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Deus Ex: Mankind Divided - prova

L'universo di Deus Ex si espande in nuove direzioni.

Londra - Deus Ex: Mankind Divided è forse uno dei progetti più ambiziosi di Square Enix, a sua volta è uno degli attori attualmente più attivi e vitali del mercato videoludico. Il gioco, in sviluppo presso Eidos Montreal per Xbox One, PC e PS4, non solo cercherà di espandere e migliorare l'ottimo mix tra gioco di ruolo e sparatutto visto in Human Revolution, ma proverà a espandere la serie in tante nuove direzioni, alcune ludiche come Deus Ex GO o Breach, altre transmediali, come una nuova serie di fumetti e di libri che cercheranno di travalicare i confini tracciati dai videogiochi per presentare nuove storie, nuovi personaggi e nuovi retroscena di questo affascinante universo.

Un universo che però sta rischiando di sfuggire dalle mani degli sviluppatori, dato che la realtà, da quando la serie è ripartita sotto l'egida di Square Enix, ha viaggiato più veloce della fantasia.

Il design delle ambientazioni è eccellente, nonostante sia decisamente più cupo che in passato. 2 A mitra spianato o di soppiatto? La scelta spetterà a voi.

"Quando dieci anni fa cominciammo a tratteggiare l'universo nel quale Adam si sarebbe mosso, la possibilità di avere arti artificiali era vera e propria fantascienza", ha confessato ai nostri microfoni il director Jean-François Dugas. "Solo che oggi ci sono atleti come Pistorius sono stati in grado di andare alle Olimpiadi, o c'è chi ha un handicap a una mano o una crisi da rigetto di un arto trapiantato, che preferisce sostituire la parte "danneggiata" con una artificiale. Beh, non è come nell'universo di Deus Ex, ma poco ci manca".

Il passo è talmente breve che Eidos Montreal è persino riuscita a creare, in collaborazione con Razer e Open Bionics, una riproduzione perfetta del braccio di Adam Jensen, in grado di muoversi autonomamente copiando i movimenti di una mano carpiti attraverso una semplice webcam.

Una visione, quella dei creativi canadesi, che dovrebbe spaventarci un po', dato che l'universo di Mankind Divided non è proprio rose e fiori. Sono passati due anni dalla fine di Human Revolution e le persone in possesso di augmentation non sono più viste come degli esseri superiori, pionieri della razza umana, ma come dei mostri in possesso di capacità e abilità diaboliche e pericolose, da estirpare anche con la forza. Il sogno è finito e per molti, ora, inizia un incubo fatto di diffidenza e paura.

I toni, dunque, sembrano molto più cupi e angoscianti di quelli di Human Revolution, sottolineati anche da una scelta cromatica e una pulizia degli ambienti differente rispetto a quella vista nel gioco del 2011. Prima era tutto oro e nero, adesso quei colori ci sono ancora, ma sono nascosti da rossi, grigi e marroni.

L'ispirazione vira dunque dai classici Blade Runner e Ghost in the Shell a Snow Crash e persino Resident Evil 4, passando per diversi manuali di filosofia e alcuni libri scientifici in modo da creare elementi verosimili per l'universo sci-fi di gioco.

A mitra spianato o di soppiatto? La scelta spetterà a voi.

Tutto questo mostra la coesione di un progetto ambizioso, che cerca di esplorare ogni aspetto di questo universo, anche toccando argomenti scottanti come l'intolleranza, la paure del diverso e la guerriglia. Argomenti talmente caldi che potrebbero scatenare polemiche se maneggiati senza la dovuta cura.

"Sinceramente non siamo spaventati dalla reazione dei media o delle persone", ha ammesso Dugas, "anche perché affrontiamo questi argomenti in modo adulto, senza cercare sensazionalismi. È vero che ci sono analogie con la storia attuale, ma stiamo chiaramente portando avanti un intreccio creato una decina di anni fa, quando tutti questi problemi erano meno gravi e pressanti".

