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Devil Daggers - recensione

Quanto sopravvivrete all'inferno?

Devil Daggers è un singolare esempio di come un gioco possa tenere incollati allo schermo per interi pomeriggi generando un alto livello di adrenalinica assuefazione, nonostante la durata media di una partita sia di circa 40 secondi.

Gli sviluppatori del team Sorath hanno creato un gioco tanto semplice quanto diabolico, cinico, competitivo e dannatamente avvincente. L'impostazione è chiaramente ispirata agli FPS degli anni '90 come Doom, Quake ed Hexen, sia per quanto riguarda lo stile grafico, che per il gameplay, intuitivo e veloce. Questi elementi vengono presi come base ed allo stesso tempo migliorati ed estremizzati.

In Devil Daggers non c'è una storia, non ci sono livelli o armi, munizioni e armature da raccogliere. Non c'è una barra della salute perché ogni colpo ricevuto sarà sempre letale. Niente elementi che possano distogliere dall'adrenalinica azione che vi terrà con gli occhi inchiodati allo schermo. Tutto si svolge in un'arena circolare sospesa nel vuoto, tetra e nemmeno tanto grande, nella quale dovremo affrontare miriadi di creature demoniache che compariranno sempre più numerose e sempre più forti.

I monoliti vanno abbattuti in fretta, prima che inondino l'arena di teschi.

Il gioco parte in una stanza buia in cui troveremo un coltello che brilla nell'oscurità. Dopo averlo raccolto, saremo catapultati nella succitata arena ed appena pochi secondi dopo inizieranno a comparire le creature infernali. Tramite il coltello appena recuperato (che rappresenta la nostra unica arma a disposizione) dovremo difenderci ma allo stesso tempo attaccare i nemici di vario tipo che inonderanno l'arena in men che non si dica.

Avremo a disposizione due modalità di fuoco: tenendo premuto il tasto sinistro del mouse lanceremo pugnali a raffica come una sorta di mitragliatrice, mentre una singola pressione dello stesso tasto lancerà un gruppo di pugnali come se avessimo in mano uno shotgun. Questa seconda modalità è più lenta ma più potente e ci permetterà di eliminare un vasto gruppo di nemici in un sol colpo. Come terza opzione sarà possibile sparare un colpo verso il pavimento per lanciarci in aria, una manovra evasiva utile in situazioni disperate.

Come dicevamo prima, una volta entrati nell'arena cominceranno subito a comparire le creature infernali. Degli enormi monoliti volanti dotati di tentacoli si avvicineranno e inizieranno a lanciare dei teschi, che volando si dirigeranno verso di noi a grande velocità. Ecco che entra in gioco la chiave tattica, elemento fondamentale del gioco. I teschi rappresentano una seria minaccia coi loro movimenti imprevedibili. Possono muoversi in tutte le direzioni e attaccare anche dall'alto, ma saranno solo l'ultimo dei nostri problemi. I monoliti vanno infatti distrutti in fretta, prima che sfornino una nuova ondata di creature. Inoltre ne arriveranno presto altri, che lanceranno nell'arena ulteriori teschi.

Quando si uccide un monolite rimarrà un cristallo sul terreno, che se raccolto potenzierà i nostri attacchi e migliorerà il campo visivo. Potremo attrarli a noi come dei magneti, a patto però di interrompere per un attimo il fuoco. Essi avranno effetto cumulativo, per cui conviene raccoglierne il maggior numero possibile. Dopo appena una ventina di secondi l'arena sarà piena di monoliti e di teschi ed inizierà la sadica corsa alla sopravvivenza. Dovremo muoverci senza sosta, guardandoci le spalle ed eliminando tutti i nemici che riusciamo prima che siano loro a colpirci.

Alcune creature sono veramente terrificanti. La paura è doppia poiché mentre le affrontate non sapete cosa succede alle vostre spalle.

In questo contesto l'audio avrà un ruolo fondamentale nella nostra sopravvivenza. Ogni creatura emetterà infatti un suono caratteristico (o meglio un vagito demoniaco) e poiché spesso non vi è materialmente il tempo per guardarci alle spalle o ai lati, capire da dove vengano i lamenti infernali sarà fondamentale per rimanere in vita.

Già, qualche secondo in più. In Devil Daggers, infatti, sarà quasi miracoloso riuscire a sopravvivere per più di 60 secondi. Arrivati a questa soglia inizieranno a comparire nuovi tipi di mostri, davvero temibili e orripilanti: spunteranno enormi granchi che riproducendosi ci lanceranno addosso i loro affamati piccoli a grande velocità, o teschi più resistenti e più veloci degli altri o ancora enormi draghi che fluttueranno minacciosamente con movimenti imprevedibili.

Onestamente, non so cosa ci sia dopo. Provando e riprovando incessantemente, non arrendendomi dopo le innumerevoli sconfitte, sono riuscito a sopravvivere al massimo per 110 secondi. Una volta terminata la partita viene offerta la possibilità di riprovare e verrà mostrata al contempo la classifica online, che indica come ci siamo piazzati in confronto a tutti gli altri utenti (io al momento sono intorno alla posizione 7.000 su circa 20.000). Gli sviluppatori hanno però mostrato una certa clemenza nei nostri confronti. Hanno infatti inserito la possibilità di guardare i replay degli altri utenti, e sarà grande la tentazione di vedere come hanno fatto i giocatori in cima alla lista a sopravvivere per un tempo impossibile di oltre 5 minuti.

Guardare le run dei giocatori più esperti non equivale però alla garanzia di eguagliare i loro risultati ed ovviamente vi rovinerà la sorpresa. Sebbene sia utile a farci un'idea di cosa verrà dopo e di quale priorità assegnare all'uccisione dei vari nemici, il frenetico gameplay sarà ugualmente impietoso, e sapere cosa ci aspetta in seguito non equivarrà ad un sicuro successo. Nonostante infatti l'arena si riempia secondo uno schema predefinito, l'evoluzione della stessa sarà totalmente random, visto che i nemici si muoveranno in base ai nostri spostamenti.

Dopo un paio di minuti l'arena diverrà un inferno pieno di sangue e creature demoniache.

Sicuramente Devil Daggers non è un gioco per tutti. Chi non gradisce la grafica ispirata ai giochi 3D degli anni '90 avrà difficoltà a digerirlo. Anche chi è alla ricerca di un FPS dai canoni moderni potrà rimanere deluso da un gioco che offre solamente una modalità survival in cui la durata di una partita dura mediamente 40 secondi. L'atmosfera tetra e angosciante costituirà inoltre un repellente per i deboli di cuore e di stomaco.

Tuttavia Devil Daggers costituisce un esempio unico di come si possa creare un'esperienza così avvincente e competitiva da un'idea del tutto semplice e banale, senza utilizzare una grafica di primo livello, e senza inserire una storia degna di un copione da Hollywood. Il gameplay si focalizza sull'azione pura e adrenalinica. Non sono permesse esitazioni o distrazioni. In quei 40 secondi (o più se sarete bravi e fortunati) tutto il mondo circostante non esisterà più intorno a voi, ci sarà solo quell'infernale e tetra arena, i mostri ed i pugnali da lanciare. Il contenuto prezzo di 4,99€ a cui viene proposto costituisce sicuramente un ulteriore punto a suo favore, che giustifica la scelta di non aver inserito altre modalità di gioco. Un'esperienza assolutamente da non perdere se siete cresciuti a pane e Doom negli anni '90.

8 / 10