Assassin's Creed 3 Remastered offre di più di un semplice boost della risoluzione - analisi tecnica
Ubisoft ha apportato modifiche e rifiniture nel comparto grafico ma anche nel gameplay.
Dopo un'opera di rimasterizzazione relativamente deludente con Assassin's Creed: The Ezio Collection, Ubisoft torna a proporre Assassin's Creed 3 con una remaster completa del titolo, decisamente più interessante del titolo sopracitato. Non stiamo parlando, infatti, di un semplice porting della versione PC della versione originale, bensì di un prodotto che presenta evidenti migliorie in termini di qualità degli asset, un sistema di illuminazione completamente riprogettato e una serie di rifiniture alle meccaniche di gioco. Assassin's Creed 3 Remastered è disponibile per Xbox, PlayStation e PC ma, purtroppo, dovremo aspettare la fine del prossimo mese per averlo su Nintendo Switch (sarà la prima volta che un capitolo principale della serie AC arriva su una piattaforma portatile).
Allo stato attuale, comunque, ci sono una serie di punti interessanti da discutere, non solo sotto il punto vista della veste grafica. Il sistema di crafting, ad esempio, permette ora di creare armi e strumenti che in precedenza potevano solo essere acquistati mentre la minimappa è stata notevolmente migliorata per mostrare molte più informazioni. Certi aspetti del sistema stealth dei giochi successivi della serie, inoltre, sono stati introdotti in questa nuova edizione di AC3. Non siamo di fronte a una reinvenzione radicale del titolo originale, badate bene, ma fa comunque piacere vedere che Ubisoft ha apportato tutti questi miglioramenti alla formula. In aggiunta a questo, sono stati inseriti nel pacchetto tutti i DLC del gioco standard più un porting della versione HD di Assassin's Creed 3: Liberation per PS Vita.
Sotto il profilo degli upgrade visivi, ad ogni modo, è possibile notare un incremento nella risoluzione ma, a differenza della Ezio Collection, le novità non finiscono qui. La modifica più evidente rispetto al gioco originale è da ricercare nel nuovo sistema di illuminazione ottenuto grazie al rendering basato sulla fisica. Diremmo tranquillamente che si tratta di un netto passo in avanti ma questo cambiamento potrebbe generare delle controversie: il gioco, infatti, appare un po' diverso se raffrontato all'originale e qualcuno potrebbe obiettare che questa remaster non rispecchia la visione artistica della versione precedente. Su questa pagina potrete trovare una galleria di immagini che evidenzia le differenze tra le due edizioni ma possiamo anticiparvi una buona notizia: questa nuova remaster può contare su texture migliorate e su nuovi effetti visivi.
L'effetto bloom e la profondità di campo sono entrambi parecchio superiori rispetto all'equivalente last-gen, ma il più grande miglioramento è di sicuro l'inclusione dei riflessi screen-space, maggiormente visibili sui corpi d'acqua e completamente assenti nel gioco originale. Ubisoft, inoltre, ha intensificato la densità delle folle anche se, va detto, nel nostro confronto su scene simili non abbiamo registrato risultati interessanti. In ogni caso, i miglioramenti qualitativi sono uniformi su tutte le console anche se l'effetto bloom sembra avere una risoluzione inferiore su Xbox One. Su PC, un upgrade davvero gradito è l'aggiunta di un menu per il settaggio della risoluzione, incredibilmente assente nel gioco originale (!), che ci costringeva a modificare manualmente il file .ini per lanciare il gioco in 4K.
La nostra impressione è che Ubisoft abbia concentrato i propri sforzi sul raggiungere un buon livello di performance a 1080p su PS4, nonostante tutti i miglioramenti e i nuovi effetti visivi inseriti. PS4 Pro e Xbox One X, inoltre, presentano una risoluzione superiore, rispettivamente a 2688x1512 e 3200x1800. Proprio come nel caso della Ezio Collection, AC3 gira a 1080p su PS4 Pro se selezionate l'output in full HD ma, grazie all'opzione relativa al super-sampling, la console potenziata di Sony può forzare il gioco a raggiungere una risoluzione maggiore. Ancora una volta, è Xbox One S a far registrare i risultati peggiori con AC3 Remastered che gira a soli 1600x900 pixel, un traguardo abbastanza deludente per una riedizione di un gioco last-gen.
