagli sul lore del gioco.
Dopo I Signori del Ferro ancora non sappiamo cosa avverrà, se occorrerà aspettare Destiny 2 senza grosse novità o se ci saranno ancora dei contenuti a raccordare i due giochi. La sensazione è che comunque l'esperienza di Destiny, per come la conosciamo, sia agli sgoccioli. Lo testimonia il fatto che Bungie abbia dovuto tagliare dallo sviluppo de I Signori del Ferro le console Xbox 360 e PlayStation 3, macchine che a detta sua non sono equipaggiate con un quantitativo di memoria tale da poter processare le nuove aggiunte di quest'espansione.
Non che Destiny: I Signori del Ferro stravolga qualcosa sotto il profilo tecnico o strutturale, visto che tutti i colli di bottiglia o le limitazioni della sua struttura rimangono invariati. Ma avrà senz'altro influito il fatto che circa il 90% degli utenti di Destiny siano già migrati su Xbox One e PS4, cosa che ha reso questa decisione meno difficile del previsto.
In Destiny: I Signori del Ferro la vostra missione sarà quella di aiutare Lord Saladin, l'ultimo Signore del Ferro, nonché patrono dello Stendardo di Ferro, a combattere il ritorno di S.I.V.A., una straordinaria tecnologia che inizialmente ha consentito all'uomo di conquistare lo spazio ma che successivamente è diventata senziente ed aggressiva. Per questo motivo i Signori del Ferro, fino a quel momento ritenuti gli invincibili difensori dell'Ultima Città, sono stati costretti a sacrificarsi per sigillarla al di fuori del Cosmodromo. Così almeno avevano creduto fino ad ora. Gruppi di Caduti, infatti, sembrano essere entrati in contatto con questa pericolosa tecnologia ottenendo nuovi strepitosi armamenti.
L'avventura vi porterà ad esplorare una nuova area ad est del Cosmodromo dominata dal Picco Felwinter, una nuova area sociale nella quale si ritroveranno i Signori del Ferro. Questa nuova area, chiamata le Terre Infette, ha una conformazione ad anello simile a quella di Venere e conterrà tra le viscere delle sue gallerie un complesso industriale, denominato la Forgia di Archon.
Questo luogo funzionerà in tutto e per tutto in maniera similare alla Corte di Oryx. Per attivare le sue sfide, infatti, dovrete consumare una chiave presso i suoi terminali per far partire una battaglia simile ad un evento pubblico, alla quale tutti coloro presenti sul server potranno partecipare. Perché farlo? Ovviamente per i ricchi drop che saranno lasciati dai nemici, tanto più preziosi in base alla rarità dell'oggetto consumato nei pressi della Forgia.
Per il resto la zona sembra piuttosto classica, ricca di nemici e di taglie delle Avanguardie, da completare per poter accedere ai nuovi equipaggiamenti venduti, così da arrivare al più presto a Luce 385, il valore massimo raggiungibile grazie a Destiny: I Signori del Ferro. Le Plaguelands nasconderanno però diversi segreti, come per esempio alcuni pezzi di un'arma che andrà trovata al termine della breve campagna principale, una scorciatoia che vi porterà al vecchio Cosmodromo in versione rivisitata o dei passaggi segreti da aprire utilizzando delle chiavi lasciate cadere dai nemici più aggressivi presenti in zona.
Dopo le prime due ore piuttosto lineari, nelle quali sbloccherete la nuova area sociale, il Picco di Felwinter, e un paio di missioni all'interno delle Terre Infette, coronate da un bel finale nel quale dovrete combattere tre avversari molto speciali brandendo delle splendide asce fiammeggianti, questo DLC finalmente si aprirà lasciandovi liberi di seguire le quest rimanenti e di scoprire tutte le novità nascoste tra le nevi delle Terre Infette.