"Potrebbe essere una storia che fa discutere, ma se abbiamo paura delle controversie o di chi la pensa diversamente da noi, finiremmo col non fare più nulla", chiosa il director. "Anche perché noi non imponiamo il nostro punto di vista, non facciamo la morale, ma presentiamo una situazione e lasciamo al giocatore la libertà di agire come vuole e di farsi un'opinione".

La lLibertà è la chiave di tutta la produzione. È vero che non si tratta di un open world nel quale potrete decidere cosa fare e quando farla, ma Deus Ex: Mankind Divided cerca di ampliare a dismisura le possibilità a disposizione attraverso livelli più ampi, sviluppati in verticale e ricchi di passaggi secondari e segreti da scoprire. Potrete sempre avanzare coltello tra i denti ignorando tutto quello che vi circonda, ma esplorando ogni passaggio e ogni anfratto troverete nuovi dettagli sulla storia, sui protagonisti, e sulle vicende del mondo circostante.

Lo sviluppo del personaggio, dunque, dovrà andare di pari passo con il vostro stile e con le vostre scelte, in modo da avere a disposizione un set di abilità e un equipaggiamento adeguato a fare quello che vorrete. Diventare invisibile per qualche secondo sarà utile nel caso in cui vogliate fare tutto in maniera silenziosa, mentre una superiore resistenza ai danni sarà fondamentale nel caso in cui vogliate essere un novello Rambo in pastrano di pelle nera.

Saper usare i poteri correttamente sarà la chiave dell'esperienza.

Il gameplay, dunque, è una versione potenziata di quanto visto in Human Revolution, con la parte da shooter importante quanto quella da gioco di ruolo e d'avventura, nella quale l'esplorazione ambientale serve per comprendere come muoversi.

Nel caso in cui siate alla ricerca di un'esperienza più spensierata e divertente, Eidos Montral ha pensato a Breach, una nuova modalità che debutterà in Mankind Divided. Si tratta di una serie di missioni ambientate all'interno di un ambiente virtuale nelle quali il protagonista dovrà combattere per raggiungere determinati obiettivi, come l'estrazione di dati e l'hacking di specifici terminali, nel più breve tempo possibile prima di sfuggire alle guardie presenti in loco.

Breach avrà un sistema dedicato di potenziamento del vostro soldato e delle sue armi, grazie al quale spendere i crediti acquisiti completando le missioni per migliorare l'equipaggiamento o i poteri dell'agente. Inoltre si potranno rigiocare le missioni applicando dei modificatori in grado di garantire una sfida sempre nuova e impegnativa.

Anche il lore di Breach sarà leggermente differente da quello di Mankind Divided, dato che questa modalità potrà contare su dei protagonisti e su di una storia originali.

Gli sviluppatori definiscono Breach come un Deus Ex con un twist arcade e promettono di supportare questa esperienza anche dopo che il gioco sarà arrivato nei negozi, attraverso tutta una serie di espansioni gratuite con le quali Eidos Montreal spera di tenere incollati i suoi fan anche a mesi di distanza dall'uscita nei negozi.

Un'altra operazione interessante per cercare di raggiungere un pubblico differente da quello classico della serie è la creazione di una versione GO di Deus Ex. Per chi non lo sapesse, Square Enix ha affiancato agli ultimi suoi successi per console e PC una rivisitazione per piattaforme mobile degli stessi. Pur mantenendo un'impostazione di base in comune, Deus Ex sarà un'esperienza originale, che cercherà di introdurre tutti le principali caratteristiche di Mankind Divided come l'hacking o l'uso delle augmentation all'interno di un gioco a turni.

Se in Hitman l'obiettivo era far fuori un bersaglio e in Lara Croft raggiungere la fine di un livello, in Deus Ex GO dovrete capire come raggiungere la fine del livello sfruttando poteri quali l'invisibilità o l'hacking per avere la meglio su guardie armate, torrette difensive o trappole di ogni genere.

