Diablo III: Reaper of Souls - Ultimate Evil Edition, a tu per tu con la morte - prova
Eravamo quattro amici al dungeon!
Milano - Più o meno dodici mesi fa eravamo qui a parlare del debutto di Diablo 3 su Xbox 360 e PS3. In meno di un anno le cose sono cambiate notevolmente, con la nuova generazione di console che ha finalmente raggiunto i negozi e la prima espansione di Diablo 3, Reaper of Souls, che ha introdotto una nuova classe, il Crociato, un nuovo atto e un nuovo attesissimo sistema di loot.
Per questo motivo Blizzard ha deciso di assemblare la Ultimate Evil Edition, ovvero un'edizione che raccoglie tutte le ultime novità finora pubblicate di Diablo 3 in modo da portarle su PlayStation 4 e Xbox One, oltre che su PS3 e Xbox 360, così da beneficiare della maggiore potenza messa a disposizione dalle nuove macchine per raggiungere la pienezza del Full HD e dei 60 frame per secondo.
Al momento questi ultimi sono garantiti solo su PS4, la console sulla quale abbiamo provato una demo del gioco, dato che su Xbox One, al momento, gli ingegneri di Blizzard sono riusciti a raggiungere solo la risoluzione di 900p.
A tutti coloro che non sono interessati al cosiddetto Resolution Gate possiamo dire che lo sviluppatore di Irvine garantisce una qualità dell'esperienza pressoché identica tra le due console. Su Xbox 360 e PS3, invece, la Diablo 3 Ultimate Evil Edition sarà perlomeno tecnicamente identica alla versione Vanilla vista in azione lo scorso anno.
Per chi non lo sapesse, Blizzard non ha semplicemente convertito il suo gioco, ma lo ha adattato per meglio sposare la filosofia console, o meglio, per abbracciare un pubblico leggermente diverso da quello che solitamente spende decine o centinaia di ore su Battle.net.
"Blizzard ha adattato il gioco per meglio sposare la filosofia console"
Nulla in grado di stravolgere il cuore dell'esperienza, ma sufficiente per trasformare uno dei giochi più hardcore sul mercato, capace di incollare migliaia di persone ai monitor alla ricerca del loot più raro e potente, in una delle esperienze cooperative più divertenti, leggere e spettacolari di questa estate.
Il prossimo 19 agosto, infatti, potrete scoprire il fascino di riunire tre vostri amici nello stesso salotto, per affrontare legioni di non morti e di tutte le altre mostruosità partorite dalla mente di Blizzard.
Come dicevamo, il gioco è apparentemente il medesimo di sempre, ma è bastato avvicinare un po' la visuale, introdurre il controllo diretto e la schivata da gestire con le leve analogiche e rendere più fluida la gestione del loot per spostare l'attenzione non sul singolo pezzo di equipaggiamento, ma sull'azione.
Il sistema di controllo è rimasto invariato rispetto alla prima apparizione su console, con le abilità mappate sui tasti frontali e dorsali. Come dicevamo questo approccio predilige uno stile di combattimento più diretto e viscerale, per certi versi più divertente, ma sicuramente meno preciso e di quanto è possibile avere con mouse e tastiera.
"Il sistema di controllo è rimasto invariato rispetto alla prima apparizione su console"
Anche perché quattro personaggi contemporaneamente a schermo, più la miriade di nemici da falciare, rendono talvolta un po' complesso seguire l'azione, tanto che troverete molto utile cliccare sull'analogico di destra per evidenziare il vostro personaggio.
Questo non toglie il divertimento, forse meno raffinato che su PC, ma decisamente più verace e assimilabile, grazie alla possibilità di giocare anche offline e sopratutto in quattro contemporaneamente con il pad, che si rivela moto adatto al genere, sempre che non si vogliano passare le ore a spulciare l'inventario alla ricerca dello 0,01% di danno elementale.
Nonostante sia possibile richiamare e gestire l'equipaggiamento attraverso il menù radiale richiamabile con il touchpad del DualShock4, una delle poche concessioni alle novità hardware introdotte dalla console di Sony, non è mai particolarmente comodo navigare tra tabelle e opzioni col pad. L'altra simpatica novità è la sincronizzazione del colore del controller PS4 con quella dell'account di gioco, in modo da far riconoscere immediatamente quale device è collegato ad un determinato personaggio.
Oltre a tutte le novità contenute in Reaper of Souls (come il Crociato, il nuovo sistema di loot, i Nephalem Rifts o la modalità avventura), nella Ultimate Evil Edition Blizzard ha studiato nuovi metodi per consentire ai vostri amici di essere maggiormente legati tra di loro, nella speranza di creare una comunità.
"Il sistema di Nemesi ci metterà di fronte una versione potenziata del nemico che ha battuto un nostro contatto"
Il più interessante è sicuramente il sistema di Nemesi. In poche parole potreste vedervi recapitare una versione potenziata del nemico che ha battuto un vostro contatto. Vendicando la sua morte otterrete speciali ricompense.
Un'altra caratteristica interessante è l'Apprentice Mode, ovvero la possibilità di vedere aumentate artificialmente le statistiche del vostro personaggio in modo da poter giocare con persone di livello più alto.
Infine potrete scambiare gli oggetti con amici anche attraverso la rete, non solo durante la stessa partita. Niente a che vedere con le famigerate Aste, ma un semplice modo per ottenere oggetti sempre più potenti e rari.
Infine sembra che coloro che hanno giocato a Diablo su PS3 potranno importare il proprio personaggio su PS4 per continuare la caccia all'Angelo della Morte e al settantesimo livello con l'eroe così faticosamente livellato.
Chi ha già giocato a Diablo 3 su console sa a cosa va incontro: "semplicemente" una versione graficamente potenziata di un gioco che ha già provato di saper funzionare benissimo se controllato con il pad.
Le novità introdotte per questa Ultimate Evil Edition vanno ad aggiungersi alle ore garantite da Reaper of Souls per un pacchetto piuttosto ricco e invitante per coloro che possono riunire altri tre amici nella stessa stanza o chi è alla ricerca di un gioco di ruolo di stampo action con il quale passare le ultime settimane di agosto.