Assassin's Creed Syndicate - analisi comparativa
Le versioni PS4 e Xbox One a confronto.
Assassin's Creed Syndicate è il gioco della redenzione per Ubisoft dopo il catastrofico lancio di Unity. Le nostre impressioni iniziali hanno delineato una cornice di qualità: le prestazioni sono notevolmente migliorate e il gameplay è più stabile con meno bug e incertezze. Alcuni cambiamenti cruciali sono stati apportati al motore grafico e c'è l'impressione che Ubisoft abbia ribilanciato l'Anvil Next per far girare al meglio il gioco. In effetti, questo articolo non è solo un confronto tra le versioni Xbox One e PlayStation 4 ma anche uno sguardo ai miglioramenti tecnologici che lo separano da Unity.
Prima di tutto analizziamo lo stato della conversione: la qualità dell'immagine è identica su entrambe le console, dove il gioco gira a 900p con un anti-aliasing in post produzione che regala immagini morbide un po' come succedeva in Unity. La mancanza di dettagli elevati per singolo pixel diminuisce un po' la nitidezza di texture e normal mapping ma al contempo diminuisce il rischio di trovare artefatti visivi dovuti all'upscaling verso il Full HD. La qualità dell'immagine potrebbe essere migliore, insomma, ma la soluzione adottata da Ubisoft funziona come buon compromesso tra dettaglio, morbidezza ed effetti.
Gli asset sono identici su entrambe le versioni, così come gli effetti e un basso livello del filtro anisotropico (ci sembra un 4x) utilizzato sulle varie superfici per uniformare luci ed ombre. Anche le texture e il normal mapping sono i medesimi su personaggi e ambientazioni. Ci sono rare differenze tra le piattaforme ma pare si tratti più che altro di piccoli bug grafici occasionali: in due aree abbiamo trovato delle texture a risoluzione inferiore su PS4 ma rigiocando era tornato tutto normale. In un altro caso un fulmine era sparito (sempre nella versione PS4) ma in generale gli effetti sembrano identici.
Esplorando Londra per la prima volta non si può che rimanere colpiti dalla grande attenzione ai dettagli di Ubisoft e l'impressione è che anche in Syndicate si trovi lo stesso livello di non comune cura che avevamo visto in Unity. Dobbiamo però segnalare minori possibilità sul fronte dell'esplorazione degli interni degli edifici non rilevanti per la storia, mentre quelli con un ruolo sono liberamente esplorabili e giocano un ruolo importante per la campagna. Attraversare le strade della città con i suoi tetti, le macerie, gli oggetti e l'ampio orizzonte visivo è un vero piacere, anche se il dettaglio delle texture si perde un po' sulla distanza e si vede quasi un effetto pastello che speriamo sia assente nell'edizione PC.
Una grande differenza da Unity è nel numero degli NPC, che ora sono a dozzine e concentrati in specifiche aree della città. Questo dà a Londra un'aria meno popolata della Parigi rivoluzionaria, anche se non è che per questo sembri vuota: il traffico sia a piedi che su carrozza è continuo, e sembra sempre che i cittadini abbiano qualcosa da fare. Da un punto di vista tecnico, il minor numero di NPC porta a minore pop-up durante l'esplorazione e migliora anche la navigazione appiedata degli ambienti: non ci si incastra più nella folla.
L'illuminazione è stata ripensata in Assassin's Creed Syndicate con il ritorno ad un ciclo giorno-notte dinamico, con effetti meteorologici variabili e varie perturbazioni a coprire il cielo. L'orario è inizialmente scriptato col cominciare delle missioni ma non appena si gioca l'orologio si sblocca e comincia a ticchettare. Questo vuol dire che l'illuminazione globale di Unity è stata messa da parte e così si ha una maggiore piattezza generale, anche se il vantaggio di avere un sistema dinamico è notevole per la varietà dell'esperienza.