Quello che apparentemente sembra un finale, infatti, in realtà è solo l'inizio dell'espansione. Per fortuna, dato che le missioni della storia principale vi faranno ripercorrere diverse zone del Cosmodromo o di Marte già abbondantemente visitate in passato.
Dopo l'epico filmato che finalmente spiega in maniera chiara la storia de I Signori del Ferro, avrete la possibilità di esplorare in lungo e in largo le Terre Infette e di scoprire come SIVA non sia stata fermata del tutto, dato la sua tecnologia minaccia di compromettere anche l'Alveare. In questo modo sarete spinti ad affrontare nuove missioni che espanderanno ulteriormente la storia e che vi chiederanno di esplorare alcune vecchie aree del Cosmodromo, di combattere in una mappa solitamente utilizzata nel Crogiolo o di provare la Forgia dell'Arconte, ovvero alcune delle novità contenute nella nuova espansione.
Solo al termine della campagna, dunque, imparerete a familiarizzare con le Terre Infette, quando starete cercando i pezzi del nuovo Gjallarhorn, o vorrete sboccare i nuovi assalti. La nuova area è piuttosto intricata e ricca di zone da scoprire. Per esempio nelle Terre Infette si nasconde un passaggio che vi consentirà di raggiungere una versione incattivita e innevata del classico Cosmodromo, dove trovare nuove sfide e nuovi nemici, oltre a qualche gustoso segreto come la versione esotica della prima arma che il gioco vi piazza in mano.
Durante le peregrinazioni potreste imbattervi in qualche nuova pattuglia, come la quarantena, che vi chiederà di resistere ad un'ondata di caduti infetti brandendo la meravigliosa ascia fiammeggiante dei Signori del Ferro, oltre che attivare qualche turno all'interno della Forgia dell'Arconte. Essendo il funzionamento della Forgia molto simile a quello della Corte di Oryx non siamo stati particolarmente colpiti dalla sua realizzazione, nondimeno resta uno dei metodi migliori per far salire velocemente la Luce del vostro guardiano, oltre che per passare qualche minuto d'intensa azione tra ondate di caduti infetti e inferociti.
Ai livelli di difficoltà superiori, poi, la sfida diventa più impegnativa, richiedendo perlomeno per le persone "normali" più di un fireteam in azione. Inoltre le Terre Infette saranno ricche di nuovi materiali e oggetti da raccogliere che serviranno per aprire passaggi bloccati da una griglia laser contenenti bauli speciali e persino qualche missione. Tra le chiavi che potrete droppare dai nemici più aggressivi ci saranno anche quelle capaci di aprire speciali bauli che si troveranno al termine degli assalti più complessi, bauli che conterranno pezzi di set d'armatura esclusivi di quello strike.
Non male come incentivo per spingervi a rigiocarli tutti più di una volta. L'offerta dei nuovi assalti è però più povera del previsto. L'unico nuovo strike vi chiederà di combattere contro un gigantesco nemico e il suo padrone. Il combattimento è piuttosto duro, essendo l'arena circolare priva di grandi spazi nei quali ripararsi, ma d'altra parte non siete alla ricerca di sfide impegnative?
Gli altri due assalti, uno dei quali è un'esclusiva PlayStation 4, ripropongono gli stessi livelli già affrontati in passato, arricchiti non solo da set di nuovi aggressivi nemici caduti vittima della tecnologia SIVA, ma anche da qualche cambiamento strutturale pensato appositamente per modificare, con le cattive, le vostre strategie standard. Per esempio ci saranno trappole dove prima vi nascondevate a cecchinare i nemici, torrette sopra il luogo nel quale vi fermavate a prendere fiato o semplicemente nemici più mobili al centro dello scontro, capaci di aggirarvi con maggiore facilità.
Questi cambiamenti, per quanto semplici, vi costringeranno a modificare pesantemente le vostre strategie. Avremmo preferito di gran lunga poter affrontare livelli completamenti nuovi ma dobbiamo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalle novità introdotte, in grado di mantenere elevata la sfida, oltre che di dare un sapore nuovo agli avversari di sempre.