La buona notizia è che tutte le versioni del gioco offrono un netto aumento in termini di performance rispetto alle release per Xbox 360, PS3 e Wii U dell'epoca. Originariamente, infatti, Assassin's Creed 3 girava con un frame-rate sbloccato ma tutte le scene più concitate lo facevano scendere ben al di sotto dei 30fps. Le prestazioni altalenanti hanno rappresentato un problema ricorrente per tutti i titoli di Assassin's Creed sulla scorsa generazione di console, ma AC3 ha spinto la tecnologia al limite e, di conseguenza, ha avuto più difficoltà del solito. Questa remaster mira a ripristinare un generale senso di stabilità e, per questo, il frame-rate è bloccato a 30fps su tutte le piattaforme.
I risultati di questa scelta sono variabili ma vi basti sapere che, se sceglierete di giocare ad AC3 Remastered su qualsiasi sistema che non sia Xbox One S, avrete prestazioni fluide e stabili con cali sporadici solo in corrispondenza delle porzioni più convulse del gameplay o durante le cutscene più pesanti. Le console della famiglia PS4 girano con il v-sync abilitato mentre su Xbox One entra in gioco una soluzione per la risoluzione adattiva che si manifesta sottoforma di tearing sulla parte superiore dello schermo, durante le scene più esigenti. Tutto questo non rappresenta un problema per Xbox One X al contrario di quanto avviene sulla macchina base che può raggiungere anche i 20/25fps, in questi casi specifici. Tenendo in mente che la console standard di Microsoft ha circa il 30% in meno in termini di risoluzione rispetto a PS4 base, vedere questo genere di cali prestazionali è davvero una delusione.
L'inclusione di Assassin's Creed 3: Liberation nel pacchetto è assolutamente la benvenuta. Nonostante, però, fosse un mezzo miracolo tecnico per PlayStation Vita, all'epoca, si tratta pur sempre di un capitolo creato con un sistema mobile in mente. Per questo motivo, quindi, al netto di tutti i miglioramenti offerti dall'upgrade in alta definizione, le sue umili origini rimangono palesi e rese ancora più visibili su uno schermo Ultra HD.
Sulle console base, Liberation si presenta con una risoluzione a 1920x1080 sia su PS4 che su Xbox One, con un frame-rate bloccato a 30fps come obiettivo. Purtroppo, però, dobbiamo sottolineare che nessuno dei due porting riesce a raggiungere quel target, nonostante PS4 ci si avvicini. Su Xbox One standard, invece, si possono vedere chiaramente dei cali notevoli: si tratta di un dato ancora più sorprendente rispetto ai risultati ottenuti con AC3 Remastered.
Nel frattempo, le console potenziate traggono vantaggio dalla potenza aggiuntiva delle loro GPU per offrire una presentazione più adatta ai display 4K. Come ci si aspettava, Xbox One X propone una risoluzione nativa in pieno Ultra HD e delle prestazioni stabili e fluide mentre su PS4 Pro troviamo un misto tra 4K nativo e pixel a doppia larghezza: forse siamo di fronte ad una tecnica di ricostruzione? Tutto sommato, quindi, Liberation svolge bene il proprio compito ma non aspettatevi lo stesso tipo di attenzione posta nella realizzazione di AC3 Remastered.
In definitiva è bello vedere che Ubisoft abbia posto una certa cura nella realizzazione di Assassin's Creed 3 Remastered e, nonostante non sia esente da difetti, possiamo accreditarla come un buon tentativo di riportare in auge un altro capitolo di questa amatissima serie sulle console di corrente generazione. Tuttavia, a dire il vero, è proprio la versione per Nintendo Switch che ci interessava maggiormente testare: che tipo di boost della risoluzione vedremo sull'ibrida Nintendo? Come si comporterà il gioco in versione portatile? Speriamo di avere risposte in tempo per la release, prevista per il 21 maggio.