Destiny, tutto ciò che dovete sapere
Facciamo il punto sul prossimo titolo Bungie prima degli annunci di domani.
Domani verrà tolto, almeno in parte, il velo su Destiny, il primo titolo Bungie dopo Halo, di cui fino ad oggi abbiamo avuto informazioni con il contagocce, e che promette di essere qualcosa di molto, molto grosso.
E mentre aspettiamo di saperne di più, proviamo a fare il punto della situazione, raccogliendo e analizzando indizi, fughe di notizie e speculazioni riguardanti uno dei titoli più attesi dell'anno.
Grazie a un documento sfuggito ad un'agenzia pubblicitaria, sappiamo che la storia del gioco si svolge settecento anni da ora, l'umanità è tutta raccolta all'interno delle mura di Last City, mentre un'astronave aliena grande come la Luna sorveglia tutto dall'orbita, come fosse l'ultimo baluardo di salvezza per la città.
La situazione si complica con l'immancabile arrivo di una razza di alieni intenzionati a distruggere tutto, ed è a questo punto che entriamo in gioco noi. La nostra missione sarà difendere la città, capire l'origine dei mostri e somministrargli un po' della loro stessa medicina.
Se la storia vi suona simile ad Halo, non vi state sbagliando più di tanto, è lo stesso commento fatto da un impiegato di Demonware, un'azienda di infrastrutture online che ha collaborato con Bungie per Destiny, e che per errore ha diffuso alcune notizie sul gioco.
Lo scorso agosto infatti Demonware ha visitato gli studi Bungie per parlare di questa infrastruttura, e l'impiegato ne ha parlato nel network interno dell'azienda, o almeno così credeva, e invece le sue parole sono rimaste per molto tempo visibili a chiunque cercasse su Google. Il risultato è che Destiny sembra una versione MMO di Halo.
"Eravamo un team di tre persone e non appena siamo entrati in una zona - si legge nella nota - c'erano altri giocatori che stavano eliminando i cattivi. È un gioco cooperativo, quindi li abbiamo aiutati, e poi siamo andati per la nostra strada. È stata un'esperienza molto divertente, ti fa sentire parte di un mondo più grande".
D'altronde, tornando al documento pubblicitario uscito per errore, vi possiamo leggere "Destiny aspira non solo a essere definito come un titolo innovativo, ma un marchio epico nel mondo dell'intrattenimento. L'ambizione è quella di creare un universo profondo, tangibile e con cui relazionarsi, come quello di Star Wars".
La nota dell'impiegato Demonware invece, si conclude con: "È ancora molto simile ad Halo".
"L'ambizione è quella di creare un universo profondo, come quello di Star Wars."
E proprio come Halo, Destiny potrebbe essere composto da almeno quattro titoli, visto che il contratto tra Bungie e Activision, firmato nel 2010 e venuto alla luce nella battaglia legale tra Activision e Infinity Ward, riporta il lancio di Destiny nell'autunno del 2013, con tre ulteriori giochi in uscita per il 2015, 2017 e 2019.
E per gli anni in cui non è previsto un capitolo della saga, il contratto parla anche di questo, fissando gli anni di release per gli eventuali DLC esattamente nel 2014, 2016, 2018 e 2020.
Tuttavia, Destiny dovrà vendere parecchio per diventare un titolo così longevo, visto che una clausola del contratto recita che Activision potrà cancellare il progetto se Destiny vende meno di 5 milioni di copie in sei mesi, quindi le aspettative sul titolo sono molto, molto alte.
Pur non sapendo quanto venderà possiamo speculare dov'è situata questa misteriosa Last City, e alcuni indizi la posizionano nella Filippine, per la precisione dove oggi troviamo la città di Puerto Princesa.
"Secondo alcuni indizi Last City si ispira a Puerto Princesa, una città delle Filippine."
Come si è arrivati a questa conclusione? Come sempre, raccogliendo le briciole lasciate da Bungie. Nell'Agosto 2011, in occasione del suo 20esimo anniversario, la società ha ringraziato i fan con un articolo in cui era contenuta un'immagine che, aumentandone l'illuminazione, mostrava una mappa stellare. Poco dopo, Bunge vendette alcune borse speciali piene di gadget di Halo, e mise in sette di esse un biglietto dorato su cui era riportata la stessa identica mappa.
Dopo alcuni raffronti, la mappa è risultata essere identica a quella di Puerto Princesa, altrimenti detta "La città più verde delle Filippine". Visto che difficilmente esistono le coincidenze quando si parla di Bungie (Destiny appare già nel 2009 in Halo 3: ODST), è molto probabile che Puerto Princesa sia Last City, o almeno sia la sua ispirazione più forte.
Dato il fortissimo legame che per anni ha visto protagonisti Bungie e Microsoft, in molti si sono chiesti se Destiny non sarebbe stato un'esclusiva Xbox, se non di questa, magari della prossima generazione.
"Il mondo di Destiny potrebbe essere spartito fra cinque fazioni"
Per rispondere a questa domanda possiamo fare nuovamente riferimento al contratto con Activision, secondo il quale il gioco dovrebbe essere inizialmente in esclusiva per Xbox 360 e per la console successiva, che nel contratto viene chiamata"Xbox 720", ma volendo le parti possono prendere in considerazione l'idea di far uscire il gioco su Playstation 3 in un secondo momento, nell'autunno 2014, in base al successo del gioco.
Dunque sappiamo che sarà online, sappiamo che probabilmente sarà simile ad Halo, almeno nei temi principali, e sappiamo che sarà un gioco cooperativo, ma cosa sarebbe un MMO senza fazioni? Ben poca cosa, e infatti in Destiny dovrebbe averne ben cinque.
Siamo sempre nel campo delle ipotesi, ma tempo fa Bungie ha registrato cinque marchi: Dead Orbit, FWC, New Monarchy, Osiris e Seven Seraphs; poco dopo alcuni membri dello staff sono stati visti in giro con delle magliette recanti dei logo mai visti.
A quel punto, legare i nomi ai loghi è stato un attimo, e anche se la presenza di queste fazioni nel gioco, e le reciproche interazioni, sono ancora tutte da verificare, sarebbe molto strano se Bungie avesse registrato questi marchi, mettendoli sulle magliette dei suoi impiegati, senza legarli in alcuna maniera all'importantissimo progetto che sta per lanciare, un progetto alla cui colonna sonora collabora gente del calibro di Paul McCartney.
"Il mondo di Destiny potrebbe essere spartito fra cinque fazioni"
Come se non bastasse, caso vuole che Puerto Princesa sia composta da cinque diverse culture, ossia Cuyonons, Tagbanwas, Palawanos, Molbogs e Batak, ognuna con le proprie regole, credenze e costumi.
Ovviamente, tutto ciò che vi abbiamo detto finora, anche se suffragato da fatti, rientra nel mondo delle speculazioni. Domani alle 19:00 fortunatamente ne sapremo di più, grazie al reportage del nostro Stefano Silvestri da Seattle, e alcuni degli spazi vuoti saranno finalmente riempiti.
Dopo di che non resterà che aspettare la Game Developer Conference di Marzo, quando il design director Joe Staten e l'art director Christopher Barrett parleranno del gioco, facendoci dare "un'occhiata al nuovo mondo che è stato creato".