Il livellamento della Luce e i drop sono stati resi più "democratici" in modo da consentire a tutti di salire, anche se lentamente, senza precludere a nessuno il raggiungimento del level cap. Sono stati posti due soft cap (350 e 365) a rallentare la salita, ma tutte le nuove attività vi elargiranno premi che miglioreranno costantemente il vostro equipaggiamento. Debutterà anche un nuovo libro delle imprese che legherà diverse vostre azioni a ricompense più o meno succulente, così da dare un'ulteriore incentivo ad esplorare tutta le attività stipate in questa espansione.
Esteticamente le Terre Infette non si discosterebbero molto dal resto delle ambientazioni sulla Terra, non fosse per la candida neve che ne ricopre il suolo e per i classici Caduti che saranno armati ed equipaggiati fino ai denti grazie alla tecnologia S.I.V.A.
Il Picco Felwinter, al momento, appare un po' spoglio e privo di grande interesse, dato che contiene semplicemente Lord Saladin e Shiro-4 come personaggi originali legati alla trama de I Signori del Ferro, oltre che i classici servizi di ogni zona sociale, come il criptarca o l'agente delle taglie.
Durante lo Stendardo di Ferro si aprirà una nuova area, la stazione della funicolare, tanto per intenderci, enorme, apparentemente vuota tranne che per il classico altare dell'Iron Banner dominato però da una nuova presenza, Lady Efrideet, che con Saladin Impegnato a combattere la S.I.V.A. terrà conto dei vostri progressi sulle arene PvP.
Al debutto ha sfoggiato nuove regole di ingaggio. Innanzitutto ci si confronta nella nuova modalità Supremazia. Poi è cambiato il sistema di taglie, dato che saranno queste a regalarvi direttamente il nuovo equipaggiamento, basato su quella che è il vostro livello luce attuale. Le armi e gli oggetti venduti dalla Lady, infatti, saranno tutti con luce 350. Queste taglie, però, saranno uniche e dovranno bastarvi per tutta la durata dell'attività, garantendovi "solo" quei drop.
Per fortuna salendo di livello si otterranno altri oggetti e soprattutto le partite saranno piuttosto generose di drop e per questo motivo è consigliabile frequentare le arene delle stendardo con assiduità. Il Picco di Felwinter è comunque enorme e nasconde qualche segreto, non sempre facilmente accessibile.
Un'altra cosa che accomuna il Re dei Corrotti e I Signori del Ferro è stata la mancanza al lancio del Raid. Furia Meccanica, questo il suo nome, è disponibile adesso in modalità "Normal" e tra qualche settimana arriverà nella sua versione "Hard". Anche la sua struttura ricorda quella de La Caduta di un Re, con l'alternarsi di fasi nelle quali si combatte un enorme boss e altre di raccordo con piattarfome che potrebbero nascondere anche in questo caso diversi segreti.
Le meccaniche di gioco sono piuttosto valide e divertenti, dato che richiedono la collaborazione di una squadra piuttosto affiata per essere completate o per comunicare quello che sta succedendo o dove rifugiarsi per proteggersi da attacchi ad area.
Una novità in grado, anche in questo caso, di facilitare il livellamento verso l'alto è il fatto che i nemici "normali" non solo i boss, lasceranno dietro di sé engrammi di ogni genere rendendo quindi anche le prime fasi dell'incursione produttive per rafforzare la vostra luce.
Il modello preso ad esempio è, ancora una volta quello della Caduta di Oryx, e lo si capisce anche nell'esplosione dei contenuti su più settimane, dato che è già previsto il ritorno delle gare degli Astori o del Festival delle Anime.