In altre aree l'uso di luci basate sulla fisica contribuisce pesantemente all'estetica di Londra. La splendida ricreazione dei materiali che abbiamo visto in Unity (e pensiamo alla differenza che c'era nella reazione alla luce di metallo, pelle e pietra) è ancora visibile. Il subsurface scattering è presente sui personaggi e simula l'effetto particolare della luce sulla pelle. A volte sembra che il livello di dettaglio sia inferiore rispetto a quello di Unity, forse per poter gestire le nuove luci dinamiche, ma è comunque molto ben realizzato.
In termini di prestazioni, Assassin's Creed Syndicate rappresenta un grande miglioramento rispetto al predecessore, con i 30fps raggiunti molto frequentemente. Le masse di NPC erano forse la principale causa di rallentamenti in Unity, dove il frame-rate cadeva verso i 20 con risultati migliori su Xbox One rispetto a PS4 (forse per potenza della CPU). Era nei filmati che la GPU della console Sony dava il meglio di sé.
In Assassin's Creed Syndicate, vediamo un frame-rate migliore su entrambe le console con il risultato di avere un gameplay più morbido e meno input lag. Detto questo, vediamo anche un curioso cambio di posizioni, con PS4 che a questo giro è quasi sempre in vantaggio su Xbox One sia nei filmati che nel gameplay. In alcune aree dove vediamo la versione PS4 toccare senza problemi i 30fps, su Xbox One i numeri sono inferiori e scendono verso i 20 nei momenti più concitati (che portano l'edizione PS4 a 25). Il vantaggio della console Sony però non è sempre evidente, e in alcuni casi (come per esempio durante gli incidenti tra carrozze) vediamo dei cali su entrambe le macchine.
Guardando i filmati troviamo le differenze maggiori tra PS4 e Xbox One, con la prima che generalmente gira più morbidamente della seconda. La versione Sony tocca l'obiettivo dei 30fps con più solidità di quella Microsoft, che è meno solida. Nelle scene con molti dialoghi non si sente particolarmente la differenza, del resto l'inquadratura non si muove, ma quando ci sono le sequenze d'azione la migliore prestazione di PS4 diventa immediatamente evidente. Ubisoft chiede uno sforzo maggiore alla GPU in questi casi, e la console nipponica può contare su un hardware più performante su questo fronte.
Le prestazioni più morbide rispetto al precedente capitolo rendono comunque più piacevole il gioco, anche per i sottili miglioramenti del gameplay in aspetti come il parkour. I personaggi si incastrano più difficilmente nelle ambientazioni e hanno un equilibrio migliore, più simile a quello tanto apprezzato in Black Flag. Ci sono passi avanti insomma, ma ancora c'è margine di miglioramento.
Uno dei problemi a cui ci ha abituato la serie, la capacità del protagonista di appiccicarsi dove non vogliamo durante la corsa, rimane: a volte è facile perdere il ritmo mentre si insegue qualcuno e ritrovarsi appesi a qualche elemento laterale dell'ambientazione. D'altro canto è vero che ora è più difficile cadere per sbaglio.
Analisi aggiuntive:
Assassin's Creed Syndicate - il verdetto del Digital Foundry
Dopo aver fatto il passo più lungo della gamba con Unity, Ubisoft si muove con più cautela e ribilancia la sua tecnologia per raggiungere risultati più solidi con Syndicate. La lezione è stata imparata allora e ora pare che la casa francese abbia capito di cosa sono davvero capaci le console della corrente generazione.
I cambiamenti non riducono drasticamente la qualità estetica del gioco che è comunque un bel passo avanti rispetto a Black Flag, ma i veri vantaggi rispetto allo scorso capitolo li vediamo sul fronte della solidità e del gameplay, che ora è più pulito e con meno bug. La versione PS4 beneficia più di quella Xbox One del cambio nella gestione del rendering, raggiungendo frequentemente i desiderati 30fps, anche se dobbiamo dire che su entrambe le macchine il miglioramento rispetto a Unity è notevolissimo.
Per il momento la versione PlayStation 4 è dunque leggermente migliore ma chiaramente ci aspettiamo grandi cose da quella PC, prevista per il prossimo 18 novembre. Tenendo presente che Unity è riuscito comunque a difendersi su computer (con le necessarie patch), non vediamo l'ora di vedere all'opera anche questo episodio della serie: se gira bene su console, ci aspettiamo giri benissimo su PC.