Non solo il gioco proporrà una serie di enigmi preinstallati, ma darà al giocatore la possibilità di creare dei livelli personalizzati per poi condividerli con gli amici e la community. In questo modo gli sviluppatori non dovranno affannarsi a sviluppare nuovi contenuti, cosa che per un team di piccole dimensioni come quello che si occupa dei GO è un incubo.

Infine arriveranno nuovi libri e nuovi fumetti ambientati nell'universo di Deus Ex. Questo servirà sia per espandere ulteriormente l'universo di gioco, introducendo nuovi personaggi, eventi e luoghi, sia per approfondire quelle vicende solo accennate in Mankind Divided, in modo da gettare più luce su eventi oscuri o sulle conseguenze delle vostre azioni.

Ad esempio l'antagonista del gioco sarà l'indiscusso protagonista di un libro, cosa che darà maggiore spessore e complessità a questo personaggio chiave.

Il colore oro è ancora presente, ma saranno maggiori i toni del rosso e del marrone.

Un domani, chissà, da queste opere potranno nascere i futuri capitoli della serie. Per il momento, però, Adam Jensen è saldamente al comando della serie. Per Jean-François Dugas il protagonista è un personaggio talmente forte e sfaccettato che sarebbe un crimine non sfruttarlo più.

Deus Ex: Mankind Divided sembra dunque essere pronto a bissare il successo di Human Revolution attraverso un seguito che riprende tutti gli elementi che hanno contribuito al successo della Director's Cut del gioco del 2011. È ancora presto per dare un giudizio definitivo, d'altronde l'ultima fatica di Eidos Montreal è attesa per il prossimo 23 agosto su PC, PS4 e Xbox One, ma il team sembra aver lavorato su ogni aspetto della produzione in modo da smussarne i difetti e metterne in risalto i pregi.

Persino il comparto grafico, uno degli elementi più deboli di Human Revolution, sarà all'altezza delle aspettative, grazie a un frame-rate che nei livelli provati appare già molto stabile su tutte e tre le piattaforme, coadiuvato da un buon livello di dettaglio e una direzione artistica eccellente, sia nel design dei personaggi che nelle scelte cromatiche e nell'uso delle luci.

Le diverse città rappresentate nel gioco, come Dubai o Praga, sono state scelte proprio per la loro atmosfera peculiare, che ha dato modo agli sviluppatori di coglierne l'anima per stupire l'occhio. I paesaggi su di un tramonto infuocato del deserto della metropoli araba, o la cura e la pulizia delle architetture ceche, sono elementi di forte impatto che danno carattere a tutta l'opera.

Anche i rifugi di Jensen, riprodotti nei minimi dettagli (tanto che potrete visitarli a fondo attraverso delle esperienze VR che saranno messe a disposizione dei possessori di Oculus e VIVE come strumenti di benchmark), mostrano la stessa cura e dedizione presente in ogni aspetto del gioco, che speriamo saranno corroborate da un gameplay e soprattutto da una storia all'altezza delle aspettative.

Breach sarà composto da missioni virtuali nelle quali dovrete raggiungere un obiettivo nel minor tempo possibile.

Il tema dell'apartheid meccanico è affascinante, la libertà garantita al giocatore anche. Tutto starà nell'unire questi elementi nella maniera migliore e nel supportarle con dinamiche di gioco divertenti e pulite.

Forse è questo, al momento, il più grosso punto interrogativo di Deus Ex: Mankind Divided, ovvero la qualità delle fasi di combattimento e l'intelligenza artificiale dei nemici, ma la produzione di Eidos Montreal è talmente complessa, variegata e affascinante, da richiedere più tempo per essere studiata, senza considerare che la creazione di Breach dimostra una sicurezza confortante da parte degli sviluppatori sulle meccaniche di gioco.

Non rimane dunque che attendere ancora qualche mese per scoprire come l'universo espanso di Deus Ex prenderà vita sotto i vostri occhi. Siete pronti a riunire l'umanità?