Batman: Return to Arkham nasconde un supporto per PS4 Pro - articolo
E ci mostra come i giochi per PS4 standard possano girare alla massima potenza su Pro.
Oggi vi parliamo di Batman: Return to Arkham, un gioco nella cui versione PS4 Pro è sicuramente presente un incremento delle prestazioni, ma nient'altro. Sembra quasi che lo sviluppatore Virtuos abbia semplicemente premuto un interruttore per abilitare la potenza aggiuntiva della CPU e della GPU di PS4 Pro, non prestando molto interesse a quello che sarebbe potuto accadere effettivamente. I risultati sono variabili, com'era prevedibile, e in generale piuttosto scarsi. Ma adesso possiamo finalmente affrontare le questioni lasciate in sospeso dalla nostra recensione su PlayStation 4 Pro: cosa succederebbe se gli utenti avessero la possibilità di abilitare tutte le risorse del nuovo hardware sui titoli già presenti per PS4?
La stragrande maggioranza dei giochi per console utilizza limiti al frame rate caratteristici, di solito 30 fps o 60 fps. Ciò significa che la potenza extra di Pro potrebbe semplicemente essere utilizzata per dare stabilità alle prestazioni laddove l'hardware base non riesce a raggiungere l'obiettivo. Il tearing e i cali del frame rate sotto i 60 fps in Project Cars potrebbero scomparire, così come potrebbero migliorare in modo significativo i cali intorno ai 20 fps visti occasionalmente in The Witcher 3. Non si tratterebbe sicuramente di un aggiornamento enorme ma per quelli tra noi che apprezzano la stabilità delle prestazioni su console, sarebbe un grande vantaggio. Xbox One S ha un minor overclock della GPU che può aiutare in questo senso, dal canto suo PS4 Pro vede un miglioramento sia in termini di CPU che di GPU che però potrebbe fare molto di più.
Batman: Return to Arkham ha in realtà due titoli che potrebbero aiutare a mettere in luce il potenziale delle risorse addizionali di Pro. Arkham Asylum utilizza un tetto instabile a 30 fps, mentre Arkham City usa effettivamente un frame rate sbloccato che raggiunge il limite massimo a 60 fps. Una scelta piuttosto strana se si pensa che il primo titolo di Batman ha in realtà molto meno impatto sulle risorse di sistema. Cerchiamo di essere chiari, i miglioramenti per PS4 Pro adottati da Virtuos sembrano non aver richiesto alcun reale sforzo da parte dello sviluppatore stesso. Arkham City non offre alcun aggiornamento della risoluzione o degli effetti: gira solo più velocemente ma in realtà è la differenza dei miglioramenti disponibili a rivelarsi più affascinante.
Le prime impressioni sono sicuramente positive: il prologo di Arkham City, con la cattura di Catwoman per mano di due scagnozzi di Due Facce, vede un immediato e spettacolare miglioramento. Il frame rate, al di sotto dei 40 fps sull'hardware base, si alza a 60 fps con soltanto qualche calo occasionale. I risultati sono in effetti piuttosto simili a quelli visti su titoli come Infamous, Rise of the Tomb Raider e Knack, tutti giochi che consentono prestazioni sbloccate senza aggiornamenti grafici. PS4 Pro potrebbe benissimo avere 2,3 volte la potenza della GPU, ma chiaramente sono presenti dei colli di bottiglia da qualche altra parte nel sistema. Nessuno di questi giochi può sostenere 60 fps stabili.
Che si tratti di potenza della GPU, di limitazioni di archiviazione I/O o di larghezza di banda della memoria, è evidente che sbloccare la GPU di Pro stando attenti solo alle prestazioni non è il miglior modo per usare l'hardware, e la sconvolgente mancanza di un'ottimizzazione di Arkham City si rivela in realtà utile per isolare i colli di bottiglia specifici dove la potenza aggiuntiva della GPU non ha assolutamente alcun impatto. Consideriamo la prima cutscene dall'alto proprio di Arkham City, quando la telecamera piomba sulle strade fermandosi appena fuori dal tribunale in cui Catwoman è tenuta prigioniera. Sull'hardware base le prestazioni in questo caso raggiungono il punto più basso con dei miseri 19 fps. Il vantaggio che ha Pro? Un miglioramento soltanto di 6 fps.
Qualcosa sta frenando il titolo e i calcoli ci vengono in aiuto per capire meglio il problema. La velocità di clock della CPU di Pro di 2,1 GHz rappresenta un aumento della frequenza del 31% e questo sembra spiegare precisamente il motivo per cui ci sia una differenza di frame rate nella stessa scena di Arkham City se viene visualizzata sull'hardware di base o in modalità Pro. In ogni caso però si tratta di un miglioramento e le altre aree che scendono sotto i 30 fps sull'hardware base restano al di sopra di tale soglia su Pro.
Questo è importante, perché se fosse possibile impiegare la velocità di Pro sui giochi per PS4 che non hanno ricevuto una patch, si riuscirebbero a mantenere i 30 fps risolvendo i problemi dei cali delle prestazioni. Si potrebbe inoltre riuscire a raggiungere il limite a 60 fps vincolante per il titolo, che rappresenta l'obiettivo da raggiungere a livello di prestazioni. Ultimo, ma non meno importante, dovremmo vedere la risoluzione dinamica avvicinarsi ai 1080p. Stranamente Batman Arkham City la utilizza ma isolare le aree in cui ci sono dei cali nella risoluzione si è rivelato problematico. I nostri video di prova sembravano tutti mostrare una risoluzione a 1080p, anche quando le prestazioni erano in difficoltà. Se la CPU è il principale fattore limitante in molte scene della città, come dimostra l'evidenza, c'è da chiedersi se lo scaling dinamico aiuterebbe questo titolo in qualche modo.
Se mantenere un tetto a 30 fps potrebbe essere l'obiettivo normale per una modalità “Base+” su Pro, ci siamo chiesti se l'altro gioco nel pacchetto remastered di Batman, Arkham Asylum, potrebbe offrire alcuni spunti per dei potenziali miglioramenti. Sfortunatamente, trenta minuti ci hanno offerto un'esperienza pressoché identica tra l'hardware base e Pro, e questo fa sorgere spontanea la domanda: Virtuos ha abilitato il supporto per Pro su un unico titolo? Tenendo presente la mancanza di qualunque tipo di miglioramento in altre parti del gioco, il supporto per Pro in Arkham City è in realtà uno sbaglio o forse una sorta di Easter egg?
Niente può contraddire il fatto che Return to Arkham sia, per usare un eufemismo, “non ottimale” e i nostri test in questo caso evidenziano che semplicemente non basta sfruttare al massimo PlayStation 4 Pro per eguagliare il PC, in cui la potenza della CPU in particolare è fondamentale per costringere i motori, originariamente progettati per un gameplay a 30 fps, a raggiungere il doppio del frame rate. Per ottenere delle prestazioni stabili ci piacerebbe ancora vedere una modalità “a nostro rischio e pericolo” in cui i titoli di PS4 base possano accedere completamente alle risorse di Pro. Come è accaduto con Microsoft, che ha stabilito già due volte un precedente con la retrocompatibilità di Xbox One S e Xbox 360. I segnali sembrano buoni per un approccio “uguale ma migliore” che faccia girare i software più vecchi sul prossimo progetto di Microsoft, Project Scorpio.