Non mancheranno nemmeno novità per quanto riguarda le Prove di Osiride, perlomeno sotto il profilo degli armamenti. Destiny: I Signori del Ferro, dunque, non si concentra solamente sui contenuti PvE, ma apporta anche grandi cambiamenti sotto il profilo PvP. Negli scorsi giorni abbiamo già potuto sperimentare i match privati, giunti gratuitamente per tutti tramite aggiornamento.
Con l'espansione, invece, debutterà una nuova modalità, chiamata Supremazia, e quattro nuove mappe. La modalità di gioco è una riproposizione di Kill Confirmed di Call of Duty, nella quale dopo un'uccisione dovrete raccogliere l'engramma lasciato cadere dalla vittima per segnare un punto per la vostra squadra (nel caso in cui si tratti di un nemico) o per evitare che la squadra avversaria segni (nel caso in cui sia un compagno). In CoD tale modalità funziona piuttosto bene perché aggiunge un certo grado di strategia ai classici deathmatch, dato che ci si potrebbe specializzare nel sopravvivere e raccogliere semplicemente gli engrammi sul terreno. Anche in Destiny questo modalità si conferma di qualità, proponendo una formula piuttosto semplice e lineare, lontana anni luce dalla tradizione di Bungie ma divertente e che ben si sposa con l'evoluzione che il gioco ha avuto negli anni.
Anche le mappe abbracciano la nuova filosofia di Destiny, proponendo arene piuttosto ristrette nelle quali esibirsi in salti chilometrici e letali. Il ritmo sarà sempre frenetico e le nuove arene non imporranno un differente approccio al gameplay, ma si adatteranno ad esso.
Il loro design è comunque piuttosto gradevole e garantiranno una sfida piuttosto diversa tra di loro.
Ci sarà quella circolare che concentra la suo interno i combattimenti e quella con ampi spazi vuoti che vi richiederà di balzare da una piattaforma all'altra per sorprendere i nemici.
È comunque positivo avere qualche novità nel PvP, così da mantenere sempre alta l'attenzione anche nei confronti di questa importante componente di Destiny. L'unico appunto lo si potrebbe fare sul numero di nuove arene proposte, ovvero la metà rispetto a quanto avuto con Il Re dei Corrotti.
Supremazia è una modalità che si sposa in maniera perfetta con il gameplay di Destiny e le mappe sono divertenti e ben studiate, ma si sa che siamo sempre alla ricerca di nuovi contenuti per il gioco di Bungie e avremmo preferito avere qualcosa di più.
Con I Signori del Ferro abbiamo capito che Bungie ha ormai metabolizzato la necessità di espandere con regolarità il suo ibrido MMO/shooter e ha trovato una formula con la quale ampliare l'universo di gioco e contemporaneamente tenere legati i giocatori diluendo i contenuti nel tempo.
I contenuti proposti sono di buon livello, come la breve ma intensa campagna, le nuove mappe PvP e un raid ben strutturato e divertente. Quello che si percepisce è una sorta di pilota automatico da parte dello sviluppatore di Bellevue, ormai capace di confezionare contenuti di livello per il suo gioco, ma (ci auguriamo) più concentrato sul futuro di Destiny che sul presente.
I fan di questo MMO/shooter non dovrebbero sfuggire questa espansione, forse non in grado di rivoluzionare l'esperienza come Il Re dei Corrotti, ma comunque capace di ridare un po' di respiro ad un gioco fermo da ormai troppo tempo. Un numero di mappe PvP più ridotte, la mancanza di novità per quanto riguarda le classi e stabilità sostanziale nella struttura del gioco, pongono però I Signori del Ferro un gradino sotto Oryx e la sua espansione.
Il DLC è infatti un buon modo per ammazzare il tempo nell'attesa di sapere quale destino attenderà i Guardiani di tutto il mondo, ma ancora insufficiente per soddisfare l'enorme fame di contenuti che da sempre attanaglia i tanti amanti di questo MMO/shooter.