Elite Dangerous su PlayStation è la versione console definitiva? - analisi comparativa
PS4 Pro offre l'esperienza migliore, ma la versione Xbox One ha migliori performance della PS4 base.
Elite Dangerous, sviluppato da Frontier Developments, è recentemente arrivato su PlayStation 4, unendosi alle versioni già disponibili PC e Xbox One. C'è una ragione se non abbiamo coperto la versione per console Sony finora: la build PS4 è stata lanciata con v-sync disattivato, e ne scaturiva una presentazione non ottimale. Frontier ci ha domandato di aspettare il rilascio di un hotfix, che è finalmente arrivato in settimana. Le prospettive sono migliorate con l'update, ma la situazione non è ancora abbastanza.
Partendo da un'analisi di base, entrambe le versioni PS4 standard e Xbox One di Elite Dangerous utilizzano un sottosistema dell'esteso range di opzioni grafiche disponibili nella versione PC, ed entrambe le versioni operano a una risoluzione nativa 1080p. PlayStation 4 Pro è pure supportata in due modalità: qualità e performance, ma in entrambe viene mantenuta la risoluzione 1080, senza alcuna possibilità di aumentarla al momento. Abbiamo dunque una perfetta parità di risoluzione, ma ci sono delle differenze nelle impostazioni grafiche adottate per ognuno dei sistemi. Utilizzando le missioni di training come base per i confronti, la modalità performance di PS4 Pro offre il medesimo set di impostazioni grafiche della versione per PS4 base del gioco e, come è facile immaginare, gira semplicemente a un frame-rate notevolmente più alto.
La versione Xbox One del gioco sembra abbastanza simile, con la più evidente differenza che risiede nel dettaglio del terreno. Il dettaglio a distanza è più definito su PS4, in confronto alla rappresentazione più semplice della Xbox One. Comunque, la piattaforma Microsoft ha un piccolo ma significativo vantaggio: la sua soluzione di anti-aliasing impiegata è più vicina a quella della versione PC al livello massimo, SMAA; mentre la versione PS4 base e quella Pro in modalità performance optano per un meno eclatante FXAA, che aggiunge un evidente effetto di blur al dettaglio delle texture. In tutti gli altri aspetti, le versioni PS4 e Xbox One sono abbastanza accostate se non per piccole differenze: la qualità delle ombre è identica per esempio, ma la distanza di rendering degli oggetti presenta un vantaggio sull'hardware Sony.
Mettendo il tutto sui piatti della bilancia, la PS4 spicca per le sue impostazioni grafiche migliori, anche se perde qualcosa per il suo anti-aliasing di qualità inferiore. È possibile che ci sia dell'altro se scavassimo in profondità, ma l'impressione generale è che la gran parte delle differenze siano difficili da scoprire, specialmente visto che la maggior parte del gameplay si svolge nello spazio profondo. In termini di qualità visiva generale del gioco, non c'è dubbio che si tratta di un gioco bello da vedere, spesso anche impressionante. Infatti, il grado di differenze è sottile, ed è difficile che qualcuno si possa sentire trascurato.
Le prestazioni sono un altro dei problemi. Guardando il lato positivo, 60fps è il target predefinito per tutte le versioni e, con l'ultimo aggiornamento 1.3 installato, tutto gira con v-sync attivato su PS4, più in linea con la versione Xbox One. Comunque l'evidenza suggerisce che la piattaforma di Microsoft benefici del triplo buffering, mentre PS4 e PS4 Pro si fermano al doppio buffering, situazione che conduce ad alcuni sorprendenti testa a testa nelle analisi comparative delle performance.
Navigando attraverso le complesse stazioni spaziali, il frame-rate è ballerino su entrambe le macchine, ma sorprendentemente l'Xbox One è stabilmente in vantaggio nelle prestazioni, sembrando in grado di raggiungere i limiti delle performance della GPU. Il gioco su PS4 ha invece dei cali molto evidenti, passando dai 60fps ai 30fps in situazioni pesanti, un segno evidente del doppio buffering v-sync. In pratica, questo significa che nelle stesse situazioni l'Xbox One cala fino a 40fps, mentre PS4 addirittura è in svantaggio di 10fps. Non è una situazione particolarmente ideale in entrambi i casi, ma la versione Xbox One permette una reattività maggiore nei controlli durante le manovre complesse. Storia simile nell'atterraggio sui pianeti, con cali fino a 30fps su PS4, mentre l'Xbox One sta nell'area dei 30fps e 50fps. Ricordandoci che la console Sony ha una GPU più valida, questo è decisamente un risultato inaspettato.
Un frame-rate limitato a 30fps opzionale sarebbe stato preferibile, ma il fatto è che la maggioranza del gioco si svolge nello spazio più profondo, in cui ci sono meno variazioni dalla frequenza di refresh desiderata, i fluidissimi 60fps. Le battaglie nello spazio aperto si svolgono grosso modo come dovrebbero, scostandosi solo raramente dal frame-rate target. Le differenze prestazionali sono però evidenti, ma mitigate dal fatto che il gameplay nello spazio è piuttosto gradevole. Chi avrà un approccio di gioco prevalentemente votato al commercio sarà meno infastidito quindi rispetto a chi avrà più desiderio di esplorare i pianeti.
PlayStation 4 Pro offre due interessanti modalità di rendering: se volete spingere i limiti grafici la modalità qualità sposta in alto l'asticella delle impostazioni per fornire una presentazione simile a quella ottenibile sulla versione PC. Praticamente quasi la totalità delle impostazioni è spinta verso l'alto, dal livello del dettaglio, agli effetti e alla qualità delle ombre, l'aggiunta dell'occlusione ambientale, un depht of field più marcato, e molto altro. E anche l'anti-aliasing subisce un upgrade, passando dall'FXAA della modalità performance all'SMAA che troviamo anche su PC. Un altro upgrade degno di nota lo troviamo nella qualità del terreno: si vede molto di più, situazione favorita da un filtraggio texture di qualità. Se confrontiamo le immagini con quelle della modalità performance, o anche con quelle della PS4 standard, c'è semplicemente più definizione nel paesaggio, ed i dettagli delle texture sbucano da ogni dove, anche a distanza.
Inevitamente questo non arriva senza sacrifici, e ci sono infatti notevoli differenze di frame-rate tra le due modalità di PS4 Pro. Con la modalità performance selezionata la linea nel nostro grafico dell'analisi prestazionale si mantiene nel range dei 60fps. L'unica area in cui è instabile è quando si vola vicino alla superficie di un pianeta, situazione in cui cala nell'area dei 50fps. Nel complesso però si tratta di un marcato miglioramento rispetto alla modalità qualità, che a livello di giocabilità è quasi uguale alla PS4 base, ove nei punti di stress per l'hardware si scende nella sfera dei 30fps fissi.
Abbiamo iniziato il nostro lavoro giocando con la modalità qualità, ma poi abbiamo finito per passare alla modalità performance poiché semplicemente offre la più vicina esperienza ai 60fps su console anche se, confrontata alla versione Xbox One, c'è la sensazione che PS4 Pro debba offrire di più. E indubbiamente speriamo che su PS4 base l'implementazione del v-sync possa essere migliorata per raggiungere lo standard offerto dalla versione Xbox One. Per come stanno adesso le cose, i porting console del gioco fanno nel complesso un buon lavoro, ma non aspettatevi la stessa fluidità costante ottenibile su PC, piattaforma che rimane quella in grado di fornire l'esperienza premium di Elite Dangerous.